Decretone itanglese: da colf tax a working poor

Dal riscatto della laurea over 45 alla colf tax, ecco tutte le ultime modifiche al decretone

Fanno notizia le modifiche al cosiddetto decretone che convertirà in legge il d.l. 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.

La legge riguarda i cittadini italiani ma nella comunicazione dei media si notano parecchi anglicismi e pseudoanglicismi di cui non c’è traccia nel disegno di legge e che quindi creano incongruenze nell’informazione. Alcuni esempi:

La flat tax per le colf, durata lo spazio di una notte – Pensioni, via il tetto dei 45 anni per il riscatto light della laurea – Working poor, i lavoratori poveri a carico dei centri per l’impiego – Non solo card, pensione di cittadinanza anche in contanti

Nessuno degli esempi evidenziati è un anglicismo insostituibile.

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Notizie distorte: la parola proibita alla tata

Dal Regno Unito, notiziola “acchiappaclic” apparsa ieri:

William e Kate, c’è una parola proibita per la tata di George, Charlotte e Louis

Quando vedo titoli su parole di altre lingue temo sempre traduzioni letterali che travisano il senso della notizia originale. Purtroppo ho avuto conferma anche in questo caso.

La storia riportata da alcuni media italiani è che alla persona che si occupa dei tre figli del principe William è stato vietato di chiamarli “bambini”, per evitare che la figura adulta comunichi un senso di superiorità. Per rispetto nei loro confronti, l’unica opzione consentita è usare i nomi di battesimo.

La realtà però è diversa e si può verificare nell’articolo del Daily Mail che dovrebbe essere la fonte della notizia.

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Bufale linguistiche: l’approvazione dei neologismi

Notiziola linguistica dei giorni scorsi: polemiche per la presenza della parola Ferragnez (la coppia Ferragni-Fedez) tra i neologismi descritti nel Libro dell’Anno 2018 Treccani, una pubblicazione che registra fatti, temi e tendenze dell’anno appena trascorso.

“Ferragnez? Si può dire, è nella Treccani insieme a orgasmometro, sarrismo, sex doll e viadotticidio” “I Ferragnez conquistano la Treccani: la parola diventa ufficialmente un neologismo”

L’indignazione fa parte di un copione già visto: chi la manifesta ritiene deplorevole che i dizionari e altre fonti autorevoli consentano che la lingua italiana venga deturpata dall’aggiunta di parole indegne di farne parte.

Esempi:

“Bravi, contribuite alla diffusione dell’ignoranza e alla sua legittimazione” “Ma dove siamo arrivati? Ci facciamo coinvolgere da neologismi frutto di una ignoranza abissale! Invece di mantenere la difesa della nostra Lingua, ci caliamo le brache e subiamo passivamente???” “Il vocabolario dovrebbero chiamarlo Treccani e Porci”

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Quando il pet vien dalla campagna…

Notizia dagli Stati Uniti apparsa in un quotidiano italiano:

   2 Epidemia di salmonellosi, guai a baciare i ricci di campagna negli Stati Uniti

Poi si dice che gli americani sono strani! A giudicare dal titolo, si direbbe che vadano nella natura alla ricerca di porcospini* da baciare, ma rischiano di prendersi la salmonella se sono ricci di campagna. Forse con i ricci di città (ad es. di parchi urbani) si corrono meno rischi?

In realtà la notizia originale è diversa:

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#@ϟ!!* neve!

It’s said that people in the far North have 50 different words for snow
Vignetta: Joe Heller 

Questa vignetta dovrebbe piacere non solo a chi si trova a dover affrontare i disagi per troppa neve ma anche a chi si sente preso in giro dalle previsioni meteo catastrofiste (“meteobufale”) di fine gennaio 2019. A Milano, ad esempio, oggi erano previsti fino a 25 cm di neve e invece la spolveratina iniziale si è subito trasformata in pioggia. 

Cliché invernali

In questo esempio di titolo acchiappaclic appaiono due locuzioni recenti che ormai sono classici invernali, lo sciocco pseudoanglicismo Big Snow e l’iperbolica bomba di neve:

Meteo: è il giorno di BIG SNOW, la BOMBA DI NEVE FORTE anche in PIANURA. Accumuli STRAORDINARI.

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Quante persone sono 5000 truppe?

