attitude ≠ attitudine

schema che evidenzia le differenze tra “attitude” (posture towards something or someone) e “aptitude” (natural ability or skill to do something) con gli esempi positive attitude, negative attitude, altruistic attitude e artistic aptitude, aptitude for maths, aptitude for business

In inglese attitude vuol dire atteggiamento*, modo di pensare, di vedere o di porsi, mentre in italiano attitudine indica la predisposizione verso particolari attività, parola che ha un equivalente nell’inglese aptitude.

Attitudeattitudine sono falsi amici molto noti, eppure rappresentano un errore ricorrente nelle notizie tradotte dall’inglese e nei doppiaggi. Esempio:

«Ho visto cambiare le attitudini degli amministratori delegati stranieri», ha detto a Bloomberg Marco Simoni, consigliere economico di Matteo Renzi

Testo originale: 

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Eurovision Song Festival e localizzazione

FROM: Volare all’Eurovision Song Contest. TO: Innamorarsi di Vienna. Ho visto questa pubblicità di Austrian Airlines dal tram e l’ho fotografata perché mi ha colpita il riferimento scelto per per pubblicizzare i voli per Vienna a un pubblico italiano

Immagino si tratti di una campagna pubblicitaria internazionale: l’Eurovision Song Contest (“Eurofestival”), che nel 2015 sarà a Vienna, è l’evento musicale più seguito al mondo.

In Eurofestival e “nul points” ho già ricordato l’enorme popolarità che ha la gara canora tra gli altri europei, che immagino trovino molto allettante l’idea di vedere lo spettacolo dal vivo.

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Dialettismi e regionalismi

lavagnaCos’hanno in comune le parole scoglio, lavagna, lavandino, pettegolo, scontrino, lava e sfarzo?

Sono dialettismi, anche se ormai sono privi di connotazioni regionali. Come spiega l’Enciclopedia dell’Italiano, i dialettismi (o dialettalismi) sono parole, locuzioni, forme e costrutti di origine dialettale inseriti in contesti di italiano.

Nell’evoluzione delle lingue i dialettismi sono considerati lo stadio successivo dei regionalismi (parole, locuzioni e costrutti tipici di una determinata area geografica) perché fanno ormai parte del lessico standard o comunque sono entrati nella competenza attiva anche di parlanti di regioni diverse da quella di origine.

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Giornata gloriosa

L’italiano di chi ha scritto questo tweet sicuramente ha subito un’interferenza dell’inglese:

[foto del Duomo di Milano con cielo terso color cobalto]  Giornata gloriosa a Milano, voglia di tornare al chiuso a lavorare non pervenuta

Glorioso in italiano

In italiano glorioso significa 1 che ha gloria o che è pieno di gloria e quindi è degno di essere venerato, anche in senso religioso, ad es. stirpe gloriosa, glorioso in cielo, misteri gloriosi, oppure 2 che dà gloria, ad es. impresa gloriosa, morte gloriosa.

Una giornata gloriosa è una giornata che va celebrata perché caratterizzata da atti di valore o eventi che meritano unanime e incondizionata ammirazione.

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Schiscetta international

foto di schiscettaProbabilmente ora si sa anche al di fuori della Lombardia che la schiscetta è un contenitore portavivande (pietanziera) per portare il pranzo da casa al lavoro. Il nome deriva da schiscià, schiacciare, perché il cibo veniva premuto per farlo stare all’interno della scatoletta (nell’immagine la tipica schiscetta metallica). 

Recentemente la schiscetta è stata citata anche dalla BBC, che ha ripreso la notizia italiana Contro sprechi cibo nasce Schisceta Reverse, inno a doggy bag:

«Contro lo spreco di cibo, nasce a Milano il movimento "Schisceta Reverse", idea dal nome milanesissimo ma di respiro internazionale per mutuare la pratica molto comune all’estero di portare a casa porzioni di alimenti o di vino che non si sono consumate al ristorante. […]  "Reverse" per spiegare come la società sia cambiata: se un tempo la "schisceta" rappresentava il "portarsi il cibo da casa, magari in ufficio", oggi il mondo va un po’ al contrario.»

