MIUR: lunga vita all’inglese farlocco?

Orientamento long lifeRere mi ha segnalato la voce Orientamento long life, “vita lunga”, nell’elenco degli argomenti della sezione Istruzione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (pagina non più disponibile ma altri esempi qui).

Se si apriva la pagina si scopriva però che la longevità non c’entrava nulla, infatti si trovavano riferimenti a Orientamento lungo tutto l’arco della vita e a orientamento permanente (e un rimando a orientamento longlife, singola parola).

È un esempio di inglese farlocco che fa confusione tra l’aggettivo inglese lifelong, “che dura tutta la vita”, e il sintagma nominale long life, “vita lunga”. Dal MIUR invece ci si aspetterebbe meno itanglese e più competenze linguistiche, come ho già ribadito in Problemi di inglese per #labuonascuola.

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Anisomorfismo: handle

Vari media italiani hanno dato risalto a questo scambio di battute su Twitter tra Bill Clinton e @POTUS, il nuovo profilo ufficiale di Barack Obama:

scambio tra Bill Clinton e President Obama in Twitter

Ho visto che una traduzione ricorrente per la frase evidenziata, the handle comes with the house, è “la gestione dell’account è legata all’incarico”. Il senso generale non è travisato, ma non è stato colto il riferimento a comes with the house, frase ricorrente tra chi descrive case per indicare cosa è compreso nella vendita o nell’affitto, e temo che chi ha tradotto non abbia riconosciuto la polisemia del sostantivo handle e l’abbia confuso con il verbo omonimo, che può significare “gestire”.

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È un selfie drone. O forse no.

[testo dell’articolo] Lily: the $499  ‘selfie drone’ that's your personal videographer. The device is capable of flying for 20 minutes, tracking its owner and shooting photos and video footage of them “Camera. Reinvented.” claims the website for Lily, the latest consumer drone to capture people’s attention. Although “selfie drone” seems to be a more popular phrase among the media covering its launch.La parola selfie si fa notare anche per la sua produttività: sta continuando a far nascere neologismi.

Da The Guardian ho scoperto selfie drone, un dispositivo che segue in volo una persona per filmarla o fotografarla (e ottenere dei dronie). 

Il dettaglio che mi ha colpita però non è tecnico ma terminologico: per i media l’apparecchio recensito è un [selfie] drone, mentre i suoi produttori lo descrivono come camera.

Ho cercato dettagli sul sito lily.camera e ho notato che il prodotto viene chiamato sempre con il marchionimo, Lily, e descritto genericamente come camera, anche nelle specifiche tecniche. Solo nella pagina FAQ si trova un’occorrenza di throw-and-shoot camera (si lancia in volo e comincia subito a scattare/filmare). Non viene invece mai usata la parola drone.

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Da vegetariano a veg

Vi ritrovate nel quadrato semiotico degli stili alimentari?

quadrato semiotico degli stili alimentari – squadrati.com

È stato ideato da Squadrati e ispirato dall’avvio di Expo 2015.

Nella descrizione del quadrato si legge “la famiglia delle diete veg comprende vegetarianismo, veganesimo, fruttarismo, crudismo, macrobiotica e dieta senza muco, una frase che mi dà lo spunto per alcune note terminologiche.

Come ripeto spesso, le parole sono delle convenzioni ( triangolo semiotico) e la stessa “etichetta” in contesti diversi può identificare concetti diversi, oppure può subire variazioni diacroniche con slittamenti o modificazioni di significato.

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Psefologia e parole elettorali inglesi

How much is that ...? A doggy in the window of the Headington launderette polling station outside Oxford – The Guardian

La psefologia, dal greco psêphos, il sassolino usato dagli antichi greci per votare, è lo “studio statistico delle elezioni, con particolare riguardo al comportamento dell’elettorato e allo spostamento dei voti da un partito all’altro” (Vocabolario Zingarelli).

L’equivalente usato in inglese è psephology, termine adatto alle elezioni politiche del 7 maggio 2015 nel Regno Unito a cui stanno dedicando molto spazio anche i media italiani (nota grammaticale: inglese si dice general election, singolare).

