E adesso c’è anche lo Student Act!

Dalle slide di presentazione della legge di bilancio 2017:

[SCUOLA E UNIVERSITÀ] +1 MILIARDO. DECRETO 0-6, SCUOLE NON STATALI, STUDENT ACT.

Cos’è lo Student Act? I media lo descrivono come un pacchetto di provvedimenti finanziari tra cui borse di studio e l’esenzione delle tasse universitarie per gli studenti con redditi bassi: sotto la soglia di 13000 € (no tax area) non pagheranno tasse, fino a 25000 € ci saranno invece esenzioni proporzionali al reddito.

Interpellata sull’anglicismo, la ministra dell’istruzione ha dichiarato: “Il termine Student Act non l’ho inventato io: io lo chiamo diritto allo studio, però va bene lo stesso” perché “l’italiano è una delle lingue più permeabili ai forestierismi fin dalla sua storia più antica”.

Continua a leggere   >>

Ape social, un nome ridicolo

aperitivo social = apesocial?!Sapete già cosa significa Ape social?

No, non è un aperitivo milanese (ape) che ha a che fare con i social media, come potrebbe far pensare il nome.

È invece un nuovo strumento finanziario relativo alle pensioni e approvato il 15 ottobre dal governo con il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017.

Qualche titolo dai media:

Continua a leggere   >>

#parolefuorimoda: zerbinotto, gagà, cicisbeo…

Durante la Giornata ProGrammatica 2016, festeggiata oggi, verrà dato spazio alle parole fuori moda “troppo spesso dimenticate per pigrizia o trascuratezza”.

zerbinotto immagine da Pinterest
.

Non tutte le parole dimenticate si prestano ad essere recuperate. A me ad esempio piace molto zerbinotto ma finora non sono mai riuscita a usarla in una conversazione normale perché rappresenta un concetto inattuale.

Continua a leggere   >>

#GiornataProGrammatica

logo giornata

Segnatevi la data: mercoledì 19 ottobre si terrà la quarta Giornata ProGrammatica, realizzata dalla trasmissione La lingua batte di Radio 3 Rai, a cura di Cristina Faloci e condotta da Giuseppe Antonelli.

Il tema di quest’anno è L’italiano e la creatività: marchi e costumi, moda e design e coinvolgerà stilisti, designer, architetti, art director, cantanti e ovviamente linguisti che parteciperanno ai programmi della giornata.

Continua a leggere   >>

Italiano-napoletano e italiano-siciliano

titoli questionario UK

Sicuramente avete saputo della polemica sui questionari di alcune scuole superiori del Regno Unito che discriminerebbero etnicamente gli italiani, costringendoli a identificarsi come Italian (Napoletan), Italian (Sicilian) o Italian (Any Other).

In realtà si tratterebbe di una classificazione linguistica per poter fornire eventuale supporto a parlanti stranieri, quindi non c’entrano né il razzismo né la Brexit. Pare anche che in seguito alla protesta dell’ambasciatore italiano a Londra i Language codes incriminati, esistenti da tempo, verranno eliminati, cfr. UK Apologises To Italians Over School Admission Forms Error.

Continua a leggere   >>

Un falso circolo vizioso

a vicious circle

Gli aggettivi vicious in inglese e vizioso in italiano sono quasi sempre falsi amici, a parte alcune eccezioni come vicious circlecircolo vizioso.

In italiano vizioso vuol dire A pieno di vizi o schiavo del vizio oppure B difettoso, imperfetto, irregolare. Il circolo vizioso è quindi un “difetto di ragionamento che dà come prova ciò che è da provare” e, nel senso figurato più comune e generico, “una situazione in cui la soluzione di un problema dà luogo a un altro problema, la cui soluzione riconduce al punto di partenza”.

Continua a leggere   >>

Accometaggio: parola “meteora” o “cometa”?

