Olimpiadi invernali 2026: prove di lettura

Provate a leggere a voce alta il testo in questa immagine del CONI sull’assegnazione delle Olimpiadi Invernali 2026 a Milano e Cortina:

immagine del CONI per Milano Cortina 2026: “è tutto vero”, “insieme per le Olimpiadi Invernali 2026”

Come avete letto l’anno 2026? Mi auguro non come alcuni giornalisti e commentatori che hanno optato per la pronunciaventi ventisei” anziché “duemilaventisei”.

È una palese interferenza dell’inglese, lingua in cui si legge il numero degli anni nelle date scomponendolo in altri due numeri. Esempi:

092109 21: nine twenty-one
1984 ➝ 19 84: nineteen eighty-four
2019 ➝ 20 19: twenty nineteen

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Blackout e fallimenti vari

Una notizia dal Sudamerica con due dettagli che fanno capire che è una traduzione frettolosa non dallo spagnolo bensì dall’inglese:

C’è un black out elettrico in tutta l’Argentina e l’Uruguay. Decine di milioni di persone sono senza luce dall'alba, a causa di “un massiccio fallimento nel sistema di interconnessione elettrica”

La disattenzione più evidente è massiccio fallimento, traduzione errata di massive failure. La parola inglese failure può indicare un fallimento, specialmente in senso figurato, ma in questo caso si tratta di falsi amici.

In contesti meccanici, tecnici e informatici failure significa guasto, malfunzionamento, errore, avaria (cfr. falla masiva nel riferimento originale in spagnolo), oppure interruzione che nel caso dell’elettricità è power failure.

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Rifiuti sull’Everest malamente quantificati

Negli articoli tradotti dall’inglese dalle redazioni di alcuni media italiani si trovano spesso errori molto visibili, come questo segnalato da @dandandin e apparso in più testate:

Everest, i volontari ripuliscono la grande montagna: tra i rifiuti spuntano 4 cadaveri. Una spedizione di pulizia sull'Everest ha rimosso 12,1 tonnellate (10,976 kg) di spazzatura e 4 cadaveri dalla montagna più alta del mondo.

Se ci si rivolge a un pubblico italiano, 12,1 tonnellate sono 12.000 kg e non poco meno di 11 kg, come invece ha scritto il maldestro giornalista che non ha tenuto conto di varie differenze tra inglese e italiano.

Tre diverse tonnellate

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Solo in Italia: “giorno di Election Day”

Che informazioni sulle conoscenze dell’inglese in Italia si possono ricavare da questa notizia, in particolare dalla frase è giorno di Election Day?

Notizia del 25 maggio 2019 dal sito della RAI: L’Election Day degli italiani: al voto per europee e amministrative. Domenica 26 maggio è giorno di Election Day: si vota per le Europee, ma anche per eleggere oltre 3.800 sindaci e il presidente della Regione Piemonte.

Election day in inglese

In inglese election day, con iniziali minuscole, vuol dire genericamente giornata di consultazione elettorale, quindi giorno in cui si vota (in inglese britannico polling day).

Negli Stati Uniti Election Day, con iniziali maiuscole, indica unicamente il martedì dopo il primo lunedì di novembre in cui si svolgono elezioni nazionali e statali: negli anni pari si vota per eleggere il presidente degli Stati Uniti (ogni 4 anni) e i parlamentari del Congresso (ogni 2 anni per la camera, ogni 6 per il senato), mentre negli anni dispari si eleggono governatori e parlamentari per i singoli stati.

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Bufale linguistiche: il correttore “gender”

Alcuni media italiani hanno pubblicato una notizia linguistica fuorviante, costruita attorno a un unico dettaglio non rilevante per l’italiano e ingigantito ad effetto:

Microsoft lancia il correttore “gender”: scatterà ogni volta che vengono usate frasi discriminatorie. Se scrivi su Word “poliziotto”, il correttore suggerirà “agente di polizia”

L’incongruenza tra titolo e sottotitolo dovrebbe far venire subito qualche dubbio sull’affidabilità della notizia: cosa c’entra la parola poliziotto con il cosiddetto “gender” e perché viene considerata discriminatoria?  

