Emoji: è corretto cosa ci raccontano i media?

WORLD EMOJI DAY

Tra le miriadi di giornate mondiali c’è anche World Emoji Day. Si festeggia il 17 luglio* e mi aspetto che ne parlino anche i media italiani, forse con qualche imprecisione e incongruenza perché quasi tutte le notizie sull’uso delle emoji sono tradotte dall’inglese.  

È un tema che seguo da tempo e approfitto della giornata per sintetizzare alcuni aspetti fondamentali ma spesso fraintesi.

Emoji è un nome proprio? No, anche se c’è chi lo scrive con l’iniziale maiuscola. È un nipponismo formato da e “immagine” e moji “lettera, carattere” ed è entrato in italiano attraverso l’inglese. 

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Il travel ban di Trump NON è un bando

[Giugno 2017] Aggiornamenti dagli Stati Uniti, in inglese e in alcuni titoli italiani, su un provvedimento controverso voluto dal presidente Donald Trump: “Supreme Court allows most of Trump’s Muslim travel ban until further review” – “La Corte Suprema: il bando sui migranti dai Paesi musulmani torna parzialmente in vigore” – “Muslim ban, da COrte suprema parziale via libera a bando Trump” – […] bando musulmani […] – bando anti-musulmani

La traduzione letterale di ban con bando è un errore: si tratta infatti di falsi amici.

Ban in inglese

In inglese il sostantivo ban identifica an official or legal prohibition, quindi un divieto emesso da un’autorità, ad es. un decreto, che impedisce di fare o usare qualcosa. Esempi: smoking ban è il divieto di fumo, alcohol advertising ban è il divieto di pubblicizzare alcolici.

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Il parlamento UK in stallo ma non “appeso”

vignetta con i principali leader politici britannici appesi a un filo del bucato

Nel Regno Unito le elezioni dell’8 giugno 2017 non hanno dato la maggioranza sperata a Theresa May e il paese si ritrova con un hung parliament, lo scenario in cui nessun partito ottiene la maggioranza assoluta per poter governare da solo.

È corretto descrivere questa situazione come “parlamento appeso”, come fanno molti commentatori italiani? No.

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Trump, Comey e le richieste di “lealtà”

Negli Stati Uniti ieri è stato dato grande rilievo alla testimonianza scritta di James Comey, ex capo dell’FBI, sugli incontri che ha avuto con Trump. In evidenza in tutti i titoli la parola loyalty perché al centro di una richiesta inaccettabile di Trump a Comey. Esempio dal Washington Post:   

‘I expect loyalty,’ Trump told Comey, according to written testimony

I media italiani hanno dato la notizia traducendo letteralmente loyalty con lealtà, una soluzione che ritengo inadeguata perché le due parole possono essere falsi amici. Qualche esempio:

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Russiagate e altre pronunce radiofoniche

Russiagate: Casa Bianca con fantasma di Richard Nixon che dice Déjà vu!

Ha spazio anche nei media italiani Russiagate, lo scandalo che coinvolge Trump e il suo entourage per i presunti rapporti con la Russia. Nei giornali radio l’ho sentito citare con la pronunciaràsciagheit”, sulla falsariga dell’inglese, e mi sono chiesta se non sarebbe invece preferibile “russiagheit”.

Pronunce ibride

“Russiagheit” è una pronuncia ibrida che può far storcere il naso ma mi pare un adattamento accettabile perché l’elemento formativo –gate (“gheit”) è in uso in italiano da almeno 40 anni ed è molto produttivo in combinazione con nomi propri di persona e di luogo, quindi è facilmente riconoscibile.

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Potenziali falsi amici: dementia e demenza

Notizia dalla campagna elettorale di maggio 2017 nel Regno Unito:

General election 2017 – Theresa May ditches manifesto plan with ‘dementia tax’ U-turn

Al centro dell’attenzione c’è la retromarcia di Theresa May su un punto molto controverso del suo manifesto elettorale, rinominato dementia tax da media e opposizione.

È un provvedimento rivolto a chi soffre di malattie degenerative mentali come la malattia di Alzheimer. Nelle intenzioni del partito conservatore, i malati e i loro eredi dovrebbero sostenere di tasca propria tutti i costi di assistenza non medica (social care), eventualmente anche vendendo la casa per coprire le spese.