Rosetta prossima all’accometaggio

Il 30 settembre 2016 la sonda Rosetta termina la sua missione entrando in collisione con la cometa 7P/Churyumov-Gerasimenko. Si può seguire l’evento sul sito dell’European Space Agency e su Rai Scuola.

In questa occasione nei media è ricomparsa la parola accometaggio, una reinterpretazione arbitraria di atterraggio usata per la prima volta nel 2014 per il lander Philae. Stavolta però pare un eufemismo che lascia solo intuire che quello di Rosetta sarà uno schianto.

Continua a leggere   >>

Censimento delle “parole per ferire”

immagine che illustra l’articolo di De Mauro

Una lettura molto istruttiva: Le parole per ferire, un dettagliatissimo articolo di Tullio De Mauro che propone una classificazione delle parole associate alle manifestazioni di intolleranza, xenofobia, razzismo e incitamento all’odio (cfr. hate words e hate speech in inglese) di cui si sta occupando un’apposita commissione parlamentare. 

De Mauro indica finalità, difficoltà, criteri e fonti usati per la classificazione, che va oltre la tipica bipartizione tra 1) insulti volgari e male parole legate a escrementi e attività sessuali tabuate e 2) parole insultanti verso categorie deboli o ritenute tali, portate all’attenzione dal politicamente corretto.

Continua a leggere   >>

Anglicismi governativi: School Bonus

A SCUOLA HAI SCOPERTO L’AMORE. SCHOOL BONUS. UN BEL MODO PER DIRE #GRAZIESCUOLA.

In questi giorni il Miur sta invitando i contribuenti ad usare (lo) School Bonus. Il sito schoolbonus.gov.it spiega che è “un’erogazione liberale in denaro in favore delle scuole” in cambio della quale si riceve un credito d’imposta pari al 65% o al 50% di quanto versato.

Significato di bonus in inglese e in italiano

In inglese un bonus è denaro o altro tipo di premio che si riceve in aggiunta a quello che già spetta. Uno school bonus potrebbe essere un contributo corrisposto a chi ha figli in età scolare.

Continua a leggere   >>

Da “cinemaciùddei” a Cinema2Day

Ho sentito per la prima volta la pubblicità della nuova iniziativa del MiBACT la settimana scorsa alla radio, senza vedere le scritte che invece appaiono nel video: 

Non la conoscevo e ho dovuto pensarci su per capire che “cinemaciùddeipuntoit” andava interpretato come cinema2day.it.

In inglese infatti il nome Cinema2Day non ha senso, o perlomeno non ha quello che gli attribuiscono le menti creative del Ministero dei beni e delle attività culturali.

Continua a leggere   >>

Chi usa le burnie?

Foto di un cartellino visto in un negozio della catena danese Tiger a Milano:

burnia con coperchio

Non avevo mai visto la parola burnia e mentre facevo la foto ho parlato con un’addetta del negozio che mi ha detto che anche lei l’aveva imparata lì. A quanto pare descrivono come burnia qualsiasi tipo di barattolo di vetro con coperchio.

Ho concluso che fosse un termine specifico del settore ma ho poi scoperto che invece è un regionalismo. Il Dizionario etimologico dei dialetti italiani UTET, citato qui, dà queste informazioni:

Continua a leggere   >>

L’evoluzione dell’italiano al tempo dei social

Vi suggerisco di leggere Ormai non scriviamo più in italiano, ma in “e-taliano, un’intervista al linguista Giuseppe Antonelli sull’evoluzione dell’italiano al tempo del web e dei social. 

Troverete considerazioni molto interessanti su aspetti non solo diacronici ma anche diamesici, diafasici e diastratici. Per chi non ha familiarità con questi termini aggiungo uno schema del sociolinguista Gaetano Berruto:

Diafasia, diastratia e diamesia nell’architettura dell’italiano contemporaneo da Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo di Gaetano Berruto.

Continua a leggere   >>