La parola schiscetta mi piace moltissimo ma il nome Schisceta Reverse non mi convince, soprattutto se analizzato dal punto di vista delle valutazioni di globalizzazione.

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Semplificazione della grammatica tedesca!

Deutsche Grammatik

Ieri Deutsche Welle, servizio tedesco di informazione internazionale paragonabile a BBC World Service, ha annunciato ai suoi lettori stranieri che il 1° gennaio 2016 in Germania entrerà in vigore una riforma radicale della grammatica tedesca, che verrà semplificata perché ne possa beneficiare anche chi non è di madrelingua. Alcuni punti salienti:

  • il genere grammaticale viene adeguato al genere naturale: maschile per sostantivi che denotano persone di sesso maschile, femminile per persone di sesso femminile, neutro per tutto il resto (animali, oggetti e concetti astratti);
  • i casi vengono ridotti a tre (nominativo, accusativo e dativo, con il genitivo sostituito dal dativo) e non si declineranno più aggettivi, articoli e pronomi;
  • la sintassi viene semplificata: nelle proposizioni subordinate il verbo sarà sempre al secondo posto, così non occorrerà aspettare fino alla fine della frase per capirne il senso.

Chi parla tedesco può trovare tutti i dettagli in Deutsche Grammatik wird radikal vereinfacht.

È il miglior pesce d’aprile (Aprilscherz) che ho visto ieri, ancora più divertente perché c’è chi ci ha creduto davvero. Che conclusioni si possono trarre sulla sua plausibilità?

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Il capolinea di Busitalia

CAPO - LINEA

Non è un pesce d’aprile: per Busitalia, un gruppo delle Ferrovie dello Stato, il capolinea degli autobus in inglese si chiama headline (che invece è un titolo di rilievo in un giornale e, al plurale, indica le notizie principali di qualsiasi tipo di notiziario).

La traduzione (non automatica ma umana!) si trova in un annuncio visto da Micaela:

Il servizio VOLAINBUS  sarà regolarmente effettuato: il Capolinea di ARRIVO e PARTENZA avverrà presso la palina provvisoria VOLAINBUS ubicata alle scalette lato orologio della Stazione ferroviaria –– Temporary headline for all VOLAINBUS arrivals and departures will be at Train Station bus stop

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La coperta di Linus

Linus con la sua copertinaOxford Dictionaries ricostruisce la storia dell’espressione inglese security blanket, che dagli anni ‘50 del secolo scorso descrive la copertina o altro panno da cui alcuni bambini non riescono a separarsi e quindi, per estensione, qualsiasi cosa che dà sicurezza, anche in senso astratto.

È un concetto popolarizzato dai Peanuts di Charles Schulz, che però aveva smentito di essere lui stesso l’autore dell’espressione: probabilmente era già in uso quando erano uscite strisce come questa del 1954 o forse era stata coniata dai lettori:

striscia dei Peanuts security blanket via Peanuts Wiki 

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captain ≠ capitano

THIS IS YOUR CAPTAIN SPEAKINGIn un commento Francesco ha rilevato che nella notizia sul disastro aereo di Germanwings il capo dell’equipaggio viene descritto erroneamente come capitano e non come comandante. È un falso amico dovuto a traduzioni dall’inglese captain (e in questo caso anche dal tedesco Kapitän) ed è molto diffuso soprattutto in riferimento ai piloti dell’aviazione commerciale.

Ne avevo discusso in Parolacce, capitani, comandanti e falsi amici con esempi dalla marina mercantile e militare. Avevo preso come spunto un altro falso amico, commander, usato da alcuni media di lingua inglese per descrivere Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia.

Termini simili, concetti diversi

Parole equivalenti a capitano e comandante esistono in molte lingue europee ma possono identificare concetti diversi, come mostra questo confronto tra nomi dei gradi e distintivi (simboli) degli ufficiali di alcune marine militari di paesi NATO (fonte: Wikipedia):

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