“Diffidare delle parole inglesi che fioriscono sulla bocca degli italiani, please”, scrive Massimo Gramellini in Spen Ding Reviù, un articolo molto condiviso sui social. Prende spunto dall’anglicismo del momento. “Revisione della spesa è concetto sfumato e dall’esito aperto […]
Spen Ding Reviù: la formula magica ha una sua morbidezza di vaselina, indispensabile quando la verità fa paura”.
Sono osservazioni che colgono un aspetto lessicale importante: le diverse connotazioni che possono avere un prestito, in questo caso spending review, e il termine italiano corrispondente, revisione della spesa pubblica. È un po’ come con le parolacce, che in una lingua straniera non fanno mai lo stesso effetto che hanno invece su una persona di madrelingua.