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Premialità

Testo: […] Il PD propone che sia il comitato di valutazione (composto da gentiori, studenti, docenti individuati dal congilio di istituto) a individuare i criteri della premialità. Nessun clientelismo quindi, ma un incentivo a chi lavora bene. E si potrà premiare sia il singolo docente sia un team.

Ieri circolava questa slide del PD sulla riforma scolastica, molto discussa perché conteneva due refusi poi corretti, gentiori e congilio.

A me invece pare più interessante la locuzione criteri della premialità perché mi pare un tipico tecnicismo: si intuisce che riguarda un sistema o un meccanismo di premi ma il significato specifico non è chiaro.

Origine del termine premialità

Le ricerche nei dizionari possono riservare qualche sorpresa: il sostantivo premialità viene descritto come “caratteristica di ciò che è premiale”, aggettivo nato negli anni ‘80 in ambito giuridico con il significato di “che ha carattere di premio, con riferimento alle norme di legge che prevedono sconti di pena o altri benefici in favore di imputati e condannati che collaborino con la giustizia” (definizione dal Vocabolario Zingarelli, cfr. anche Vocabolario Treccani).

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Chiengora e catgora: parole della moda

foto di scialle marrone con scritta “Hand spun chiengora (dog hair)”Anni fa in Inghilterra un’orgogliosissima signora mi ha mostrato un golfino fatto con il pelo del suo cane. Se la cosa vi interessasse, potete trovare chi realizza il filato cercando chiengora (o catgora se invece preferite i gatti).

Chiengora e catgora rappresentano due concetti coordinati particolari perché sono entrambe parole macedonia con lo stesso determinato, angora (dal toponimo turco Angora, che in inglese si pronuncia con l’accento sulla seconda sillaba), ma i determinanti sono una parola francese, chien, per il filato di cane e una inglese, cat, per quello di gatto. 

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La coperta di Linus

Linus con la sua copertinaOxford Dictionaries in Did Charles Schulz coin the term ‘security blanket’? [testo non più disponibile] ricostruisce aveva ricostruito la storia dell’espressione inglese security blanket, che dagli anni ‘50 del secolo scorso descrive la copertina o altro panno da cui alcuni bambini non riescono a separarsi e quindi, per estensione, qualsiasi cosa che dà sicurezza, anche in senso astratto.

È un concetto popolarizzato dai Peanuts di Charles Schulz, che però aveva smentito di essere lui stesso l’autore dell’espressione: probabilmente era già in uso quando erano uscite strisce come questa del 1954, o forse era stata coniata dai lettori dopo avere letto strisce come questa:

striscia dei Peanuts security blanket via Peanuts Wiki 

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captain ≠ capitano

THIS IS YOUR CAPTAIN SPEAKINGIn un commento Francesco ha rilevato che nella notizia sul disastro aereo di Germanwings il capo dell’equipaggio viene descritto erroneamente come capitano e non come comandante. È un falso amico dovuto a traduzioni dall’inglese captain (e in questo caso anche dal tedesco Kapitän) ed è molto diffuso soprattutto in riferimento ai piloti dell’aviazione commerciale.

Ne avevo discusso in Parolacce, capitani, comandanti e falsi amici con esempi dalla marina mercantile e militare. Avevo preso come spunto un altro falso amico, commander, usato da alcuni media di lingua inglese per descrivere Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia.

Termini simili, concetti diversi

Parole equivalenti a capitano e comandante esistono in molte lingue europee ma possono identificare concetti diversi, come mostra questo confronto tra nomi dei gradi e distintivi (simboli) degli ufficiali di alcune marine militari di paesi NATO (fonte: Wikipedia):

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Da wearable a hearable e nearable

In inglese si stanno diffondendo i neologismi hearable e nearable, aggettivi e sostantivi che descrivono nuovi tipi di dispositivi “intelligenti”.

immagini relative a hearables

I dispositivi hearable (o earable) si portano nelle orecchie (in-ear devices o smart ear devices), come gli auricolari (earbuds o earpieces; per Apple earpods) o gli apparecchi acustici (hearing aids). In aggiunta alle funzioni tradizionali di ascolto ( hear) comunicano informazioni e sono particolarmente adatti a raccogliere dati come frequenza cardiaca, temperatura corporea e saturazione: altri dettagli in hearable. In italiano sono descritti soprattutto come auricolari intelligenti ma ho visto anche dispositivi di ascolto smart.

