Anglicismi: un piccolo esperimento

L’invasione degli anglicismi ha suscitato molto interesse e parecchi commenti, tra cui il suggerimento per un piccolo esperimento per capire se l’itanglese stia davvero sostituendo il lessico italiano o se invece si tratti di una percezione distorta. Consiste nel fare attenzione alle conversazioni in normali situazioni di vita quotidiana, ad es. in famiglia o tra amici, e prendere nota dei forestierismi superflui usati dai parlanti.

Ritengo che nell’osservazione vadano considerati alcuni aspetti diacronici e vada differenziato il lessico comune dal lessico specialistico (dettagli qui) e da forme di gergo (linguaggio comune a una determinata categoria di persone ma non usato al di fuori dal gruppo):

grafico: adozione degli anglicismi

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Genere grammaticale, naturale e sociale

In tedesco la rapa (die Rübe) è di genere femminile, la ragazza (das Mädchen) neutro, come faceva notare Mark Twain nel divertente saggio The Awful German Language:

In German, a young lady has no sex, while a turnip has.Think what overwrought reverence that shows for the turnip, and what callous disrespect for the girl. See how it looks in print — I translate this from a conversation in one of the best of the German Sunday-school books:
Gretchen – Wilhelm, where is the turnip?
Wilhelm – She has gone to the kitchen.
Gretchen – Where is the accomplished and beautiful English maiden?
Wilhelm – It has gone to the opera.

Ci ripensavo quando ho aggiunto un commento a Genere e linguaggio per ricordare la differenza tra genere grammaticale (una categoria morfologica) e genere naturale o reale (il sesso di una persona o di un animale).

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L’invasione degli anglicismi

Rispondo con un lungo post a diversi commenti di Remo, di cui apprezzo la passione per la lingua italiana. Non condivido invece il suo allarmismo per il presunto disfacimento dell’italiano a causa del proliferare degli anglicismi. 

Forestierismi insostituibili, utili e superflui

Tutte le lingue hanno sempre fatto uso di forestierismi, i cosiddetti prestiti. In italiano la distinzione classica è tra prestiti di necessità e di lusso ma Giovanni Adamo e Valeria Della Valle in Le parole del lessico italiano preferiscono invece una tripartizione:

  1. forestierismi insostituibili, ormai radicati nell’uso, soprattutto per la loro concisione, efficacia espressiva e adeguatezza nominativa, come computer;
  2. forestierismi utili, che ripropongono espressioni straniere alle quali i parlanti sembrano adeguarsi senza sforzo eccessivo, facilitando l’uso di formule denominative di circolazione internazionale, come email;
  3. forestierismi superflui, che si affiancano a espressioni italiane già in uso o facilmente ricavabili e sono mossi spesso dalla volontà di ostentare consuetudine con tendenze o conoscenze linguistiche straniere, come nel caso dell’inglese ticket, molto spesso abusato in luogo di ‘biglietto’ o ‘buono’.

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Genere e linguaggio

Titoli professionali e linguaggio sessista

Oggi si è tenuto un convegno su Genere e linguaggio ed è recente la notizia delle linee guida del Comune di Firenze per evitare il linguaggio sessista, in particolare per quel che riguarda i titoli professionali o le cariche istituzionali di donne (cfr. È l’ora della sindaca e dell’architetta e Siete pronti a dire sindaca?).

simboli maschile e femminileMi rendo conto di essere in controtendenza, in quanto donna, ma queste iniziative non mi convincono molto. Non è stabilendo delle regole artificiali (in alcuni casi abbastanza astruse) che verrà eliminata la discriminazione: purtroppo rimarranno mille altri modi per continuare a farla, anche parlando politicamente corretto.

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Esodati e vie di esodo

Ultimamente tutti abbiamo imparato il significato di esodato, eppure non è un neologismo: Salvalingua riporta che si trovava già in un decreto del Ministro del Lavoro del 1992. Esodo fa pensare a un’emigrazione volontaria, a una partenza o a uno spostamento di massa (cfr. esodo estivo, esodo di capitali ecc.), però l’incentivo all’esodo, un compenso monetario per risolvere anticipatamente un rapporto di lavoro, riguarda spesso singole persone.

In questo contesto penso che la parola esodo stia acquisendo connotazioni negative e quindi si fa notare quando appare anche altrove. Credo che piaccia molto ai burocrati:

VIE DI ESODO PREFERENZIALI

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Scaricabile dal sito e sul sito

simbolo downloadAlla fine di ogni trasmissione di una nota radio c’è l’annuncio che i podcast sono scaricabili sul sito della radio. Mi suona strano perché mi aspetterei scaricabili dal sito, sottinteso sul proprio computer o dispositivo, e invece così mi viene da pensare che i podcast siano altrove e, volendo, possano essere trasferiti sul sito della radio. 

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Guarda la lucertolina!

lucertolina

Insolita presenza nel bagno di una casa in campagna: dallo scarico del lavandino faceva capolino una lucertola.

Prima di portarla all’aperto l’abbiamo osservata da vicino, incuriositi e divertiti. Questa simpatia spontanea per le lucertole mi ha fatto ripensare a un episodio di parecchi anni fa, protagonista un’irlandese per la prima volta in Italia.

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Il Kitty-fonino (e altri fonini)

Da qualche anno fonino è diventato un elemento formativo dell’italiano.

“cellulare Hello Kitty” SamsungViene usato con funzione suffissale e, associato a un sostantivo o un aggettivo, crea nomi che evidenziano le caratteristiche distintive di nuovi tipi di telefonini, quali funzionalità aggiuntive, ottimizzazioni o versioni particolari di/per servizi, prodotti, marchi e social network, un aspetto grafico particolare ecc.

Alcuni esempi, tra cui anche qualche uso ironico: TVfonino / tivufonino, videofonino, musifonino, tablet-fonino, console-fonino, proiettore-fonino, penna-fonino, orologio-fonino, rasoio-fonino, scarpa-fonino, Google-fonino, Facebook-fonino, Microsoft-fonino, Skype-fonino, melafonino (iPhone), Disney-fonino, fashion-fonino, primofonino (per bambini), Kitty-fonino

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Dove si dice “cell free”?

cell freeA Udine è stata lanciata una campagna per scoraggiare l’uso dei telefonini in bar e ristoranti.

I media hanno ripreso la notizia usando la locuzione cell free, ad es. riportando che il sindaco si sarebbe impegnato a promuovere “riunioni di giunta cell-free”.   

Mi domando se cell in cell free sia da intendersi come:

1 abbreviazione italiana di cellulare, che assieme a free formerebbe una discutibile combinazione di itanglese;
2 abbreviazione americana di cell phone, nella convinzione che l’espressione più comune in inglese, in questo tipo di contesto, sia davvero cell free. 

Nella seconda ipotesi, forse chi ha proposto l’americanismo non è aggiornatissimo.

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