Notizia dagli Stati Uniti di gennaio 2019: a una conferenza stampa sulla crisi in Venezuela, il Consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton è stato fotografato con un blocco per appunti su cui era leggibile la scritta 5,000 troops to Colombia. Due titoli a confronto, in inglese e in italiano:

‘5,000 troops’: Photo of John Bolton’s notes raises questions about U.S. military role in Venezuela crisis – Venezuela: gaffe Bolton, appunti su 5000 truppe Usa in Colombia

Due agenzie di stampa italiane hanno tradotto letteralmente troops con truppe, ma né loro né le redazioni dei media che hanno riprodotto la notizia senza modifiche si sono resi conto che in questo caso le due parole sono falsi amici.

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I media e la bufala di “esci il cane”

Nei giorni scorsi i media hanno creato un nuovo caso “petaloso”, dimostrando grande superficialità nell’affrontare questioni linguistiche. Alcuni esempi di titoli: 

La Crusca riabilita il sud: si può dire “siedi il bambino” ed “esci il cane” – La rivincita del dialetto del sud: la Crusca approva “esci il cane” – Contrordine Nazigramma: “siedi il bambino” si può dire (parola della Crusca)

Il riferimento è a una consulenza sul sito dell’Accademia della Crusca, Siedi il bambino! No, fallo sedere! del linguista Vittorio Coletti, che è stata travisata e banalizzata dai media. Risultato: indignazione e polemiche gratuite sui social.

Verbi intransitivi usati transitivamente

Coletti non ha approvato indiscriminatamente l’uso transitivo di alcuni verbi intransitivi, come uscire, ma ha invece spiegato che ci sono alcuni contesti e registri in cui è accettabile.

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Derry vs Londonderry

Il 19 gennaio 2019 è scoppiata un’autobomba davanti al tribunale della seconda città dell’Irlanda del Nord. La notizia è stata riportata anche in Italia, con una vistosa differenza. Due esempi di titoli:

Esempi di notizie: “Irlanda del Nord, autobomba esplode a Londonderry” e “A Derry, in Irlanda del Nord, è esplosa una bomba, ma nessuno è stato ferito.

Per alcuni media* l’attentato è avvenuto a Derry, per altri a Londonderry. Altri ancora hanno usato disinvoltamente entrambi i nomi nella stessa notizia, senza alcuna spiegazione, tanto che chi non ha familiarità con la regione e la sua storia potrebbe aver pensato che siano due posti diversi.

Derry o Londonderry?

In nessuna delle notizie che ho visto è stato chiarito che la stessa città è nota con due nomi, che ciascuno è carico di significati politici e culturali, e che la preferenza per l’uno o per l’altro può dar luogo a controversie. Generalizzando, la città si chiama:

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Eclissi lunare in America: super blood wolf moon

Il 21 gennaio 2019 si potrà vedere un’eclissi totale di luna in Europa e in tutto il continente americano. È descritta come eclissi di super luna rossa ma alcuni media hanno usato anche traduzioni letterali improprie dall’inglese del nome molto particolare super blood wolf moon [eclipse], che si distingue per i rimandi a tradizioni di nativi americani e per alcune peculiarità grammaticali.

A “Super Blood Wolf Moon” is the combination of a full moon, “super moon” and a total lunar eclipse.

Il nome combina tre descrizioni della luna usate nella cultura popolare (non sono nomi scientifici!):

1 Super moon è la luna piena durante il perigeo, fenomeno che la fa apparire leggermente più grande perché più vicina alla Terra. In italiano si è affermato il calco super luna o superluna.

2 Blood moon è la luna durante un’eclissi totale, fenomeno che le conferisce un colore rossastro come il sangue. In italiano è nota come luna rossa.

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Trump, Babbo Natale e la bambina: “it’s marginal”

Trump: “Are you still a believer in Santa?” Bambina: “Yes, sir” Trump: “Because at seven, it’s marginal, right?”

Notiziola dei giorni scorsi: la vigilia di Natale Donald Trump ha avuto alcuni brevi scambi telefonici con dei bambini che chiamavano il NORAD per sapere dove fosse Babbo Natale (Santa Claus). A una bambina di sette anni Trump ha chiesto se credesse ancora a Santa e alla risposta affermativa ha commentato “[Be]cause at seven, it’s marginal, right?

Sui social e sui media immediate le reazioni negative: la domanda equivale ad affermare che Babbo Natale non esiste, oltretutto Trump ha rimarcato che sette anni sono già al limite dell’età in cui ci si crede. Inoltre, l’ha fatto usando l’aggettivo marginal, sconosciuto a gran parte dei bambini americani.

