Le scelte linguistiche di Milano Digital Week

Apprezzo molto gli eventi a tema organizzati dal Comune di Milano: durano qualche giorno e prevedono appuntamenti gratuiti di vario genere, di solito aperti a tutti i cittadini, come in questi giorni la seconda edizione di Milano Digital Week.

Milano Digital Week 13-17 marzo 2019

Dal comunicato stampa (grassetti miei): 

Cinque giorni a porte aperte, dedicati alla produzione e diffusione di conoscenza e innovazione attraverso il digitale con un approccio inclusivo, trasversale e partecipativo. Professionisti, addetti ai lavori, cittadini, curiosi e appassionati di tutte le età avranno la possibilità di scoprire i tanti volti della Milano digitale […]

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Obsolescenza programmata

Vignetta: porta con cartello Department of Planned Obsolescence, uomo prova ad aprirla ma si ritrova la maniglia in mano
Vignetta: Rubes by Leigh Rubin

Il concetto di obsolescenza programmata è sempre più diffuso: è la politica o il processo di produrre beni di consumo, principalmente tecnologici, che diventano rapidamente obsoleti e vanno sostituiti dopo un periodo di uso limitato.

L’obsolescenza viene ottenuta in vari modi: materiali poco durevoli o di scarsa qualità, rapido decadimento delle funzionalità, prezzo eccessivo per le riparazioni e per le parti di ricambio (o loro indisponibilità) che rendono più conveniente un nuovo acquisto, incompatibilità di nuovi accessori o di nuove versioni del software.

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Jessica Mariani: Chi sono davvero i “migranti”?

Un’informazione corretta sui temi della migrazione passa innanzitutto dalla scelta delle parole che guidano la narrazione perché possono avere accezioni diverse a seconda del contesto, del ruolo di chi le usa e delle percezioni del pubblico a cui sono rivolte. 

migration in translation

Jessica Mariani ha analizzato queste dinamiche nella sua tesi di dottorato, Migration in Translation: the role of terminology and trans-editing in shaping the crisis in EU institutions.

Mi fa molto piacere ospitare un suo intervento: le ho chiesto di delineare gli aspetti terminologici più significativi della sua ricerca, di spiegarci cos’è l’etnografia linguistica e di descriverci il ruolo dei traduttori in questo tipo di comunicazione.

Un grosso grazie a Jessica e a tutti buona lettura!

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Il Ministero del Lavoro insiste sui “riderS”

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato un comunicato stampa su un argomento di cui si era discusso molto lo scorso giugno:

Ministero del Lavoro: pronta la norma per i riders. Definita la norma che regolerà il contratto di lavoro dei moderni ciclofattorini.   Contenuti correlati: prosegue la concertazione, nuove intese per il contratto 

Si può notare che vengono usate due diverse parole per descrivere i lavoratori che usano la propria bicicletta per fare consegne a domicilio, in particolare di pasti pronti ordinati attraverso apposite piattaforme o app dedicate. 

Prevale l’anglicismo rider ma nel riferimento specifico alla nuova norma è usato anche il neologismo italiano ciclofattorino (parola nuova per un concetto nuovo: non è chiaro perché le sia stato associato l’aggettivo moderno!).

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Slacktivism, clicktivism e altri attivismi digitali

Molti neologismi che descrivono le dinamiche dei social e più in generale del mondo digitale nascono in inglese e poi vengono adottati anche in italiano, alcuni come prestiti e altri come calchi, ma non sempre con lo stesso effetto.

Parole apparentemente equivalenti nelle due lingue possono infatti avere connotazioni diverse che ne condizionano la percezione, come activism e attivismo e alcune neoformazioni che ne sono derivate.

social activism

Activism vs attivismo

In inglese la parola activism ha un’unica accezione: indica attività e azioni volte a conseguire cambiamenti sociali o politici. Esempi: religious activism, environmental a., political a., social a., LGBT a., black a., student activism. 

