Expo 2015: Foody & friends

Foody

Sono stati annunciati i vincitori del concorso per i nomi della mascotte di Expo 2015 e dei suoi personaggi: sono Foody (l’insieme di frutta e verdura), composto da Josephine (Banana), Rodolfo (Fico), Chicca (Melagrana), Arabella (Arancia), Gury (Cocomero o Anguria), Manghy (Mango), Piera (Pera), Pomina (Mela), Rap Brothers (Rapanelli), Max Mais (Mais Blu) e Guagliò (Aglio).

Le perplessità che avevo espresso in Mascotte Expo 2015 e nomi internazionali sono state confermate, non solo per questioni di genere ma anche perché alcuni nomi, per quanto efficaci e divertenti in italiano, come Guagliò, non rispettano i requisiti dell’internazionalità e della facilità di memorizzazione e di pronuncia previsti dal concorso.

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Definizione ufficiale di Jobs Act

Post di marzo 2014 con un aggiornamento di giugno 2015 in seguito all’approvazione dei decreti legislativi che costituiscono il cosiddetto Jobs Act.


In Get your [Jobs] Act together! avevo espresso le mie perplessità su Jobs Act, anglicismo dal significato poco trasparente per chi parla inglese correttamente. In mancanza di definizioni, si poteva solo fare qualche ipotesi sul significato e sull’origine del nome.

Jobs Act: le misure per riformare il mercato del lavoro e il sistema delle tuteleOggi (12/3/2014) sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stata pubblicata la spiegazione di cosa si intende con Jobs Act:

Un provvedimento urgente che contiene interventi di semplificazione sul contratto a termine e sul contratto di apprendistato; un disegno di legge per riformare gli ammortizzatori sociali e i servizi per il lavoro, semplificare le procedure e riordinare le forme contrattuali, migliorare la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita. Questo, in sintesi, il Jobs Act, il piano del Governo per favorire il rilancio dell’occupazione e riformare il mercato del lavoro italiano

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curriculum, curricula e curricoli

immagine di diversi curriculum

Il plurale di curriculum è curriculum, invariato come prevede la regola per i forestierismi (cfr. i referendum, gli ultimatum, i virus), o è curricula, plurale latino che ci arriva direttamente dall’inglese?

Come indicano tutti i principali vocabolari di italiano, sono ammesse entrambe le forme: altri dettagli nelle risposte di grammatica del Portale Treccani.

C’è anche chi rileva la forma curriculi perché pensa si tratti di un errore, ma in realtà è il plurale regolare di un’altra parola, curricolo, che ha due accezioni:

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Le nuove collocazioni di hashtag

IS THAT A HASHTAG?
Vignetta: B.C. Comic

Evoluzione della terminologia informatica

La terminologia informatica si evolve molto rapidamente, ma non solo per gli sviluppi tecnologici che portano a rimodulare i concetti e causare slittamenti di significato.

Anche la popolarizzazione delle innovazioni, con l’adozione dei termini nel lessico comune, può causare cambiamenti, come ad esempio la diluizione del significato attraverso determinologizzazione e la comparsa di accezioni o connotazioni non previste.

Evoluzione di hashtag in italiano

Mi domando se anche hashtag stia subendo questo processo, non solo nella terminologia ufficiale di Twitter, descritta in #hashtag, parola e simbolo, ma anche nell’uso comune.

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Potere evocativo del non noto

Vignetta: Caterpillar AM

In un commento a Get your [Jobs] Act together!, Enrico mi ha segnalato la lettera a un quotidiano italiano di un lettore che chiede perché non venga spiegato il significato di “termini stranieri incomprensibili” come jobs act. Ecco cosa risponde il direttore: 

“Prendiamo l’espressione "jobs act", letteralmente significa "legge per il lavoro" , ma quelle due brevissime parole hanno anche un valore evocativo assai più forte perchè richiamano un celebre discorso del presidente americano Obama che si chiamava appunto "jobs act american". È per questa ragione che Matteo Renzi, quando ha presentato le sue proposte per riformare il mondo del lavoro, ha parlato proprio di "jobs act", perchè vuole riferirsi a quel modello di riforme.”

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Simbolo arbitrario, concetto poco chiaro

cartello con omini con braccia allargate ad aeroplanoMi sono piaciute molto le interpretazioni del cartello di divieto con il simbolo dell’omino con le braccia allargate che vi ho proposto ieri in Segnaletica di montagna. Ha indovinato il significato Ivo Silvestro nella prima delle sue risposte: è uno dei cartelli di divieto di transito dei pedoni sulla pista di sci di fondo della Val D’Ultimo.

cartello con omino che cammina in segnale di divietoNon l’avevo mai visto prima e non ho capito subito che equivaleva al cartello standard con l’omino che cammina (a destra), comune in altre località e presente anche all’inizio della pista (unico esemplare!).

I due cartelli mi fanno pensare al triangolo semiotico, uno schema molto usato in terminologia.

triangolo semioticoSintetizza le relazioni tra oggetti, percepiti o immaginati (in questo caso il divieto di camminare), che vengono astratti in concetti (immagini mentali di oggetti o insiemi di oggetti), a loro volta rappresentati da designazioni, che possono essere segni linguistici, le parole, o anche non linguistici, come icone e simboli grafici.

Il collegamento tra un oggetto e le sue designazioni è tratteggiato perché i segni sono convenzioni, anche arbitrarie (il mio esempio preferito è il termine ribbon).

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