Cyber Monday

YOU KNOW, CYBER MONDAY IS A LOT LESS STRESSFUL THAN BLACK FRIDAY, DEAR.
vignetta: Gary Varvel

Negli Stati Uniti il lunedì che segue il Black Friday è noto come Cyber Monday ed è un’altra giornata di shopping caratterizzata da offerte speciali e sconti, ma solo per acquisti online fatti comodamente da casa (o dall’ufficio!).

Ovviamente cyber in questo contesto non ha il significato originale di “relativo alla cibernetica” ma quello determinologizzato di digitale o relativo a Internet, che ho descritto in È davvero un mondo cyber? (aspetti semantici e diacronici nell’uso del prefisso cyber in italiano).

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Scroogled?

Scroogled, tazza e magliette: Microsoft va avanti torna a parlare di una campagna di Microsoft contro la mancanza di trasparenza di Google nella gestione dei dati personali. Nel sito Scroogled.com, ora non più disponibile, si potevano acquistare vari gadget, tra cui una maglietta con una word cloud formata da parole descritte come sinonimi di being Scroogled.
Gulled. Humbugged. Buffaloed. Wire-tapped. Extorted. Sold out. Chicaned. Fleeced. Scammed. Conned. Surveilled. Double-dealt. Ensnared. Suckered. Sandbagged. Gossiped. Scandalmongered. Flimflammed. Skullduggered. Bamboozled. Hornswoggled. Beguiled. Cheated. Fooled. Double-crossed. Defrauded. Hoodwinked. Swindled. Duped. They’re all just synonyms for being Scroogled

Trovo scroogled una parola intrigante perché contiene riferimenti lessicali e culturali che le conferiscono diverse connotazioni e la rendono difficile da tradurre, mentre il richiamo al logo di Google è palese e riconoscibile indipendentemente dalla lingua.

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Riccioli d’oro nello spazio

GoldilocksLa fiaba di Riccioli d’oro e i tre orsi ha origini inglesi. Nella cultura anglosassone tutti sanno cosa dice Goldilocks quando assaggia il porridge e prova sedie e letti degli orsi, scartando quelli dei genitori per scegliere ciò che appartiene all’orsetto: le formule in sequenza “too x”, “too y” (dove x e y sono antonimi) e “just right” sono subito riconosciute perché fanno parte delle conoscenze enciclopediche.

La storia è così nota che anche nella terminologia inglese di alcune discipline appaiono riferimenti a Goldilocks (sineddoche per l’intera storia). Identificano situazioni, effetti o combinazioni di elementi che non rappresentano estremi (non sono né too x, né too y) ma rientrano entro margini che li rendono adeguati, just right. In A Well-Traveled Metaphor: "Goldilocks" Visits Many Houses si trovano diversi esempi.

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Forestierismi al reparto ortofrutta

Cartello visto in un supermercato di Milano:

Cachi Persimon

Cachi Persimon mi ha fatto l’effetto che mi farebbe “Mele Aple” perché persimmon /pəˈsɪmən/ è il nome del cachi in inglese (anche sharon fruit per alcune varietà israeliane).

La parola cachi è un sostantivo invariabile come tutti i nipponismi (ad es. sushi, bonsai, tsunami) ma è molto diffusa anche la forma singolare popolare caco, un insolito esempio di retroformazione del singolare. L’omonimo colore cachi deriva invece dall’inglese khaki, a sua volta dal persiano khāk, “polvere”.

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Selfie parola dell’anno 2013

immagine da Oxford Dictionaries

Inizia il periodo delle parole dell’anno. Per l’inglese, Oxford Dictionaries ha scelto selfie, la foto di sé fatta per essere condivisa sui social media, già descritta in Se selfie diventa selfish…

La prima attestazione risale al 2002, in un forum australiano, ma la parola si è diffusa nell’uso comune solo nell’ultimo anno. In origine coesisteva con la forma selfy ma poi selfie si è imposta rapidamente.

Il suffisso –ie la rende una parola graziosa e mitiga l’associazione a selfish (“egoista”) e al narcisismo tipico di questo tipo di foto; confermerebbe inoltre l’origine australiana perché è un suffisso molto produttivo in quella varietà di inglese (ad es. in Australia barbecue diventa barbie).

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Buon giorno e buona sera

Un articolo del New York Times, William Weaver, Influential Translator of Modern Italian Literature, Dies at 90, riporta un esempio sulla difficoltà di tradurre dall’italiano all’inglese dettagli apparentemente molto semplici come i saluti.

immagine di orologioIn inglese non esiste un equivalente di buongiorno (a parte good day in Australia) e il traduttore deve scegliere tra good morning, good afternoon e good evening, ma per farlo correttamente deve sapere non solo l’orario ma anche dove viene fatto il saluto (variazioni diatopiche). In zone diverse d’Italia si passa infatti da buongiorno a buonasera in momenti diversi della giornata, anche subito dopo pranzo, quando in inglese sarebbe davvero insolito dire good evening.

Io vivo nell’Italia settentrionale e comincio a dire buonasera attorno alle 17, forse con qualche differenza tra estate e inverno. E voi?

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Completamento, compilazione e riempimento

Questa tabella confronta alcuni termini inglesi e italiani usati da due noti produttori di software e servizi online per le stesse funzionalità. Sono concetti molto comuni ma si notano varie differenze nelle designazioni (segni linguistici) che li rappresentano:

autocomplete, auto-complete, autofill, auto fill, auto-fill, autosuggest, completamento automatico, compilazione automatica, riempimento automatico, suggerimenti automatici

Avete riconosciuto tutti i concetti e identificato A e B?

Forse non sono tutti distinguibili, ma se seguite il blog avrete già capito quali sono le implicazioni per il lavoro terminologico e per la traduzione, che ora cercherò di sintetizzare.

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Cicloni, tifoni e uragani

Che differenza c’è tra ciclone, tifone e uragano?

Hurricane Katrina – NASASi tratta dello stesso fenomeno atmosferico, il ciclone tropicale, che però prende un nome diverso a seconda della regione in cui si verifica. È una perturbazione a carattere rotatorio di grandi dimensioni (centinaia di km) caratterizzata da venti molto intensi e violenti (velocità minima 119 km/h) e forti precipitazioni.

Comunemente si descrive come ciclone ogni violenta tempesta che colpisce il continente indiano dopo essersi formata nell’omonimo oceano. Il nome deriva dall’inglese cyclone, a sua volta dal greco κύκλος “cerchio, giro”.

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