La descrizione della nuova funzione non dà alcuna spiegazione e rafforza le perplessità

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Il principe Harry NON è “sulla luna”

I am just over the moon

Notizia dal Regno Unito: è nato il figlio del principe Harry che in proposito ha dichiarato di essere over the moon. Alcuni media italiani non hanno riconosciuto l’espressione idiomatica e hanno tradotto maldestramente con “sono sulla luna”. 

In italiano però essere sulla luna non è riconducibile ad alcuna espressione tipica di un neopapà. Può invece richiamare il modo di dire vivere o essere nel mondo della luna, ma significa essere fuori dalla realtà e quindi sarebbe inopportuno in questo contesto – come anche essere ancora nel mondo della luna, che vuol dire non essere ancora nato.

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Quant’è un trilione? Dipende…

Notizia dagli Stati Uniti di aprile 2019: quando le azioni di Microsoft hanno superato il valore unitario di 130 $, la società americana ha raggiunto una capitalizzazione di mercato superiore a una cifra che in inglese è chiamata trillion.  

Microsoft joins the $1 Trillion Club -- Microsoft entra nel “club del trilione”. È la terza società a superare la soglia dopo Apple e Amazon.

La notizia è stata riportata anche da alcuni media italiani che hanno tradotto trillion con trilione. A quanti milioni di dollari corrisponde? Dipende dalla lingua e dal tipo di scala di riferimento usata!

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Polemica sugli inesistenti “adoratori della Pasqua”

Titolo del Washington Post di sabato 20 aprile 2019: a Parigi turisti e fedeli si dolgono della chiusura di Notre Dame dopo l’incendio devastante del 15 aprile.

Tourists, Easter worshippers lament closure of Notre Dame

Non desta alcuno stupore né la notizia né l’uso della locuzione Easter worshippers che in associazione a tourists consente di differenziare due tipi di visitatori della cattedrale: per preghiera e per turismo.

Lo stesso tipo di distinzione fatta da Barack Obama e da Hillary Clinton sugli attentati terroristici in Sri Lanka del giorno di Pasqua (21 aprile) ha invece suscitato polemiche negli Stati Uniti e poi a ruota anche in Italia:

tweet di @BarackObama: The attacks on tourists and Easter worshippers in Sri Lanka are an attack on humanity. On a day devoted to love, redemption, and renewal, we pray for the victims and stand with the people of Sri Lanka.

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Orologi di quartiere (ma anche no)

Una traduzione alquanto avventurosa di “neighborhood watch” offerta oggi da un'edizione locale del Corriere della Sera: “orologio (del crimine) di quartiere”

Questo tweet di @aringherosse evidenzia un atteggiamento purtroppo sempre più diffuso nei media considerati “di qualità”: non preoccuparsi che quanto si scrive abbia un senso.

Com’è possibile che chi scrive per professione, anche se sotto pressione e sottopagato, non si renda conto che in questo contesto watch = orologio è un’interpretazione altamente improbabile ed è il caso di fare qualche verifica?

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Decretone itanglese: da colf tax a working poor

Dal riscatto della laurea over 45 alla colf tax, ecco tutte le ultime modifiche al decretone

Fanno notizia le modifiche al cosiddetto decretone che convertirà in legge il d.l. 28 gennaio 2019, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.

La legge riguarda i cittadini italiani ma nella comunicazione dei media si notano parecchi anglicismi e pseudoanglicismi di cui non c’è traccia nel disegno di legge e che quindi creano incongruenze nell’informazione. Alcuni esempi:

La flat tax per le colf, durata lo spazio di una notte – Pensioni, via il tetto dei 45 anni per il riscatto light della laurea – Working poor, i lavoratori poveri a carico dei centri per l’impiego – Non solo card, pensione di cittadinanza anche in contanti

Nessuno degli esempi evidenziati è un anglicismo insostituibile.

