Forensic e forense

The IATE term of the week di questa settimana è forensic psychologist, un professionista che lavora in ambito giudiziario o penale, in italiano psicologo forense (il termine è apparso nei media in seguito al processo all’attentatore norvegese Anders Breivik).

Sarei curiosa di sapere se, incontrando i termini per la prima volta, un italiano e un inglese senza conoscenze specifiche possano dare un’interpretazione diversa dell’aggettivo.

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Dogfooding

eat your own dogfood
vignetta: Fitz&Pirillo (fonte originale non nota)

Per chi non si occupa di sviluppo di software questa vignetta potrebbe risultare oscura. Fa riferimento all’espressione gergale eat your own dogfood, da cui dogfooding, che per i produttori di software significa “usare i propri prodotti” all’interno dell’azienda, in particolare prima che siano rilasciati (in questo modo vengono testati da diversi tipi di utenti, a volte anche da chi non ha competenze tecniche specifiche). In contesti non colloquiali si ricorre invece al concetto di early technology adoption.

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Boots: stivali, scarponi e scarpette

Durante il primo webinar Terminologia: i ferri del mestiere ho accennato all’anisomorfismo, ossia ai problemi di equivalenza tra sistemi concettuali di lingue diverse, e quindi di corrispondenza a volte solo parziale tra le designazioni (parole) che rappresentano i singoli concetti.

Calzature alte inglesi e italiane

Un esempio tipico di anisomorfismo è la parola boot, che in inglese designa il concetto “calzatura che copre il piede e parte della gamba”.

immagine che rappresenta il sitema concettuale inglese di BOOT raffrontato a quello italianoIn italiano non c’è un concetto equivalente: abbiamo “calzatura alta fino al ginocchio od oltre”, “calzatura alta fino alla caviglia o al polpaccio” e “calzatura con suola spessa e robusta, alta almeno fino alla caviglia”, rappresentati dalle parole stivale, stivaletto e scarpone, con qualche sovrapposizione di significato.

Stivali o scarponi?

Ci ripensavo guardando una raccolta di foto di un’installazione a San Francisco fatta con calzature di soldati americani. Secondo me si tratta di scarponi, secondo l’articolo di stivali: errore di traduzione o terminologia effettivamente usata in ambito militare?

boots-stivali

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spread, differenziale e differenza

spreadIeri i media online titolavano dando grande risalto alla notizia che lo spread era sceso sotto i 300 punti, facendo poi quasi sempre seguire la spiegazione che lo spread è il differenziale tra Btp e Bund tedeschi.

Come è già stato fatto notare da altri (ad es. da .mau., matematico), sarebbe invece preferibile parlare di differenza di rendimento. Vari dizionari registrano l’uso improprio di differenziale, ad es. nel Vocabolario Treccani si legge:

Nel linguaggio economico e sindacale, il termine è talora usato impropriamente con il significato di differenza, divario: ridurre i d. salariali o retributivi (per es., tra gruppi analoghi di dipendenti in diversi settori produttivi); eliminare il d. inflazionistico rispetto ad altri paesi.

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Ultrabook, notebook e altri –book

ultrabook cartoon

Negli articoli di questi giorni sul CES 2012 di Las Vegas sembra immancabile la parola ultrabook, spesso scritta con l’iniziale minuscola anche se Ultrabook è un marchio di Intel: identifica una specifica categoria di computer portatili con un processore Intel Core di seconda generazione, molto sottili (meno di 20 mm), molto leggeri (meno di 1,5 kg) e con durata della batteria di oltre 5 ore.

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Terminologia medica inglese e italiana

Questa canzoncina ironizza sull’incomprensibilità della terminologia medica inglese e identifica tre problemi che la rendono particolarmente ostica: parole latine (però termini come steatorrhea sono di origine greca), eponimi e acronimi.

Mi è tornata in mente ieri quando ho aggiunto il commento che gli italiani, in generale, conoscono più terminologia medica degli inglesi.

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impersonate ≠ impersonare

Nel continuo dibattito sull’identità online, Non c’è più @palazzochigi su Twitter (novembre 2011) racconta di un account chiuso perché impersonava il presidente del Consiglio. Mi sembra che, a parte la prima occorrenza, nell’articolo e nei commenti il verbo impersonare sia usato in modo improprio, come se equivalesse all’inglese impersonate.

I dizionari di italiano registrano due significati per impersonare:
1 – dare personalità a una nozione astratta o concretarla in un personaggio
2 – di un attore, interpretare una parte
In entrambi i casi è palese che si ha a che fare con una rappresentazione

In inglese i significati più frequenti di impersonate sono:
A – spacciarsi (illegalmente) per un’altra persona
B – sinonimo di mimic, imitare qualcuno per divertimento (un impersonator è un imitatore)

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“charm” in Windows 8, telefonini e calendari

Nota: questo testo è stato scritto un anno prima dell’uscita di Windows 8. Dettagli sulla terminologia definitiva in varie lingue in Windows 8: da charm ad accesso.


Terminologia di Microsoft Windows 8

Partecipando al progetto MTCF si possono votare alcuni esempi di terminologia italiana di Windows 8 oppure suggerire soluzioni alternative. Sono proposti termini associati a nuovi concetti, come speed bump, badge e tile, e altri già discussi anche qui, come pinch e pin.

Charm, un nuovo concetto

charms

charms_metroCharm è una nuova funzionalità ad alta visibilità descritta come “a button that provides access to key Windows features, including the Start screen, search, sharing, devices, and settings”.

Nell’interfaccia desktop i cinque charm appaiono posizionando il puntatore del mouse nell’angolo inferiore sinistro dello schermo (sostituiscono il menu Start delle versioni precedenti di Windows); nell’interfaccia Metro (ad es. nei tablet) appaiono sul lato destro.

Charm, un nuovo termine

Charm è un esempio di terminologizzazione, un uso nuovo e originale di una parola esistente. Microsoft ha richiesto la registrazione come marchio e, se la ottenesse, immagino che potrebbe decidere di mantenere il termine in inglese anche nelle versioni localizzate.

Charm, un significato (s)conosciuto?

In un contesto di lingua inglese il termine charm funziona perché è breve, eufonico e facilmente riconoscibile. In un contesto internazionale lo trovo invece poco felice.

Mi domando se l’origine della metafora sia chiara per chi non è di madrelingua inglese
Sono sicuramente noti i significati primari (più frequenti) della parola charm:

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flash flood, alluvioni lampo e nubifragi

Ottobre 2011: molti media italiani hanno usato l’anglicismo flash flood per descrivere un’alluvione improvvisa e devastante come quelle che nei giorni scorsi hanno colpito alcune zone di Liguria e Toscana e prima anche Roma.

Frane e fango, caos in Liguria per il maltempo

In italiano però esiste già la parola nubifragio che descrive  
1) “una precipitazione abbondante, violenta, talora temporalesca, che può provocare in poche ore straripamenti di fiumi, allagamenti e frane” *
ma anche, nell’uso contemporaneo,
2) “il complesso di fenomeni rovinosi (soprattutto frane e devastazioni dovute allo straripamento di fiumi e torrenti) provocati da piogge particolarmente intense” **

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