Capriola (la moglie del capriolo!) e tante capre

Un momento divertente a Il circolo degli anelli, programma TV sui giochi olimpici di Tokyo, con un’esibizione inaspettata di Sara Simeoni:

Nelle battute che sono seguite Yuri Chechi ha corretto chi ha chiamato capriola l’evoluzione di Simeoni: “Capovolta, per favore! La capriola è la moglie del capriolo!” 

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Anche se siamo eleggibili, nessuno ci voterà

Dettaglio da un Monitoraggio settimanale Covid-19 del Ministero della Salute: 

È prioritario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione in tutti gli eleggibili, con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave, nonché per ridurre la circolazione virale e l’eventuale recrudescenza di casi sintomatici sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.

La locuzione evidenziata, tutti gli eleggibili, è ricorrente nelle relazioni settimanali e in altri testi. Altri esempi dai siti del Ministero e dell’Istituto Superiore della Sanità: pazienti non-eleggibili a trapianto  •  soggetti eleggibili ai percorsi di follow-up  •  candidati ideali per la radioterapia short-course ed altri invece meno eleggibili  •  eleggibile alle cure palliative  •  eleggibile per l’intervento di artroprotesi totale di anca  •  eleggibili al percorso Fast Track ortopedico  •  criteri di eleggibilità per le prestazioni di telemedicina.

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Neologismi per non vaccinati: no pass e boh vax

Alcuni titoli sulle manifestazioni di piazza del 25 luglio 2021:

Immagine di gente che protesta e titoli: 1 No green pass e no vax in piazza contro la “dittatura”; 2 Ecco il popolo dei “No Green pass”: negazioni, minacce, mascherine giù; 3 La piazza dei “No pass”. Cori e striscioni contro i vaccini; 4 Tensione e violenze. Da Milano a Napoli il popolo “No Pass” sceglie la piazza

Si possono osservare le due forme di un neologismo recente: no green pass e la sua abbreviazione no pass, qui usati per descrivere chi protesta per la decisione del governo del 22 luglio di rendere obbligatoria per alcune attività la certificazione verde COVID-19 (il cosiddetto green pass).

No pass

No [green] pass, scritto spesso anche con il trattino, rientra in una serie molto produttiva di locuzioni sul modello no x, dove x indica ciò a cui ci si oppone e in prevalenza è una parola inglese o che ne ha l’aspetto, come ad es. no TAV.

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Lessico vaccino!

Vignetta con 2 mucche: una con aureola e didascalia “in India cows are sacred”, l’altra color formaggio, a buchi e didascalia “Whereas Swiss cows are holey”
vignetta: Dave Whamond

In questa vignetta c’è un esempio di omofonia – stessa pronuncia /ˈhəʊli/ per holey e holy – che rimanda a una sinonimia (sacred e holy) e che richiama l’esclamazione holy cow* e la collocazione holey cheese, il formaggio con i buchi.

Il gioco di parole e i rimandi sono improponibili in italiano, però una traduzione letterale evidenzierebbe una differenza tra le due lingue: in inglese gli animali della vignetta sono entrambi cow, in italiano invece diremmo vacca sacra [indiana] e mucca svizzera, un esempio di anisomorfismo.

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Home/Rome, coppia minima vincente

tweet di Royal Mail dell’11 luglio 2021: faccina che piange, hashtag #EURO2020 e foto di pallone incartato e affrancato e indirizzo HOME corretto in ROME tweet di Poste Italiane del 12 luglio 2021: testo Grazie Azzurri, hashtag #EURO2020 e foto di pallone incartato e affrancato e indirizzo HOME corretto in ROME

Questa coppia di tweet praticamente identici evoca le due frasi tormentone dei campionati di calcio Euro 2020: it’s coming home (origine qui) trasformato in it’s coming [to] Rome.

Il gioco di parole ricorre a uno dei meccanismi che mi piacciono di più: in enigmistica si chiama scambio di consonanti mentre in linguistica è un esempio di coppia minima, due parole di una stessa lingua che si differenziano per un solo fonema, collocato nella stessa posizione in entrambe, che è sufficiente a distinguerle conferendo loro significati diversi.

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Saggi della montagna (con parola autologica)

Vignetta: due uomini in giacca e cravatta arrivano in cima alla montagna dove c’è un santone con insegna EVERTHING EXPLAINED ma asterisco con nota EXCEPT CRYPTOCURRENCY. Commento di uno degli uomini “Oh well… it was worth a shot”
Vignetta: Non Sequitur

Nel mondo anglofono sono ricorrenti le vignette umoristiche con il saggio della montagna – wise man on [top of] the mountain l’eremita santone/guru seduto a gambe incrociate sulla cima o più spesso su una cengia, da dove dispensa oracoli o pillole di saggezza oppure risponde alle domande esistenziali di chi con fatica riesce a raggiungerlo.

