Riccioli d’oro nello spazio

GoldilocksLa fiaba di Riccioli d’oro e i tre orsi ha origini inglesi. Nella cultura anglosassone tutti sanno cosa dice Goldilocks quando assaggia il porridge e prova sedie e letti degli orsi, scartando quelli dei genitori per scegliere ciò che appartiene all’orsetto: le formule in sequenza “too x”, “too y” (dove x e y sono antonimi) e “just right” sono subito riconosciute perché fanno parte delle conoscenze enciclopediche.

La storia è così nota che anche nella terminologia inglese di alcune discipline appaiono riferimenti a Goldilocks (sineddoche per l’intera storia). Identificano situazioni, effetti o combinazioni di elementi che non rappresentano estremi (non sono né too x, né too y) ma rientrano entro margini che li rendono adeguati, just right. In A Well-Traveled Metaphor: "Goldilocks" Visits Many Houses si trovano diversi esempi.

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Completamento, compilazione e riempimento

Questa tabella confronta alcuni termini inglesi e italiani usati da due noti produttori di software e servizi online per le stesse funzionalità. Sono concetti molto comuni ma si notano varie differenze nelle designazioni (segni linguistici) che li rappresentano:

autocomplete, auto-complete, autofill, auto fill, auto-fill, autosuggest, completamento automatico, compilazione automatica, riempimento automatico, suggerimenti automatici

Avete riconosciuto tutti i concetti e identificato A e B?

Forse non sono tutti distinguibili, ma se seguite il blog avrete già capito quali sono le implicazioni per il lavoro terminologico e per la traduzione, che ora cercherò di sintetizzare.

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Cicloni, tifoni e uragani

Che differenza c’è tra ciclone, tifone e uragano?

Hurricane Katrina – NASASi tratta dello stesso fenomeno atmosferico, il ciclone tropicale, che però prende un nome diverso a seconda della regione in cui si verifica. È una perturbazione a carattere rotatorio di grandi dimensioni (centinaia di km) caratterizzata da venti molto intensi e violenti (velocità minima 119 km/h) e forti precipitazioni.

Comunemente si descrive come ciclone ogni violenta tempesta che colpisce il continente indiano dopo essersi formata nell’omonimo oceano. Il nome deriva dall’inglese cyclone, a sua volta dal greco κύκλος “cerchio, giro”.

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Danza, simultaneità e impasse telefoniche

A chi non è mai capitato? Si è al telefono e cade la linea, ma se si prova a richiamare contemporaneamente… (vignetta dalla striscia di Pearls Before Swine)Prendo spunto dai suggerimenti per Un concetto familiare ma senza nome della settimana scorsa per aggiungere qualche altra considerazione di base del lavoro terminologico.

Il commento di .mau., ”il termine tecnico (con i pacchetti TCP) è collision […]. proporrei quindi telefonata in collisione”, ci ricorda che uno stesso concetto può essere denominato in modi diversi a seconda dell’ambito d’uso.

Se un tecnicismo usato un linguaggio speciale risulta poco trasparente, nel lessico comune può prevalere un’espressione alternativa, che può essere più descrittiva, informale o anche scherzosa, oppure una (diversa) metafora

Naltro, ad esempio, cita come fenomeno simile “il balletto che si verifica quando due persone che stanno andando in direzione opposta lungo la stessa linea cedono posto l’uno all’altra ma continuano a ritrovarsi sulla stessa linea” e mi ha fatto venire in mente “Doing the Mobile Mambo”, letto in un commento alla striscia originale.

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Texting, textism, textonym

vignetta Wrong Hands
Traffic light – vignetta di Wrong Hands

L’Imu è una frase d’amore riassume efficacemente alcuni interventi di esperti inglesi, americani e italiani sull’uso di acronimi e abbreviazioni nei messaggi di testo (SMS e servizi di messaggistica) e il loro effetto sulla lingua.

