Grammatica, variabilità e norme interiorizzate

tulipano

Un dettaglio di tulipano non solo perché è primavera ma anche per una vaga assonanza con un’espressione che trovo molto efficace: talebano della grammatica.f]……

L’ho vista usare nel forum Scioglilingua, dove c’erano vari interventi sullo studio della grammatica che, per quanto noioso, da molti veniva visto come arma indispensabile contro la temuta degenerazione della lingua italiana. 

Mi ha fatto tornare in mente Prima lezione di grammatica, in cui Luca Serianni osserva che in queste discussioni l’attaccamento alla lingua spesso “si manifesta in un’istintiva avversione per il nuovo, visto come imbarbarimento e decadenza” e che

molto frequente è un atteggiamento iper-razionalistico, fondato sull’idea che la lingua sia un monolite nel quale si possa sempre tracciare il confine giusto-sbagliato sul fondamento di un’astratta immagine della norma, sottratta alla variabilità degli usi concreti.

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Retroformazione del singolare

La parola del giorno di Oxford Dictionaries è panini, con la definizione “noun, plural same or paninis; a sandwich made with Italian bread, usually toasted“. In inglese identifica un singolo panino alla piastra: ne avevo accennato in Bimbos in stilettos eating pepperoni paninis).

La voce – non più disponibile – era interessante anche perché completata da un approfondimento sulla modifica subita dal numero di alcuni sostantivi inglesi nel tempo o nel processo di assimilazione da un’altra lingua, per cui forme in origine plurali come addenda e agenda vengono interpretate come singolari e viene formato il plurale con l’aggiunta di una –s, oppure parole che terminano in –s vengono percepite come plurali e viene “inventato” il singolare grazie a processi di retroformazione, il processo attraverso il quale si fa derivare una parola da un’altra che sembrerebbe un suo derivato.

Alcuni esempi:

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