Vignetta: uomo in giacca e cravatta dice al saggio “I want to know the meaning of life” e ottiene la risposta “Have you tried googling it?” vignetta: Mike Lynch

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Factotum del XXI secolo: un lavoro senza giorni off

Mi è capitato di vedere un’offerta di lavoro presa da Facebook che si fa notare non solo per i requisiti ma anche per alcuni aspetti lessicali, a partire dalla scelta di ricercare un factotum, parola usata spesso con connotazioni ironiche:

AAA Cercasi FACTOTUM che stia 4 settimane in Sardegna Costa Smeralda con me e la mia famiglia. Attività da svolgere: pulizie, cucina, lavanderia e stireria, workout buddy, spesa e piccole commissioni locali. Abilità e attitudini richieste: saper cucinare, saper stirare camicie bianche, massima disponibilità, flessibilità, sportività, simpatia e buon umore, velocità Proposta: 1400€ netti, vitto e alloggio in villa da sogno, transfer da Italia, se appassionati di business qualche ora di consulenza con me. Non ci sono giorni off ma sicuramente del tempo libero per goderti un po’ la villa. Chi è interessato e sente di matchare perfettamente il profilo, mi scriva in privato.

Mi colpisce l’uso delle tre lettere AAA perché non mi pare abbiano alcuna funzione in un annuncio apparso sui social. Non sono un acronimo e non hanno un significato particolare: quando gli annunci venivano invece pubblicati sui giornali, in ordine alfabetico, servivano a far apparire ai primi posti il proprio.

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L’ordine delle cose…

vignetta ambientata in paradiso, con angeli che mostrano a Dio un tabellone con due disegni, una gallina e un uovo. Un angelo dice “Okay, Boss. We can create both simultaneously, but there’s gonna be questions”

Questa vignetta di Dave Blazek funziona perfettamente anche nella traduzione letterale italiana: “OK capo. Possiamo crearli entrambi simultaneamente, ma ci saranno domande”. Sia in inglese che in italiano è infatti ovvio il rimando alla stessa classica domanda esistenziale.

C’è però un dettaglio che, ne sono convinta, un vignettista italiano avrebbe disegnato diversamente: nel tabellone avrebbe messo l’uovo a sinistra e la gallina a destra. In questo caso l’ordine è determinato dalla lingua ed evidenzia una differenza nel modo di esprimere la stessa domanda in inglese e in italiano:

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Dante e gli anglicismi, in musica!

Vi invito a un piccolo esperimento con Dante, una canzoncina divertente dei DuoVa che ironizza sul gran numero di anglicismi usati in italiano:

Prendete un foglio di carta, dividetelo in due colonne e fate una crocetta per ogni anglicismo usato nel video, nomi propri esclusi: da una parte uso attivo (anglicismi che fanno parte del vostro lessico abituale) e dall’altra esposizione passiva (non sono parole che usate normalmente).

In alternativa, con lo stesso metodo, provate a classificare ciascun anglicismo che sentite come insostituibile, utile o superfluo in base alla distinzione dei linguisti Adamo e Della Valle già descritta in L’invasione degli anglicismi:

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Sentitevi liberi di leggere questo post! O no?

Testo informativo: Qualora aveste delle domande da porci, dei dubbi da esporci, o delle richieste di chiarimento da inoltrarci, sentitevi liberi di contattarci: i nostri operatori vi risponderanno nel più breve tempo possibile.

Prendo spunto dal commento di una lettrice per evidenziare un calco dall’inglese molto diffuso in comunicazioni varie online. Sul modello di feel free to… si viene esortati a sentirsi liberi di scrivere email, telefonare, compilare moduli o partecipare a sondaggi, contattare servizi di supporto, usare social o canali specifici per commentare, richiedere informazioni, condividere contenuti o agire in vari altri modi.

Titolo di articolo: Feel free ! Sentiti libero di condividere la tua esperienza di emicrania

Chi ricorre a questa espressione a quanto pare non è consapevole che in italiano si dice a qualcuno di sentirsi libero di fare qualcosa per indicargli che non deve sentirsi condizionato o vincolato in alcun modo perché ha piena facoltà di agire, ad es. sentitevi liberi di amare chi volete oppure anche sentiti libero di andartene se non hai voglia di stare qui (“non farti problemi ad andartene”). Ma non è questo il significato di feel free to… in inglese.

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Anglicismi a caso: l’open day negli hub è sold out

Dal sito della Regione Lazio: “Vaccinazioni anti Covid-19, 15 e 16 maggio OPEN DAY AstraZeneca con ticket virtuale per over 40”. Titolo di notizia: “Vaccini Lazio, l’Open Day sold out in tre ore: successo per l’AstraZeneca agli over 40.

Il 15 e 16 maggio la Regione Lazio ha organizzato due giornate straordinarie di vaccinazioni con Vaxzevria (AstraZeneca) aperte a persone sopra i 40 anni. L’iniziativa ha avuto successo: in poche ore sono stati prenotati tutti gli appuntamenti disponibili.

La comunicazione istituzionale e mediatica sulle due giornate ha attirato la mia attenzione perché è un concentrato di anglicismi. Alcuni sfiorano il ridicolo: sono del tutto superflui o addirittura usati a sproposito.

