Netymology, parole del mondo digitale

Netymology: From Apps to Zombies: A Linguistic Celebration of the Digital World – Tom ChatfieldHo trovato molto piacevole Netymology: From Apps to Zombies: A Linguistic Celebration of the Digital World di Tom Chatfield. È una raccolta di parole rappresentative della cultura digitale del XXI secolo, raccontate attraverso la loro etimologia e la loro storia in 100 brevissimi capitoli ricchi di riferimenti e dettagli che evidenziano origini eterogenee e a volte alquanto bizzarre.

Mi hanno incuriosita parecchio gli esempi di linguaggio delle community di giochi online, un mondo che mi è del tutto sconosciuto, e l’origine di alcuni termini specifici di Apple, come il simbolo sul tasto Comando dei Macintosh, in inglese soprannominato anche squiggle, pretzel o splodge.

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Whistleblower, un concetto poco italiano

Post pubblicato nel 2013, con vari aggiornamenti per il contesto italiano tra cui una nota sulla proposta di legge approvata dalla Camera il 15 novembre 2017: anticipo che il legislatore non ha usato alcun anglicismo ma ha scelto la locuzione “autore di segnalazioni di reati o irregolarità”.


The whistleblower (foto di Edward Snowden con le parole “I can’t allow the US government to destroy privacy and basic liberties”)Alcuni giorni fa The Guardian ha rivelato la fonte dello scoop sullo scandalo noto in Italia come Datagate: è Edward Snowden, che lavorava all’interno della NSA, l’agenzia governativa americana ora al centro delle polemiche. In tutti gli articoli del quotidiano britannico Snowden è sempre descritto come whistleblower.

I media italiani che hanno ripreso la notizia direttamente da The Guardian l’hanno invece definito talpa o gola profonda. In altri contesti, come segnalato nei commenti qui, whistleblower viene anche reso come spifferatore, delatore, informatore, confidente, canarino, ma sono tutte soluzioni poco soddisfacenti che hanno connotazioni diverse da quelle associabili a whistleblower e che possono essere analizzate facendo alcune considerazioni tipiche del lavoro terminologico.

Whistleblower, concetto specifico

In inglese whistleblower identifica una persona che lavora in un’impresa o in un ente (pubblici o privati) e che denuncia illeciti commessi al suo interno, riportandoli alle autorità TIME Persons of the year 2002 – The Whistleblowerscompetenti o all’opinione pubblica o anche alla stessa organizzazione se sono previsti meccanismi per raccogliere queste segnalazioni.

Il soffiare il fischietto è una metafora del ruolo di arbitro o di poliziotto assunto da chi richiama l’attenzione su attività non consentite affinché vengano bloccate.

È una parola con connotazioni positive: descrive un ruolo che esemplifica una virtù civile ma che non è esente da rischi e ritorsioni e anche per questo nel 2002 la rivista TIME ha scelto tre whistleblower come persone dell’anno. 

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Scheumorfismo

In riferimento ai nuovi sistemi operativi Apple iOS7 e OS X 10.9, che saranno presentati ufficialmente il 10 giugno 2013, sono ricorrenti i termini skeuomorphism o skeuomorphic design in inglese e scheumorfismo o scheuomorfismo in italiano.

Nell’accezione originale, in archeologia, il riferimento è a oggetti che presentano elementi o caratteristiche non funzionali ma solo decorative, ereditate da altri oggetti. Etimologia: dal greco skeuos (strumento) e morphê (forma).

Esempio di scheumorfismo: iMathematics for iPad

Nell’ambito del software design il termine scheumorfismo è stato adottato di recente per descrivere le interfacce grafiche in cui gli oggetti virtuali sono disegnati in modo che assomiglino il più possibile ad oggetti reali, con dettagli realistici ma funzionalmente inutili (skeuomorphs) usati a scopo ornamentale, ad es. riflessi metallici sul cestino della spazzatura, venature del legno nelle librerie, ombreggiature sui pulsanti ecc.

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Chi sono i city user di Milano?

foto dal sito del Comune di Milano

A Milano milioni di city user

Ho già espresso le mie perplessità sull’uso di anglicismi nelle comunicazioni ai cittadini ma vorrei aggiungere un altro esempio, da una lettera del sindaco di Milano Giuliano Pisapia che cita le “condizioni difficilissime” di gestione della città e le descrive come

“più difficili per noi che per altri, perché il nostro bilancio contiene anche le ingenti somme destinate ad Expo e i servizi che forniamo ad alcuni milioni di city users[sic]

Ambito d’uso del termine city user

Le parole inglesi city e user hanno un equivalente italiano in città e utente, quindi si deve supporre che l’espressione city user abbia un significato particolare non esprimibile in italiano. Chi conosce l’inglese può inoltre concludere che city user appartenga a un lessico specialistico perché nel lessico comune non è una locuzione con una propria autonomia.

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Microsoft Blue

Windows Glass

Mi ricollego al post su Google Glass con una vignetta di Geek&Poke intitolata Microsoft Blue e sottotitolata Windows Glass.

Ho trovato molto divertente il riferimento alla famigerata Blue Screen of Death (BSoD), la schermata blu “della morte” che nei sistemi operativi Windows segnala un errore irreversibile (in inglese stop error). Ma in Windows 8 il colore della schermata da blu intenso è diventato azzurro e compare un’emoticon triste.