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Il fantomatico Lord Chamberlain

Notizia di maggio 2017 dal Regno Unito: il principe Filippo, marito della regina, si è ritirato dalla vita pubblica. Un noto quotidiano italiano ha riportato i presunti retroscena:

I rumors erano iniziati quando - mercoledì sera - l'intero staff della casa reale è stato chiamato per una riunione d’emergenza a Buckingham Palace. Le indiscrezioni iniziano a girare sui media britannici: […] tutti i funzionari delle varie residenze reali sparse nel paese sono stati richiamati a Londra per incontrare Lord Chamberlain, il più alto ufficiale della famiglia reale, nonché braccio destro della regina Elisabetta. Il «Daily Mail» lancia l'allerta, insinua che si tratti di qualcosa di grave.
(via Mario Passariello)

In giallo ho evidenziato un errore di traduzione che rivela scarsa conoscenza delle istituzioni britanniche ma che poteva essere evitato facendo più attenzione alla grammatica.

Il testo originale nel Daily Mail

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Come evitare il raggelante Spring Storm

Avete sentito parlare di Spring Storm, un fenomeno meteo con repentino abbassamento delle temperature che sta colpendo l’Italia in queste giornate primaverili?

Meteo, colpo di coda dell’inverno: “Spring Storm” porta pioggia e neve. Crollo delle temperature, è colpa dello Spring storm. Spring Storm in arrivo, clima invernale fino a venerdì. Fronte temporalesco dalle regioni baltiche.

È una trovata del solito sito di previsioni meteo che rinomina gli eventi meteorologici con nomi inglesi usati ad effetto ma quasi sempre a sproposito. Anche in questo caso non è stato usato un termine specialistico ma una locuzione del lessico comune: spring storm vuol dire genericamente intensa perturbazione primaverile.

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Le origini asiatiche dell’attentatore di Londra

I media italiani hanno descritto l’attentatore di Londra, Khalid Masood, come cittadino britannico di origini asiatiche. C’è chi ha riportato anche che “aveva una moglie, una giovane donna asiatica”, traduzione letterale di questa frase da The Guardian:

He had a wife, a young Asian woman, and a small child who went to school.

Sono esempi che evidenziano una differenza d’uso tra inglese britannico e americano e anche dei potenziali falsi amici.

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Informazioni classificate

Mi ricollego alla notizia citata in I falsi amici della candida Ivanka per alcune riflessioni su una distinzione rilevante per il lavoro terminologico: quella tra parole, il lessico che descrive concetti generici usati in qualsiasi varietà linguistica, e termini, il lessico che identifica concetti specifici usati in ambiti specialistici.

Vari media italiani hanno riportato che Ivanka Trump avrà accesso “alle informazioni classificate”. Esempio:

Un ufficio alla Casa Bianca per Ivanka Trump. La figlia di Donald Trump avrà accesso alle informazioni classificate

Informazioni classificate è la traduzione letterale della locuzione inglese classified information (“designated as officially secret and accessible only to authorized people”).

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I falsi amici della candida Ivanka

Alcune dichiarazioni di Ivanka Trump, riportate da un articolo americano sul ruolo sempre più rilevante della figlia del presidente americano, sono state riprese anche da alcuni noti media italiani che però sono incorsi in un vistoso falso amico

Dichiarazione della figlia di Donald Trump: “I will continue to offer my father my candid advice and counsel, as I have for my entire life” – Traduzione italiana: “continuerò ad offrire a mio padre i miei candidi consigli e suggerimenti come ho fatto per tutta la mia vita”

candid ≠ candido

In riferimento ai comportamenti e agli atteggiamenti di una persona:
in italiano candido vuol dire semplice, ingenuo, innocente
in inglese invece candid significa franco, esplicito, schietto.

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L’evoluzione di fake news

Se avete letto Perché fake news anche in italiano? (dicembre 2016) conoscete già le mie perplessità: fake news è una locuzione generica in inglese, ingiustificata e poco trasparente in italiano.  

Ieri su Valigia Blu anche Facile dire fake news. Guida alla disinformazione ha affermato che serve maggiore precisione e ha suggerito una classificazione della disinformazione, adattata da Fake news. It’s complicated.

7 modi di disinformare – Valigia Blu

Ci sono spunti di riflessione e indicazioni molto utili per riconoscere i contenuti ingannevoli. Esempi e riferimenti però sono tutti americani ed è difficile contestualizzarli.

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Green card o carta verde?

esempio di green card

Donald Trump ha deciso di impedire l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette paesi a maggioranza musulmana. L’ordine esecutivo ha colpito anche chi ha la Permanent Resident Card, il permesso di soggiorno a tempo illimitato comunemente noto come green card.

Cosa ne pensate della traduzione green card freccia282 carta verde in questo esempio?   

Un setaccio dove sono finiti bambini, famiglie, studenti, traduttori iracheni che avevano aiutato le truppe americane, detentori di carta verde e viaggiatori con la doppia nazionalità (europea e di un Paese arabo).

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