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Social washing

In Una mano di greenwash avevo osservato che in italiano il concetto di greenwashing viene spesso descritto erroneamente come un “lavaggio” o “ripulitura” ecologista, mentre in inglese la metafora è diversa: è basata su whitewash, imbiancare, e quindi comunica l’idea di “conferire una patina”, “dare una verniciata”, sotto cui però rimane tutto com’era. La differenza di interpretazione è palese nelle immagini associate al concetto: acqua e sapone o lavatrici in italiano, pittura in inglese.

immagine da “From Greenwash to Socialwash?” di David LePage

Sul modello di green washing è nato social washing. Descrive iniziative di responsabilità sociale d’impresa volte a comunicare un’immagine “etica” e migliorare la reputazione di un’azienda, ma in realtà attività di facciata mirate esclusivamente a un ritorno economico. Anche social washing viene spiegato in italiano ricorrendo a metafore di ripulitura o lavaggio, non congruenti con il concetto originale.

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Per la BCE non è QE (quantitative easing)

foto della sede della BCE a FrancoforteIn questi giorni è al centro delle notizie economiche quantitative easing o QE, anglicismo poco trasparente a cui i media associano traduzioni altrettanto oscure come allentamento quantitativo / monetario, alleggerimento quantitativo, facilitazione quantitativa e quantitativo facilitato / facilitante.

Identifica un programma della Banca Centrale Europea entrato in vigore ieri e così descritto nell’annuncio della BCE del 22 gennaio 2015:

Il programma prevede che la BCE acquisti obbligazioni sovrane in aggiunta ai programmi già in essere per l’acquisto di attività del settore privato, allo scopo di far fronte ai rischi derivanti da un periodo troppo prolungato di bassa inflazione. […]  Gli acquisti di attività forniscono stimolo monetario all’economia in un contesto in cui i tassi di interesse di riferimento della BCE sono sul limite inferiore. Tali acquisti allentano ulteriormente le condizioni monetarie e finanziarie, rendendo meno costoso l’accesso al finanziamento da parte di imprese e famiglie. Ciò sostiene tendenzialmente gli investimenti e i consumi e contribuisce, in ultima analisi, a un ritorno dei tassi di inflazione verso il 2%.

L’aspetto per me più rilevante è che la BCE non usa il termine quantitative easing, né nel comunicato stampa italiano né in quello inglese o in altri documenti correlati.

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#hackschool, hackathon e H-ACK per il MIUR

Vi è chiaro questo tweet dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca?

H-ACK SCHOOL @ GEC2015 Il primo hackaton della scuola italiana Rimanda a un comunicato stampa intitolato H-ACK SCHOOL @ GEC2015 che vi invito a leggere, soprattutto se non conoscete già il concetto di hackathon.

Sarei infatti curiosa di sapere se anche per voi il testo è un esempio di maledizione della conoscenza (è l’incapacità dell’autore di un testo di immaginare che gli altri non sanno ciò che gli è noto).

Intanto provo a chiarire il significato di hackathon, H-ACK e hackschool.

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«A dieta o niente benefit»

Nel Regno Unito ha fatto scalpore l’annuncio del governo che per ridurre i costi della previdenza sociale potrebbe venire sospesa l’indennità di malattia (sickness benefits) agli obesi che non si fanno curare. Ecco come ha riportato la notizia il Corriere della Sera:

L’ingiunzione di Londra agli obesi: «Subito a dieta o niente più benefit»

In italiano, però, il prestito benefit condivide solo due delle accezioni di benefit in inglese:

1 – (abbreviazione di fringe benefit, “beneficio accessorio”) qualunque bene o servizio riconosciuto da un’azienda a un dipendente in aggiunta al salario, come ad es. assicurazione sanitaria gratuita o agevolazioni per l’acquisto di propri prodotti;
2 – nel marketing, vantaggio che deriva dall’acquisto di un particolare prodotto rispetto ai prodotti della concorrenza.

Il significato inglese di “sussidio concesso dallo stato o da altro ente” è assente in italiano, quindi nel contesto descritto dal Corriere benefit è un palese falso amico.

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