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Terminologizzazione e tecnicismi deboli

scientific names

Questa vecchia striscia di Calvin e Hobbes mi è sempre piaciuta perché fa riferimento alla terminologizzazione, il processo di risemantizzazione per cui una parola o un’espressione del lessico comune viene usata per designare un concetto particolare in un linguaggio speciale.

È un meccanismo molto produttivo in inglese, soprattutto in alcuni ambiti scientifici e tecnici. L’esempio nella striscia è dark matter, la materia oscura dell’astronomia, e vengono subito in mente buco nero (calco di black hole) e big bang, sul cui modello sono stati poi coniati big freeze, big crunch e big rip (“congelamento”, “compressione” e “disgregazione”).

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Il nuovo IATE, anche con latino e mul

interfaccia IATE

IATE, il database terminologico delle istituzioni dell’Unione europea, ha una nuova interfaccia più intuitiva e nuove funzionalità che facilitano la ricerca e rendono i risultati più mirati e più fruibili.

Le novità sono sintetizzate in The new IATE is online! e illustrate nello User’s Handbook, con istruzioni d’uso per le ricerche e descrizioni sintetiche ma efficaci sulla struttura del database, orientato al concetto, e relative modalità di gestione della terminologia.

Il simbolo (anchor language)

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Crostaceo di colore rosso e con chele, è un…?

Con gli aggiornamenti di ottobre 2018 anche chi ha sistemi operativi Windows e Apple potrà usare le 157 nuove emoji di Unicode 11.0, già disponibili in Android e Twitter. Nella categoria cibo sono state aggiunte sette emoji, tra cui questa:

rappresentazioni della nuova emoji di Apple, Google, Twitter e Microsoft. Parole chiave: lobster, bisque, claws, seafood

Che animale è? In inglese è palese, lobster, ma in italiano forse non è altrettanto ovvio.

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Patchwriting, scopiazzare rabberciando

‘Patchwriting’ refers to the act of making small changes and substitutions to copied source material.

In un articolo recente del vocabolario Merriam-Webster è descritta la parola americana patchwriting. È usata in contesti accademici e giornalistici per descrivere la pratica di riprodurre testo altrui apportando però qualche modifica: si sostituiscono alcune parole con sinonimi, se ne eliminano altre, si riformulano alcune costruzioni o si sposta qualche dettaglio, ma la struttura e il significato del testo originale rimangono invariati.

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Parole da non confondere: taser e teaser

titolo teaser taser

Nei titoli qui sopra, un errore che Mauro Venier ha segnalato più volte: la confusione tra gli anglicismi taser e teaser.

Taser

Il taser è un tipo di arma che fa uso di scariche elettriche (elettrocuzione) per immobilizzare temporaneamente il soggetto colpito.

Ho già descritto il nome in L’insolita origine di taser: è un marchio commerciale americano da tempo soggetto a un processo di volgarizzazione che fa prevalere la grafia in minuscole taser.

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Trump, blimp e altri palloni gonfiati

Trump baby blimp is being inflated ready for the flesh version’s arrival

Oggi 13 luglio in Gran Bretagna sono previste manifestazioni anti-Trump e a Londra dovrebbe volare anche il famigerato pallone che lo raffigura come neonato arrabbiato.

In inglese l’oggetto volante è descritto sia come balloon che come blimp, una parola divertente che mi ha incuriosita. Ne ho cercato l’origine e ho scoperto che l’etimologia è incerta e le definizioni dei dizionari sono discordanti.

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Fenomeni vulcanici: laze, vog e spatter

foto di laze

L’eruzione del vulcano hawaiano Kīlauea sta causando un fenomeno molto pericoloso per gli esseri viventi che in inglese è chiamato laze, parola macedonia formata da lava + haze (caligine).

Avviene quando la lava entra in contatto con acqua marina: si verificano reazioni chimiche che creano nubi composte da vapore acqueo, acido cloridrico e frammenti di vetro vulcanico. Il laze ha un potere corrosivo potenzialmente molto nocivo se il vento lo spinge verso terra.

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