Nel Portale Treccani si può leggere un bell’approfondimento sulla differenza tra emigrante, migrante e immigrato. Osserva che “migrante tende a sostituire progressivamente negli usi immigrato, anche se, nell’uso comune, coonestato dai media, migrante viene identificato soltanto con la persona più disperata”, e cioè quella in continuo spostamento da un paese all’altro alla ricerca, spesso vana, di una sistemazione stabile.
Un confronto diacronico delle frequenze d’uso nel corpus di libri di Google Books mostra un deciso aumento del sostantivo migrante negli ultimi decenni (dati fino al 2008):
Migranti irregolari è la collocazione sostantivo+aggettivo più frequente.