A proposito di Windows 8, Windows Blue è il nome in codice dell’aggiornamento 8.1 (update) che sarà rilasciato quest’estate. Speriamo non si tratti di nomen omen!

E una tonalità di azzurro dà il nome alla piattaforma di cloud computing di Microsoft, Windows Azure. In inglese è una parola insolita con diverse pronunce possibili.

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La singolarità di Google Glass

Google Glass in italiano

Google Glass 2Avrete sicuramente sentito parlare di Google Glass.
Se vi chiedessi di che tipo di prodotto si tratta, come lo descrivereste?

Credo che la risposta più comune sarebbe occhiali (dotati di / a / per realtà aumentata, computerizzati, tecnologici ecc.) perché in italiano quasi tutti, dai media generalisti ai siti informatici e tecnologici, ne parlano al plurale, i Google Glass.

Google Glass in inglese

In inglese invece Google Glass è singolare, come la parola glass (“vetro”):

intestazione nel sito ufficiale di Google Glass

Questo oggetto non è dotato di una coppia di lenti, il componente essenziale del concetto “occhiali”, e infatti nel sito ufficiale non appare mai la parola plurale glasses. Quindi, di cosa si tratta?

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L’arbitrarietà delle parole canguro

Kangaroo wordsPalindromes, anagrams, and 9 other names for alphabetical antics elenca alcuni esempi di ludolinguistica.

Il termine più divertente è kangaroo word (o marsupial), definito come una parola che al suo interno ne contiene altre, ad es. encourage in inglese contiene courage, cog, cur, urge, core, cure, nag, rag, age, nor, rage and enrage.

Per altri invece kangaroo word identifica un concetto diverso, più specifico: è una parola che al suo interno contiene le lettere di un’altra parola con lo stesso significato, ad es. masculine contiene male e observe il sinonimo see (altri esempi in Oxford Dictionaries).
In Verbalia si trovano alcuni esempi per l’italiano, tra cui incontrovertibili (certi) e accondiscendere (cedere), che vengono chiamati anche parole sgonfiabili.

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Phrasebook, fraseologia e frasario

Google Translate ha una nuova funzionalità che consente di salvare le traduzioni in una propria raccolta. In inglese si chiama Phrasebook e in italiano Fraseologia.  

Phrasebook - Fraseologia

Terminologia inglese

In inglese la parola phrasebook identifica un prontuario che contiene una selezione di frasi essenziali in una o più lingue straniere.

È una metafora informatica coerente con quelle in uso da decenni nelle interfacce grafiche, basti pensare agli oggetti che si possono trovare su una scrivania, come document, folder (cartella), clipboard (gli Appunti di Windows), notepad (blocco note), calendar, diary, dictionary, e in particolare ai vari tipi di book come address book (rubrica), workbook (cartella di lavoro) e clipbook e scrapbook (contenitori di ritagli e appunti).

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Spamming, spinning e spimming

a short history of spam  (E-Learning Provocateur)
[all’origine del termine informatico spam c’è uno sketch dei Monty Python che trovate qui]

Il filtro antispam del blog funziona bene ma succede che includa anche commenti reali e quindi do sempre una rapida scorsa ai messaggi indesiderati prima di eliminarli. Dopo avere letto “Some superb entropy” in the language of spam ho notato che sono ricorrenti gli esempi di spinning.

Spinning

Lo spinning è una tecnica sviluppata per acquisire visibilità nei motori di ricerca e poi usata anche dagli spammer. Consiste nel prelevare contenuto altrui e “riscriverlo” sostituendo automaticamente alcune parole con loro sinonimi, generando così dei testi che ai motori di ricerca appaiono nuovi.

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Plug and Play, chi se lo ricorda?

immagine con diversi dispositivi collegati a un laptopSurfing the Information Superhighway: the changing face of Internet language riflette sulla continua evoluzione della terminologia informatica con gli esempi di alcuni termini che, se venissero introdotti ora, risulterebbero inadeguati, datati o poco efficaci: cyberspace, Information Superhighway, surf, netizen, Web ring e il prefisso hyper.

Il cambiamento nella percezione della terminologia è associato a tre aspetti diacronici:
1sviluppi tecnologici che rendono obsoleti alcuni concetti e termini associati
2maggiore familiarità con i concetti informatici e quindi altra accettabilità dei termini 
3diverse tendenze nella formazione di nuovi termini

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Podcast e postcast

iPod + broadcast = podcastIeri ho sentito un tipo dire più volte *postcast anziché podcast, e intendeva proprio un file multimediale scaricabile da Internet, nel suo caso l’audio di una trasmissione radio.

Ho trovato diverse occorrenze di postcast e mi piacerebbe capire se l’errore sia dovuto all’influenza del secondo elemento cast, che però rende la pronuncia più ostica, oppure se sia un eggcorn, un fenomeno linguistico per cui alcune parole o espressioni inconsuete vengono “normalizzate” sostituendo gli elementi percepiti come insoliti con altri più comuni che comunque hanno una loro logica (“postcast” perché il file è disponibile solo dopo la  trasmissione), quindi si tratterebbe di una storpiatura diversa da un malapropismo.

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