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Notizie distorte: la parola proibita alla tata

Dal Regno Unito, notiziola “acchiappaclic” apparsa ieri:

William e Kate, c’è una parola proibita per la tata di George, Charlotte e Louis

Quando vedo titoli su parole di altre lingue temo sempre traduzioni letterali che travisano il senso della notizia originale. Purtroppo ho avuto conferma anche in questo caso.

La storia riportata da alcuni media italiani è che alla persona che si occupa dei tre figli del principe William è stato vietato di chiamarli “bambini”, per evitare che la figura adulta comunichi un senso di superiorità. Per rispetto nei loro confronti, l’unica opzione consentita è usare i nomi di battesimo.

La realtà però è diversa e si può verificare nell’articolo del Daily Mail che dovrebbe essere la fonte della notizia.

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Bufale linguistiche: l’approvazione dei neologismi

Notiziola linguistica dei giorni scorsi: polemiche per la presenza della parola Ferragnez (la coppia Ferragni-Fedez) tra i neologismi descritti nel Libro dell’Anno 2018 Treccani, una pubblicazione che registra fatti, temi e tendenze dell’anno appena trascorso.

“Ferragnez? Si può dire, è nella Treccani insieme a orgasmometro, sarrismo, sex doll e viadotticidio” “I Ferragnez conquistano la Treccani: la parola diventa ufficialmente un neologismo”

L’indignazione fa parte di un copione già visto: chi la manifesta ritiene deplorevole che i dizionari e altre fonti autorevoli consentano che la lingua italiana venga deturpata dall’aggiunta di parole indegne di farne parte.

Esempi:

“Bravi, contribuite alla diffusione dell’ignoranza e alla sua legittimazione” “Ma dove siamo arrivati? Ci facciamo coinvolgere da neologismi frutto di una ignoranza abissale! Invece di mantenere la difesa della nostra Lingua, ci caliamo le brache e subiamo passivamente???” “Il vocabolario dovrebbero chiamarlo Treccani e Porci”

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Quando il pet vien dalla campagna…

Notizia dagli Stati Uniti apparsa in un quotidiano italiano:

   2 Epidemia di salmonellosi, guai a baciare i ricci di campagna negli Stati Uniti

Poi si dice che gli americani sono strani! A giudicare dal titolo, si direbbe che vadano nella natura alla ricerca di porcospini* da baciare, ma rischiano di prendersi la salmonella se sono ricci di campagna. Forse con i ricci di città (ad es. di parchi urbani) si corrono meno rischi?

In realtà la notizia originale è diversa:

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#@ϟ!!* neve!

It’s said that people in the far North have 50 different words for snow
Vignetta: Joe Heller 

Questa vignetta dovrebbe piacere non solo a chi si trova a dover affrontare i disagi per troppa neve ma anche a chi si sente preso in giro dalle previsioni meteo catastrofiste (“meteobufale”) di fine gennaio 2019. A Milano, ad esempio, oggi erano previsti fino a 25 cm di neve e invece la spolveratina iniziale si è subito trasformata in pioggia. 

Cliché invernali

In questo esempio di titolo acchiappaclic appaiono due locuzioni recenti che ormai sono classici invernali, lo sciocco pseudoanglicismo Big Snow e l’iperbolica bomba di neve:

Meteo: è il giorno di BIG SNOW, la BOMBA DI NEVE FORTE anche in PIANURA. Accumuli STRAORDINARI.

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Quante persone sono 5000 truppe?

Notizia dagli Stati Uniti di gennaio 2019: a una conferenza stampa sulla crisi in Venezuela, il Consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton è stato fotografato con un blocco per appunti su cui era leggibile la scritta 5,000 troops to Colombia. Due titoli a confronto, in inglese e in italiano:

‘5,000 troops’: Photo of John Bolton’s notes raises questions about U.S. military role in Venezuela crisis – Venezuela: gaffe Bolton, appunti su 5000 truppe Usa in Colombia

Due agenzie di stampa italiane hanno tradotto letteralmente troops con truppe, ma né loro né le redazioni dei media che hanno riprodotto la notizia senza modifiche si sono resi conto che in questo caso le due parole sono falsi amici.

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