L’Alpine Plume non è la penna di corvo o di aquila sul cappello degli alpini, come potrebbe suggerire una traduzione maccheronica dall’inglese, ma un fenomeno meteorologico di cui parlano oggi vari media italiani a proposito del rischio grandinate nel nord Italia.
Viene descritto genericamente come “aria calda e secca che risale dal Mediterraneo e che comporta le condizioni adatte per forti grandinate”. Ma cosa c’entrano le Alpi o comunque il riferimento alle montagne (Alpine)? Nessuno lo spiega, né si preoccupa di chiarire cosa voglia dire plume in questo contesto.
Le poche occorrenze restituite dai motori di ricerca sono molto recenti e fanno sospettare che Alpine Plume sia un nome coniato in questi giorni da qualche addetto ai lavori. Che senso ha propinarlo al grande pubblico come se fosse un termine attestato?