Esodati e vie di esodo

Ultimamente tutti abbiamo imparato il significato di esodato, eppure non è un neologismo: Salvalingua riporta che si trovava già in un decreto del Ministro del Lavoro del 1992. Esodo fa pensare a un’emigrazione volontaria, a una partenza o a uno spostamento di massa (cfr. esodo estivo, esodo di capitali ecc.), però l’incentivo all’esodo, un compenso monetario per risolvere anticipatamente un rapporto di lavoro, riguarda spesso singole persone.

In questo contesto penso che la parola esodo stia acquisendo connotazioni negative e quindi si fa notare quando appare anche altrove. Credo che piaccia molto ai burocrati:

VIE DI ESODO PREFERENZIALI

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Scaricabile dal sito e sul sito

simbolo downloadAlla fine di ogni trasmissione di una nota radio c’è l’annuncio che i podcast sono scaricabili sul sito della radio. Mi suona strano perché mi aspetterei scaricabili dal sito, sottinteso sul proprio computer o dispositivo, e invece così mi viene da pensare che i podcast siano altrove e, volendo, possano essere trasferiti sul sito della radio. 

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Guarda la lucertolina!

lucertolina

Insolita presenza nel bagno di una casa in campagna: dallo scarico del lavandino faceva capolino una lucertola.

Prima di portarla all’aperto l’abbiamo osservata da vicino, incuriositi e divertiti. Questa simpatia spontanea per le lucertole mi ha fatto ripensare a un episodio di parecchi anni fa, protagonista un’irlandese per la prima volta in Italia.

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Il Kitty-fonino (e altri fonini)

Da qualche anno fonino è diventato un elemento formativo dell’italiano.

“cellulare Hello Kitty” SamsungViene usato con funzione suffissale e, associato a un sostantivo o un aggettivo, crea nomi che evidenziano le caratteristiche distintive di nuovi tipi di telefonini, quali funzionalità aggiuntive, ottimizzazioni o versioni particolari di/per servizi, prodotti, marchi e social network, un aspetto grafico particolare ecc.

Alcuni esempi, tra cui anche qualche uso ironico: TVfonino / tivufonino, videofonino, musifonino, tablet-fonino, console-fonino, proiettore-fonino, penna-fonino, orologio-fonino, rasoio-fonino, scarpa-fonino, Google-fonino, Facebook-fonino, Microsoft-fonino, Skype-fonino, melafonino (iPhone), Disney-fonino, fashion-fonino, primofonino (per bambini), Kitty-fonino

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Dove si dice “cell free”?

cell freeA Udine è stata lanciata una campagna per scoraggiare l’uso dei telefonini in bar e ristoranti.

I media hanno ripreso la notizia usando la locuzione cell free, ad es. riportando che il sindaco si sarebbe impegnato a promuovere “riunioni di giunta cell-free”.   

Mi domando se cell in cell free sia da intendersi come:

1 abbreviazione italiana di cellulare, che assieme a free formerebbe una discutibile combinazione di itanglese;
2 abbreviazione americana di cell phone, nella convinzione che l’espressione più comune in inglese, in questo tipo di contesto, sia davvero cell free. 

Nella seconda ipotesi, forse chi ha proposto l’americanismo non è aggiornatissimo.

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Il doppiaggese

Il Portale Treccani parla di doppiaggio nello speciale Perdere la faccia, metterci la voce. Molto interessante Doppiaggese, filmese e lingua italiana di Fabio Rossi. Un estratto:

Lo scaricatore di porto parla come un lord

Indubbiamente il doppiaggese, vale a dire la varietà di lingua propria dei film doppiati, ha influenzato direttamente non soltanto l’intera lingua del cinema italiano (il cosiddetto filmese), ma anche l’italiano scritto e parlato tout court, e questo non tanto in virtù dei numerosi calchi, soprattutto dall’inglese, di cui son prodighi i nostri doppiatori (dacci un taglio,da cut it out, invece di piantala o finiscila; ci puoi scommettere!, da you bet!, o you can bet!, invece di senza dubbio!, naturalmente!, lo credo bene! e simili; e ancora non c’è problema invece di va bene; sono fiero invece di sono orgoglioso, mi fa piacere; tranquilli! invece di zitti!, silenzio! ecc.; dipartimento invece di ministero; realizzare invece di accorgersi, rendersi conto di; essere in condizione di fare anziché poter fare; suggestione invece di suggerimento, e tanti altri ancora), ma soprattutto per quella generale impressione di artificiosa formalità e azzeramento delle varietà tipica di quasi tutti i doppiaggi, nei quali lo scaricatore di porto parla come l’avvocato, al massimo con l’aggiunta del turpiloquio ma, ad accrescere l’inverosimiglianza dell’operazione, sempre in una dizione ineccepibile e scevra d’ogni inflessione regionale.

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design ≠ design

Il doodle di Google del 20 marzo festeggia il primo giorno di primavera astronomica. Nella descrizione inglese appare l’informazione Design by Marimekko.

Design di Marimekko

La traduzione italiana, Design di Marimekko, non mi sembra corretta.

In italiano il prestito design può significare “processo di progettazione, ideazione, ricerca creativa” oppure “aspetto o forma di un oggetto di produzione industriale che risponde a specifici criteri estetici e funzionali”.

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