L’anglicismo spending review è apparso nelle cronache economico-finanziarie nel 2004, si è imposto all’attenzione di tutti nel 2012, con il governo Monti, e da quando è entrato nel lessico comune ha già subito un’evoluzione, trasformandosi in spending. Qualche esempio:
♦ il lavoro di spending va avanti
♦ la spending è scelta politica, non tecnica
♦ se la spending è un bancomat, addio al taglio delle imposte
♦ la spending e la lotta all’evasione ridurranno il cuneo fiscale
Il sostantivo spending usato in italiano è uno pseudoprestito, una parola che ha l’aspetto di un prestito ma che nella lingua di origine ha un altro significato o addirittura non esiste.