Dopo il post di ieri, devo ammettere che anch’io sono una vittima di un particolare tipo di click bait: se nelle home page di alcuni media italiani vedo le firme che associo a notiziole tradotte goffamente dall’inglese, spesso apro gli articoli per vedere che errori ci sono.
In inglese click bait descrive un’immagine, un titolo o un link di una pagina web che attira l’attenzione dei lettori che, “adescati”, ci fanno clic sopra. Lo scopo più comune degli “acchiappaclic” è quello di generare traffico, ad es. verso pagine con pubblicità, ma possono esserci anche finalità fraudolente.