Testo: L’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, annuncia il grande successo delle prenotazioni per l’Open Day AstraZeneca over 40: “Successo straordinario, in meno di tre ore sold out agli hub di Roma, Frosinone, Latina e Viterbo. La modalità del ticket virtuale ha funzionato e sono rimasti pochi slot a Rieti”.

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Nuovo orgoglio (con pregiudizio)

Alcuni tweet su un premio vinto dal cantante Harry Styles:

Esempi da Twitter: 1 – La tua felicità è la mia. Sorridi sempre Harry. Sono così orgogliosa di te  2 – Sono così fiera di Harry, si merita davvero tutto il successo e l’apprezzamento che sta ricevendo   3 – sono coì orgogliosa di Harry e di tutto quello che sta costruendo  4 – Hanno mostrato Harry al tg1, sono così fiera di lui    5 – Sono così orgogliosa di Harry con questo premio vinto, anche se avrebbe meritato altre nomination, ma questo non cambia il mio essere troppo fiera di lui!!!

Sui social si vedono spesso commenti di apprezzamento di questo tipo. Sono fatti da fan, in maggioranza ragazze, che si dichiarano orgogliose oppure fiere di un cantante, attore o altro personaggio pubblico che sta loro particolarmente a cuore.

È un uso che ha già qualche anno e che mi incuriosisce ma mi suscita anche qualche perplessità perché lo avverto come anomalo e non congruente con le accezioni che hanno normalmente gli aggettivi orgoglioso e fiero in italiano.

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Proctoring e altre parole per esami con l’inganno

Reperti storici dalla Cina:

tweet con foto di reperti cinesi e testo Tools for cheating on the Chinese imperial civil service examinations--from the Qing Dynasty (1644-1911): cheat book, cheat vest, and cheat socks.

Bigliettini

Le locuzioni evidenziate – cheat book, cheat vest e cheat socks – hanno come modello cheat sheet, il nome usato in inglese americano per i bigliettini pieni di informazioni essenziali, scritte in caratteri minuti, che sono usati di nascosto agli esami (cfr. crib sheet nell’inglese britannico: crib è un verbo informale che vuol dire scopiazzare o plagiare; il sostantivo può essere anche un bigino).

In italiano i bigliettini hanno più nomi: sono usati vari geosinonimi tra cui bigino, pizzino, copietta, cartuccia, foglietto, rionetta (fonte: @latraduzionedim). Ma ancora più numerosi e fantasiosi sono gli stratagemmi a cui si ricorre per copiare durante compiti in classe ed esami!

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Finale anticlimatico: non c’entra il clima!

Nelle notizie sulla cerimonia degli Oscar 2021 è ricorrente un aggettivo che non è ancora registrato da nessun vocabolario della lingua italiana, anticlimatico:

Esempi: 1 “…la cerimonia degli Oscar 2021 si è conclusa in modo brusco, con un’anticlimatica e frettolosa assegnazione del premio come migliore attore protagonista ad Anthony Hopkins”; 2 “…la vittoria di Hopkins ha reso anticlimatico il finale della serata”; 3 “…la cerimonia si è conclusa in modo del tutto anticlimatico, senza un discorso di ringraziamento, visto che l’attore non era presente in sala e neppure in collegamento video”; 4 “L’intera serata degli Oscar si è conclusa in maniera anticlimatica… ”

Il significato di anticlimatico credo sia trasparente solo per chi conosce l’inglese e sa che l’aggettivo anticlimactic non ha nulla a che vedere con il clima ma trasmette invece la delusione causata da una serie di azioni o eventi che prometteva molto bene ma al momento cruciale tradisce le aspettative.

Anticlimactic e anticlimax in inglese

L’aggettivo anticlimactic deriva da anticlimax che in inglese, come in italiano, è la figura retorica caratterizzata dalla disposizione di una serie di concetti o di vocaboli in ordine decrescente di forza e di intensità.

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L’hub vaccinale di Milano, capitale dell’itanglese

Foto di cartello HUB VACCINALE – Campagna vaccinazione anti Covid-19 e messaggio “ho un quesito da sottoporti relativamente all’utilizzo della parola HUB riguardante la sede vaccinale. Perché? Ho chiesto a Google: uso in aeroporto per zona traffico aereo… E quindi? Perché non utilizzare una nostra parola così bella, “centro”… vaccinale!

La domanda che ho ricevuto ieri da un’amica di Milano riguarda la notizia dell’apertura di un mega hub per le vaccinazioni nella zona ex Fiera, ora Citylife.

È del tutto comprensibile che chi non conosce l’inglese abbia perplessità. Nel lessico italiano infatti l’anglicismo hub ha due accezioni che, anche se note, non consentono di capire cos’è un hub vaccinale
1 aeroporto nodo di traffico aereo, come Malpensa 
2 (informatica) dispositivo centrale che collega più computer in una rete.

Ho spiegato alla mia amica che in inglese hub è il mozzo della ruota da cui dipartono i raggi (spoke) e in senso figurato può essere un perno, un punto focale o il centro di un’area, di una regione o di una rete da cui si diramano o dove convergono attività.

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