Telefoni, enciclopedie e localizzazione

Una vignetta per ricordare il concetto di conoscenze enciclopediche: per gli americani l’inventore del telefono è Alexander Graham Bell, per gli italiani invece è Antonio Meucci.

the time traveller – Rhymes with Orange 
Vignetta: Rhymes with Orange

Localizzazione: tipo di informazioni e punto di vista

L’esempio di Bell e Meucci aveva avuto visibilità internazionale negli anni ‘90 quando era stato citato in un articolo di Bill Gates sulla localizzazione dell’enciclopedia multimediale Encarta, lanciata nel 1993 e allora una novità per il mercato.

Gates aveva spiegato che le voci delle diverse versioni potevano variare a seconda delle lingue e del paese, sia per il tipo e quantità di informazioni fornite, ad es. articoli più dettagliati su Shakespeare in inglese e su Cervantes in spagnolo, che per il punto di vista che doveva rispecchiare quello del mercato locale, ad es. il nome “Meucci” non era mai nominato nell’enciclopedia americana mentre aveva rilievo in quella italiana.

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Get your [Jobs] Act together!

Pubblicato il 9 gennaio 2014, con aggiornamento finale sul nome ufficiale della riforma del lavoro approvata nel giugno 2015.


Ho già espresso la mia scarsa tolleranza per i forestierismi superflui, soprattutto se usati in contesti istituzionali o pubblici, come la politica. Un anglicismo che imperversa ultimamente, Job(s) Act, è un esempio tipico: l’esatto significato non è del tutto chiaro, neppure per chi conosce bene l’inglese, e non si capisce neanche come vada scritto.

titolo del Corriere della Sera, 8 gennaio 2014  Corriere della Sera
titolo di La Repubblica, 8 gennaio 2014  Repubblica

Vengono usate varie combinazioni di minuscole e maiuscole e job appare sia al singolare che al plurale. Le incongruenze sono palesi, non solo nei media ma anche nel sito di Renzi, dove ho cercato informazioni sul concetto identificato dal neologismo. Non ho però trovato alcuna definizione per Job(s) Act ma solo riferimenti generici come piano [per il lavoro], strumento e documento, che da aperto e politico dovrebbe trasformarsi in tecnico.

Provo allora a fare qualche considerazione in base alle mie conoscenze dell’inglese.

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Snow trolling

vignetta di Pat Bagley

Negli Stati Uniti l’ondata di freddo estremo di questi giorni ha aperto nuove polemiche sullo snow trolling, l’atteggiamento dei media conservatori che prendono come esempio neve e gelo per negare (deny) il riscaldamento globale.

Per i negazionisti dei cambiamenti climatici si usa anche l’espressione climate troll, a conferma che in inglese troll è passato dal gergo di Internet a quello giornalistico per descrivere chi ha un comportamento aggressivo e ostile: dettagli in Vecchi e nuovi troll.

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Mascotte Expo 2015 e nomi internazionali

Leggo da Linda Liguori che oggi scade il termine per iscrivere bambini italiani sotto i 14 anni al concorso per dare il nome alla mascotte di Expo 2015 e agli undici vegetali che ne compongono il volto, modellato con lo stile di Arcimboldo [link non più disponibili].

mascotte Expo

Si richiede che i nomi proposti siano:
1) originali
2) simpatici 
3) internazionali 
4) coerenti con il tema di Expo 
5) abbiano affinità con la Mascotte e i Personaggi;
6) facili da pronunciare in diverse lingue; 
7) facili da memorizzare.

I requisiti 3, 6 e 7, in particolare, sono tipici delle valutazioni di globalizzazione e mi stupisce non solo che ci si aspetti che dei bambini siano in grado di fare analisi così specifiche ma anche, a questo punto, che non sia stato preso in considerazione un altro dettaglio rilevante: il genere grammaticale.

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Redemption bollone

immagine dello scontrino Ipercoop: REDEMPTION BOLLONE SC30%   DISP. 2    UTIL. 2    SALDO 0Su uno scontrino di un supermercato Coop ho notato la voce REDEMPTION BOLLONE, che fa riferimento a buoni sconto (bolloni) ottenuti e utilizzati o utilizzabili entro una certa data.

Nel marketing il termine redemption può significare:
1 – L’utilizzo di un buono sconto, di un coupon, di una raccolta di bollini o di strumenti simili per ottenere uno sconto, un omaggio o altri vantaggi.
2 – Il risultato di un’operazione promozionale, ad es. il rapporto tra i buoni sconto utilizzati e quelli distribuiti.

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Apericenone e parole (dell’ultimo) dell’anno

Apericena, l’aperitivo con stuzzichini vari che può sostituire la cena, è un neologismo nato una decina di anni fa ma che ha fatto parlare di sé nel 2013. Giuseppe Antonelli del programma La lingua batte ha fatto un’analisi divertente, ricca di riferimenti e dettagli anche morfologici ed etimologici (ad esempio, il significato antico di aperitivo era “lassativo”, “diuretico”!), mentre Linguista per caso elenca altre parole macedonia nate sulla scia di apericena, come aperipranzo, aperipizza e aperibirra, a cui aggiungo aperisushi*.

apericena e apericenone

Non è però stata rilevata la neoformazione che si sta affermando prepotentemente in questo finale d’anno, l’apericenone di Capodanno. L’unione di aperitivo e cenone mi sembra un po’ ossimorica, ma forse in tempo di crisi non si va tanto per il sottile e il suffisso accrescitivo –one riesce a comunicare il messaggio “poca spesa, tanta resa”, soprattutto se i rinforzi (gli extra che si pagano a parte) non costano troppo?

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Dischi rigidi, fissi e “solidi”

I nomi con cui sono conosciuti i dispositivi di memoria di massa di cui sono dotati i PC sono un tipico esempio di terminologia che potrebbe risultare datata se analizzata nel suo significato letterale.

Disk drive e unità disco

THE HARD DISK YOU’VE BEEN WAITING FOR – 10 MB     $ 3398

In inglese l’analogia con i dischi fonografici ha dato origine al termine disk in ambito informatico (risemantizzazione). Negli anni ‘50 IBM aveva sviluppato un sistema con una testina (head) mobile che poteva registrare e leggere dati dalla superficie di un disco magnetico in rotazione. L’intero meccanismo che faceva funzionare (drive) contemporaneamente il disco e la testina era stato chiamato disk drive.

Da tempo ormai drive ha un significato più ampio e non indica più solamente un meccanismo ma anche vari tipi di supporti di memorizzazione (ad es. chiavette) e lo “spazio” fisico o virtuale che occupano, ad es. DVD drive.

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Cruciverba e falsi diamanti

FUN's Word-Cross PuzzleOggi è il centenario della nascita del cruciverba, in inglese crossword (puzzle).

Qui a destra si può vedere il primo cruciverba, creato da A. Wynne e pubblicato il 21 dicembre 1913 dal New York World. Si nota subito la forma a losanga (rombo) ma vari media italiani (ad es. qui, qui e qui) hanno scritto invece “a forma di diamante”, una traduzione letterale dall’inglese diamond-shaped che non considera il falso amico diamonddiamante. Diamond dà anche il nome ai quadri , uno dei semi delle carte da gioco francesi (hearts, diamonds, clubs, spades).

Nell’immagine si può anche notare che in inglese il primo cruciverba si chiamava word-cross puzzle, poi diventato cross-word per un refuso, e infine crossword. In inglese c’è anche differenza tra i cruciverba americani, di aspetto abbastanza simile a quelli italiani, con schemi che hanno molte caselle da riempire, e i cruciverba inglesi, dove invece prevalgono le caselle nere.

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