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I “guardiani” e la persona dell’anno di TIME

tweet di @TIME:  “TIME Person of the Year 2018: The Guardians”

La rivista americana TIME ha annunciato che persona dell’anno 2018 sono The Guardians and the War on Truth.

Si tratta di un giornale e quattro giornalisti uccisi o incarcerati nel 2018 che per TIME rappresentano chi mette a rischio la propria vita per raccontare fatti e fare sentire la propria voce in un’epoca di manipolazione della verità.

I media italiani che finora hanno riportato la notizia hanno tradotto letteralmente guardians con guardiani [della verità], a volte tra virgolette, ma senza chiarire che la parola italiana e quella inglese non sono equivalenti!

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Traduzione sognante poco riflessiva

Michelle Obama reveals the advice she’d give to the Duchess of Sussex: “Like me, Meghan probably never dreamt that she’d have a life like this”

Un’intervista a Michelle Obama in Good Housekeeping è stata riportata anche da diversi media italiani. In tutti è stata usata la stessa traduzione di un’osservazione su Meghan Markle, la moglie americana del principe britannico Harry.

Ho recuperato il testo originale per avere conferma che nella traduzione delle parole di Michelle Obama non è stata riconosciuta una differenza d’uso tra due verbi in apparenza del tutto equivalenti, dream in inglese e sognare in italiano:

Parole di Obama: Traduzione italiana:
Like me, Meghan probably never dreamt that she’d have a life like this, and the pressure you feel – from yourself and from others – can sometimes feel like a lot.   Come me, Meghan probabilmente non ha mai sognato che avrebbe avuto una vita come questa, e la pressione che senti – da te stesso e dagli altri – a volte può sembrare molto.

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Il “panino della verità” (truth sandwich)

Il linguista e scienziato cognitivo americano George Lakoff si è espresso più volte sul ruolo dei media nella politica, in particolare su come dovrebbero contrastare le continue falsità raccontate da Donald Trump ed evitare di esserne la cassa di risonanza. 

tweet di George Lakoff: Truth Sandwich: 1. Start with the truth. The first frame gets the advantage. 2. Indicate the lie. Avoid amplifying the specific language if possible. 3. Return to the truth. Always repeat truths more than lies.

Lakoff descrive una tecnica che chiama truth sandwich, il “panino della verità”. Si realizza in tre fasi e andrebbe usata anche nei media italiani per contrastare i politici mendaci. 

“panino della verità”

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“Misinformazione” anche in italiano?

Misinformation WOTY 2018

Il sito Dictionary.com ha scelto misinformation come parola dell’anno 2018, definita come informazioni false che hanno ampia diffusione, a prescindere che ci sia o meno l’intenzione di trarre in inganno. La decisione è illustrata con esempi recenti e un breve glossario.

In Perché fake news anche in italiano? (2016) avevo già descritto misinformation, evidenziando la mancanza di una parola italiana corrispondente.

A distanza di due anni il calco misinformazione è sempre più diffuso. Non lo ritengo molto efficace perché non è del tutto trasparente e non è facilmente distinguibile da disinformazione. Inoltre, mi pare che chi lo ha adottato non tenga conto di alcune particolarità e ambiguità in inglese.

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Il curioso caso di girl, “bambino femmina”

Notizia dagli Stati Uniti su Alexandria Ocasio-Cortez, deputata americana ventinovenne neoeletta al Congresso, nell’interpretazione di un noto quotidiano italiano:

Usa, Dictionary.com difende Ocasio-Cortez: “Non è una girl” – La neoeletta deputata democratica, la più giovane rappresentante al Congresso nella Storia degli Stati Uniti, era stata presa in giro da un giornalista che nel riferirsi a lei aveva usato la parola “ragazza”.

L’insolita frase ibrida “Non è una girl” nel titolo e “ragazza” tra virgolette nel catenaccio fanno supporre che l’articolo chiarisca perché la parola inglese girl è fuori luogo, a tal punto da fare notizia anche in Italia, e quali sono le differenze d’uso rispetto alla parola italiana ragazza, raramente inappropriata.

Nulla di tutto ciò. Il testo evidenzia invece i grossi limiti delle traduzioni frettolose affidate a chi non ha competenze linguistiche adeguate, poi pubblicate senza alcuna revisione

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