Paradisi fiscali e parole nate per sbaglio

Nel lessico italiano e di altre lingue si trovano non solo falsi amici e pseudoprestiti ma anche parole nate per sbaglio: un esempio in italiano è acne, che deriva dalla trascrizione latina errata della forma greca akm  (punta, apice) in un codice medico del VI secolo*.

Anche la locuzione paradiso fiscale è nata da un errore, in questo caso di traduzione dell’inglese tax haven, dovuta alla confusione tra haven (“porto sicuro” e quindi “rifugio”) e heaven (paradiso). È quindi una coincidenza insolita che lo stesso “sbaglio” appaia in molte altre lingue europee, non solo neolatine, come mostra la tabella di TermCoord, che oggi ha scelto tax haven come termine della settimana.

Ho anche notato che IATE, il database terminologico dell’Unione europea, pare indicare che in inglese i termini tax haven e fiscal paradise siano equivalenti. Una ricerca in libri in inglese con Ngram Viewer conferma invece che fiscal paradise è raramente usato:

grafico che confronta la frequenza di tax haven e di fiscal paradise

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Carne o pollo?

carne o pollo?Matteo, un lettore del blog, mi ha segnalato la pubblicità di un panino McDonald’s, offerto in due varianti: carne o pollo.

Incuriosito dall’insolita distinzione, ha chiesto informazioni alla commessa, che ha risposto che “per gli stranieri il chicken non è meat”. Differenze culturali o lessicali?

Definizioni di meat

I principali dizionari monolingui inglesi mostrano che la parola meat, intesa come alimento costituito da tessuto muscolare animale, non identifica per tutti lo stesso concetto: gli animali “da carne” per alcuni includono [1] pesci, volatili e lumache (ad es. WordNet), per altri [2] mammiferi e volatili (ad es. Macmillan, Oxford), per altri [3] solo mammiferi ma non volatili o pesci (ad es. Collins). 

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Citazioni in inglese e in italiano

Oxford Dictionary of Humorous QuotationsA Witty, Impressive Quotefest, recensione di una nuova raccolta di frasi umoristiche inglesi, mi ha ricordato quanto siano apprezzate le citazioni nei paesi di lingua inglese: vengono pubblicate innumerevoli raccolte di aforismi, quasi tutti i libri hanno un esergo, ai corsi di presentazioni viene suggerito di citare frasi ad effetto ecc.

Continuo a pensare che questo apprezzamento per le citazioni sia un esempio di differenza culturale e che in italiano un uso eccessivo possa invece risultare irritante, specialmente in contesti non letterari. Ricordo, ad esempio, che gli aforismi che apparivano all’inizio di ogni capitolo di un manuale del software americano Publisher erano stati eliminati dalla versione italiana perché sarebbero risultati fuori luogo.

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Vecchi e nuovi troll

immagine di trollIl significato del sostantivo troll in ambito Internet (blog, forum e altre comunità virtuali) è conosciuto: «individuo che interagisce con una comunità virtuale (newsgroup, chatroom, mailing list ecc.) con lo scopo di irritare i partecipanti e far nascere un diverbio in rete» (Vocabolario Zingarelli).

Anche il significato più ricorrente di troll, da cui di solito si fa derivare l’uso “moderno”, è noto: «nelle leggende scandinave, abitante demoniaco di boschi, montagne, luoghi solitari: corrisponde all’orco di altre tradizioni popolari europee» (Devoto Oli).

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fiscal cliff – precipizio fiscale

vignetta fiscal cliff

L’espressione fiscal cliff, da qualche giorno immancabile nelle notizie economiche dagli Stati Uniti, è una metafora attestata nell’inglese americano almeno dal 1957. Sempre usata in modo generico, solo nel 2012 ha assunto un significato specifico: identifica la combinazione di tagli alla spesa, di aumenti delle tasse e di fine di alcuni incentivi fiscali che avranno luogo automaticamente nel gennaio 2013, con possibili conseguenze disastrose sulla ripresa economica americana, a meno che il parlamento (Congress) non riesca a trovare un accordo sul tetto al debito.

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“you guys” e la concessione di Romney

[2012] Osservazioni linguistiche suggerite dalle elezioni americane viste dai media italiani.

Il plurale del pronome you

immagine del discorso di Barack ObamaNel discorso della vittoria, Obama si è rivolto anche alle due figlie di 14 e 11 anni:

«Sasha and Malia, before our very eyes, you’re growing up to become two strong, smart, beautiful young women, just like your mom. And I am so proud of you guys

In La Stampa l’ultima frase è diventata sono orgoglioso dei vostri ragazzi, una traduzione improbabile se non altro per l’età delle due figlie.

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Il “non detto” su Marte

locandina Curiosity - 12 concerti per esplorare nuovi mondi (Teatro Dal Verme)

Questa bella locandina di un teatro milanese mi ha fatto pensare a un argomento descritto in Conoscenze enciclopediche e su cui torno spesso: le informazioni linguistiche ed extralinguistiche che il lettore usa nell’interpretazione di un testo (con o senza immagini) per formulare inferenze sul “non-detto”. In questo caso i riferimenti sono a Curiosity, il rover della NASA che dallo scorso agosto [2012] sta esplorando Marte, il pianeta rosso.

Mi ha anche ricordato due vignette in inglese che ho visto qualche settimana fa e che esemplificano i concetti di “non detto” e di cooperazione del lettore nel funzionamento dei meccanismi umoristici.

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Simboli: la lente di ingrandimento

L’icona con una lente di ingrandimento è molto comune nelle interfacce utente e ha la caratteristica insolita di poter rappresentare due funzioni alquanto diverse:

pulsante Zoom in Adobe Acrobatnel significato “letterale” indica lo zoom, ad es. per la visualizzazione di una pagina, e può includere il segno + (ma anche ) al suo interno;

pulsante ricerca Googlenel significato metaforico indica la ricerca (la lente è lo strumento che per tradizione simboleggia il lavoro degli investigatori, come Sherlock Holmes).

icone lente di ingrandimento in Internet ExplorerIl significato di solito si desume dal contesto e dalla posizione dell’icona (su una barra degli strumenti o di stato per lo zoom, accanto o dentro una casella per la ricerca), tanto che in alcuni programmi entrambe le funzioni sono simboleggiate con una lente, differenziata però nell’aspetto. 

Fatte queste premesse, quale funzione attribuireste alle icone che appaiono nella pagina Scelta del viaggio del sito Trenitalia?

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Esempi di Euro-English

Qualche mese fa in SMS, Euro-English e Euro-Italian avevo descritto SMS come esempio di Euro-English, la varietà di inglese usata nelle istituzioni dell’Unione europea che ha alcune caratteristiche proprie, soprattutto lessicali, che non sono presenti nell’inglese standard di Gran Bretagna e Irlanda.

logo EU translation resources

Nel portale sulla traduzione della Commissione europea è stato pubblicato A brief list of misused English terminology in EU publications, a cura di Jeremy Gardner dalla Corte dei conti europea, un’analisi di un centinaio di parole* che al di fuori delle istituzioni europee sono sconosciute alle persone di madrelingua inglese (ad es. planification, to precise e telematics), che hanno un significato diverso da quello dell’inglese standard (ad es. externalise) o che hanno un significato simile ma un uso diverso (ad es. homogenise).

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