History – Cronologia

Dilbert - Browser history

Dopo tanti anni, ricordo ancora le discussioni durante la localizzazione di Internet Explorer, quando ero Senior Language Specialist di Microsoft e dovevamo decidere il termine italiano per history (l’elenco delle pagine visualizzate con il browser in un periodo specifico).

I responsabili del marketing inizialmente spingevano per un calco modellato sul termine inglese, come historique (francese), historial (spagnolo) e histórico (portoghese)*.

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Paure moderne: nomofobia

Qualche mese fa Fritinancy descriveva il neologismo inglese nomophobia, la paura di trovarsi senza cellulare o di non poterlo usare (batteria scarica, mancanza di copertura ecc.).

Nomophobia è una parola macedonia composta da no + mobile + phobia, usata per la prima volta in Gran Bretagna nel 2008 (allora negli Stati Uniti non si diceva mobile ma cell phone).

immagine articolo Emanuela Di PasquaIeri ne parlava anche il Corriere, facendo riferimento agli stessi dati, ma dando a nomofobia un significato diverso: Ecco la nomofobia, così si chiama la paura di perdere il cellulare. Anche altri, ad es. il TG1, affermano La paura di perdere il proprio telefonino si chiama “nomofobia”.

Temo sia un ulteriore esempio della scarsa affidabilità dei contenuti tradotti dalla redazioni online dei media italiani.

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Forensic e forense

The IATE term of the week di questa settimana è forensic psychologist, un professionista che lavora in ambito giudiziario o penale, in italiano psicologo forense (il termine è apparso nei media in seguito al processo all’attentatore norvegese Anders Breivik).

Sarei curiosa di sapere se, incontrando i termini per la prima volta, un italiano e un inglese senza conoscenze specifiche possano dare un’interpretazione diversa dell’aggettivo.

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Dogfooding

eat your own dogfood
vignetta: Fitz&Pirillo (fonte originale non nota)

Per chi non si occupa di sviluppo di software questa vignetta potrebbe risultare oscura. Fa riferimento all’espressione gergale eat your own dogfood, da cui dogfooding, che per i produttori di software significa “usare i propri prodotti” all’interno dell’azienda, in particolare prima che siano rilasciati (in questo modo vengono testati da diversi tipi di utenti, a volte anche da chi non ha competenze tecniche specifiche). In contesti non colloquiali si ricorre invece al concetto di early technology adoption.

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Boots: stivali, scarponi e scarpette

Durante il primo webinar Terminologia: i ferri del mestiere ho accennato all’anisomorfismo, ossia ai problemi di equivalenza tra sistemi concettuali di lingue diverse, e quindi di corrispondenza a volte solo parziale tra le designazioni (parole) che rappresentano i singoli concetti.

Calzature alte inglesi e italiane

Un esempio tipico di anisomorfismo è la parola boot, che in inglese designa il concetto “calzatura che copre il piede e parte della gamba”.

immagine che rappresenta il sitema concettuale inglese di BOOT raffrontato a quello italianoIn italiano non c’è un concetto equivalente: abbiamo “calzatura alta fino al ginocchio od oltre”, “calzatura alta fino alla caviglia o al polpaccio” e “calzatura con suola spessa e robusta, alta almeno fino alla caviglia”, rappresentati dalle parole stivale, stivaletto e scarpone, con qualche sovrapposizione di significato.

Stivali o scarponi?

Ci ripensavo guardando una raccolta di foto di un’installazione a San Francisco fatta con calzature di soldati americani. Per me sono scarponi, secondo l’articolo stivali: quasi sicuramente una traduzione fatta senza osservare l’immagine.

boots-stivali

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spread, differenziale e differenza

spreadIeri i media online titolavano dando grande risalto alla notizia che lo spread era sceso sotto i 300 punti, facendo poi quasi sempre seguire la spiegazione che lo spread è il differenziale tra Btp e Bund tedeschi.

Come è già stato fatto notare da altri (ad es. da .mau., matematico), sarebbe invece preferibile parlare di differenza di rendimento. Vari dizionari registrano l’uso improprio di differenziale, ad es. nel Vocabolario Treccani si legge:

Nel linguaggio economico e sindacale, il termine è talora usato impropriamente con il significato di differenza, divario: ridurre i d. salariali o retributivi (per es., tra gruppi analoghi di dipendenti in diversi settori produttivi); eliminare il d. inflazionistico rispetto ad altri paesi.

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Ultrabook, notebook e altri –book

ultrabook cartoon

Negli articoli di questi giorni sul CES 2012 di Las Vegas sembra immancabile la parola ultrabook, spesso scritta con l’iniziale minuscola anche se Ultrabook è un marchio di Intel: identifica una specifica categoria di computer portatili con un processore Intel Core di seconda generazione, molto sottili (meno di 20 mm), molto leggeri (meno di 1,5 kg) e con durata della batteria di oltre 5 ore.

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Terminologia medica inglese e italiana

Questa canzoncina ironizza sull’incomprensibilità della terminologia medica inglese e identifica tre problemi che la rendono particolarmente ostica: parole latine (però termini come steatorrhea sono di origine greca), eponimi e acronimi.

Mi è tornata in mente ieri quando ho aggiunto il commento che gli italiani, in generale, conoscono più terminologia medica degli inglesi.

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