Da rottamatore a demolition man

La parola della settimana del programma La lingua batte del 22 febbraio è rottamatore. Giuseppe Antonelli ripercorre la storia* del neologismo che, come si intuisce, deriva da rottamazione, un sostantivo in uso nel linguaggio pubblicitario già dagli anni ‘60.

rottamazione

Antonelli sottolinea che Renzi non si è mai autodefinito rottamatore ma che spesso le espressioni usate dai giornalisti in riferimento a un politico finiscono, nel tempo, ad essere attribuite a quello stesso politico.

Prendo spunto da questa osservazione e dalle traduzioni di rottamatore usate dai media di lingua inglese per aggiungere qualche perplessità su alcuni giornalisti italiani.

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Piacevole, parola chiave del momento?

In Le delizie delle tecnologie informatiche avevo segnalato che in inglese l’uso delle parole delight e delightful è in aumento ma che la traduzione letterale delight > deliziare non è adeguata perché in inglese e in italiano le connotazioni sono diverse.

piacevole (agg.): capace di attrarre o di appagare, relativamente a quanto può essere oggetto di godimento o di simpatia: c’era un venticello p.; un conversatore p. – Devoto OlAlla fine di dicembre ho letto E il piacevole scacciò il cool, che prende spunto da un articolo più recente di The Atlantic, Is ‘Delightful’ the New ‘Cool’?, e applica le stesse considerazioni per l’italiano, “localizzando” delightful e cool con piacevole:

Quante volte vi siete trovati a pensare, o dire, o scrivere, «Com’è piacevole», recentemente, a proposito di qualcosa che vi aveva colpito? Se siete in linea con lo spirito del tempo a questa domanda dovete rispondere: «Parecchie volte», perché piacevole — con i suoi sinonimi di delizioso, incantevole, rasserenanteè parola chiave del momento, quella che interpreta meglio le categorie contemporanee.”  [grassetto dell’autrice]

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Chrüterchraft!

SCOPRI LA CHRÜTERCHRAFT! Tutti i segreti della nostra magica miscela di erbe in 13 lettere.

Mi è piaciuta la pubblicità delle caramelle Ricola, incentrata sulla parola svizzera Chrüterchraft, distintiva perché difficile da dire e da ricordare.

È un esempio di eccezione alla regola che i nomi dei prodotti (o a loro associabili) dovrebbero essere facili da pronunciare, come peraltro il marchio Ricola: dettagli in Ambita ambiguità?

Trovo inoltre divertente che Chrüterchraft  abbia 13 lettere come le 13 erbe della miscela delle caramelle e che il video che preannuncia la parola e gioca con la sua pronuncia si concluda con la frase “Presto sulla bocca di tutti”.

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