Mi sono piaciute molto le interpretazioni del cartello di divieto con il simbolo dell’omino con le braccia allargate che vi ho proposto ieri in Segnaletica di montagna. Ha indovinato il significato Ivo Silvestro nella prima delle sue risposte: è uno dei cartelli di divieto di transito dei pedoni sulla pista di sci di fondo della Val D’Ultimo.
Non l’avevo mai visto prima e non ho capito subito che equivaleva al cartello standard con l’omino che cammina (a destra), comune in altre località e presente anche all’inizio della pista (unico esemplare!).
I due cartelli mi fanno pensare al triangolo semiotico, uno schema molto usato in terminologia.
Sintetizza le relazioni tra oggetti, percepiti o immaginati (in questo caso il divieto di camminare), che vengono astratti in concetti (immagini mentali di oggetti o insiemi di oggetti), a loro volta rappresentati da designazioni, che possono essere segni linguistici, le parole, o anche non linguistici, come icone e simboli grafici.
Il collegamento tra un oggetto e le sue designazioni è tratteggiato perché i segni sono convenzioni, anche arbitrarie (il mio esempio preferito è il termine ribbon).