In inglese l’impatto si nota non solo nelle nuove modalità di comunicazione ma anche nel lessico che le descrive, con neologismi e nuove accezioni conferite a parole esistenti. In particolare, si è rivelato molto produttivo il sostantivo text. Alcuni esempi:

text (sostantivo, nuova accezione) in origine era l’SMS e ora identifica anche altri messaggi di testo brevi come quelli su WhatsApp (“messaggini”);
text (verbo, conversione) significa “mandare un SMS” o altri messaggini;
texting (più formale text messaging) indica lo scambio di SMS o altri messaggini;
texter è chi manda i messaggi;

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Traduzione, punto di vista UE

Ho ascoltato in podcast la puntata del 5 ottobre di La lingua batte, dedicata alla traduzione.

Commissione europeaVari interventi interessanti, tra cui un’intervista a Italo Rubino della Commissione europea, che ha illustrato con alcuni esempi le difficoltà di traduzione più comuni, spesso dovute a testi originali non del tutto chiari perché scritti in inglese da persone non di madrelingua.

Altri problemi riguardano i concetti giuridici che non esistono in italiano, oppure la disponibilità di terminologia italiana che solo apparentemente è equiparabile ma che invece non è equivalente (cfr. anisomorfismo) e quindi, anche a causa di impostazioni “culturalmente diverse”, non è idonea per i concetti espressi dalla legislazione europea.

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Storie di schede e linguette (e cavalierini)

schede

In tutte le versioni italiane dei principali browser, una scheda è il contenitore per ciascuna pagina web aperta all’interno di un’unica finestra del browser. Il termine inglese è tab e la funzionalità si chiama tabbed browsing, in italiano navigazione o esplorazione a schede.

Nell’uso informatico tab è un esempio di terminologizzazione, ottenuta per sineddoche: la parte (tab) usata per il tutto. Nel lessico comune inglese, infatti, tab descrive in modo generico  targhette e cartellini usati per identificare un oggetto, ma non l’oggetto così etichettato. 

Prima ancora di diventare un elemento comune a tutti i browser, le schede erano apparse nelle finestre di dialogo di Windows, quasi una ventina di anni fa. Ricordo bene le discussioni per la scelta del termine italiano.

immagine di finestra di dialogo con schede

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Parola del giorno: parbuckling

parbuckling - riassetto verticaleNella giornata chiave per il recupero della Costa Concordia tutti i media usano l’anglicismo parbuckling, che è sia il nome dell’intera operazione di rimozione del relitto, The Parbuckling Project, che il termine che identifica la procedura specifica in atto oggi, descritta nella grafica ufficiale come riassetto verticale.

parbuckle - illustrazione Merriam-WebsterParbuckling è un esempio di risemantizzazione: la parola parbuckle, di origine incerta, è attestata in inglese dal 1600 e in uso soprattutto nel 1800. In contesti generici indicava un particolare tipo di imbragatura di corda usata per sollevare o abbassare grossi oggetti cilindrici, come pure il verbo per descrivere l’azione.

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Risemantizzazione

immagine di fuco (drone in inglese) e immagine di drone (veivolo)

La risemantizzazione (o rideterminazione semantica) è l’attribuzione di un nuovo significato a un elemento lessicale esistente, che così diventa un neologismo semantico.

Nei linguaggi speciali, soprattutto in inglese, la risemantizzazione è uno dei meccanismi di creazione di nuovi termini più comuni. Nel lavoro terminologico l’analisi dell’origine dei neologismi aiuta a capire se sono riconducibili a tendenze specifiche e quindi a trarre indicazioni su come operare scelte appropriate anche nella lingua di arrivo, un processo noto come formazione secondaria dei termini.

Prendo spunto dall’uso più recente della parola drone in inglese, “velivolo privo di pilota e comandato a distanza”, ma che un tempo indicava solo il fuco, per aggiungere qualche dettaglio. 

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Indicatore di posizione murino… o mouse

La prima demo del mouse fatta dal suo inventore Doug Engelbart, scomparso il 2 luglio 2013:


(“the mother of all demos”)

Può sorprendere che Engelbart dica di non sapere perché il dispositivo sia stato chiamato “topo” e addirittura possa scusarsi per il nome, ma era il 9 dicembre 1968 e all’epoca le metafore non erano ancora così comuni nella terminologia informatica, pertanto la terminologizzazione di mouse doveva apparire alquanto inusuale. 

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