Inglese farlocco: job on call

In una notizia alla radio sull’abolizione dei voucher per il lavoro occasionale ho sentito dire più volte “giòbbon col”, senza alcuna spiegazione. Ho dovuto riflettere per capire che era una sequenza per me insolita di tre parole inglesi, job on call.

JOB ON CALL

Definizione di job on call dal sito dell’INPS: “contratto di lavoro subordinato con il quale il lavoratore si mette a disposizione del datore di lavoro per svolgere prestazioni di carattere discontinuo o intermittente”. L’INPS specifica anche che job on call è sinonimo di lavoro a chiamata e di lavoro intermittente.

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“Verme al naso” e altre sensazioni olfattive

In inglese noseworm, letteralmente “verme del naso”, è una metafora per un odore che si continua a percepire anche quando la sostanza odorante non è più presente. È un neologismo modellato su earworm, il motivetto martellante che non ci si riesce a togliere dalle orecchie e che ho già descritto in Earworm, Ohrwurm e “Strüdel”.

DO YOU SMELL SOMETHING FUNNY?
vignetta Savage Chickens, smell funny = avere/sentire un odore strano

Noseworm può far pensare al termine medico fantosmia (in inglese phantosmia o phantom smell), una particolare allucinazione olfattiva che fa percepire un odore invece inesistente.

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Buona giornatona a tutti!

BUONA GIORNATONA

Dalla Romagna mi segnalano buona giornatona, il saluto con cui si è congedata una postina dopo un breve scambio formale (usato il lei) per la consegna di un pacchetto.

Chi me l’ha riportato non era in confidenza con la postina ed è rimasto piuttosto perplesso perché il saluto era molto cordiale e per nulla ironico, però incongruente con la situazione.

Per ora a me non è ancora capitato di sentirmi salutare con buona giornatona, e a voi? Ho trovato però occorrenze nei social, ad es. su Twitter, e mi pare uno spunto interessante per qualche osservazione sui saluti.

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Mimosa, fiore simbolico

Il nome mimosa deriva dal latino mimus, “mimo, attore”, a sua volta dal greco μιμος, “imitatore”, dal verbo μιμέομαι, “imitare, rappresentare imitando” (cfr. meme), per i movimenti con cui le foglie reagiscono quando sono toccate.

Acacia dealbata Wikicommons

In Italia associamo la mimosa (Acacia dealbata) all’8 marzo, giornata internazionale della donna, ma nel resto dell’Europa occidentale non c’è l’usanza di regalare mimose.

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Ricettazione in cucina (ma lieve)

Mi ha fatto uno strano effetto la parola ricettazione su un’etichetta di salsa di pomodoro:

La salsa pronta di datterini è semplice e con un gusto che solo il pomodoro datterino può dare. La LIEVE RICETTAZIONE e l’utilizzo di questa varietà la rendono particolarmente aromatica e dolce senza l’aggiunta di zucchero, ideale come base per le tue ricette o semplicemente per condire la pasta.

La microcriminalità non c’entra, ovviamente, ma ignoravo che ricettazione potesse avere altri significati oltre a quello di “reato di chi acquista, riceve od occulta, per proprio o altrui profitto, denari o cose di provenienza illecita o anche di chi ne facilita l’acquisto o l’occultamento”.

[salsa con ricettazione] ottima sulla pizza e sul pizzo

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Quinoa: maschile o femminile?

Chenopodium quinoa

Chenopodium quinoa: erba annuale spontanea delle Ande, dove è coltivata, i cui semi sono consumati cotti, tostati o ridotti a farina. È conosciuta anche in Italia come quinoa, parola di origine quechua che ci arriva dallo spagnolo dell’America latina.   

Se ne mangiate i semi probabilmente dite la quinoa, femminile, che è il genere predominante online (anche in spagnolo quinoa o quinua è femminile). Per i vocabolari Zingarelli e Devoto Oli però è maschile, il quinoa, mentre il Treccani registra entrambi i generi.

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“Promessa d’amore” scaligera

Cioccolatini visti in un autogrill vicino a Verona:

cioccolatini di San Valentino: GIULIETTA E ROMEO GiuRo promessa d’amore (i cioccolatini di Verona)

Non è un genere di prodotto che mi invoglia all’acquisto ma ho apprezzato la creatività linguistica di chi ha ideato la marca GiuRo combinando le sillabe iniziali di Giulietta e Romeo, per poi dare risalto al gioco di parole con la descrizione promessa d’amore e con la lettera R trasformata in un nodo. Stucchevole ma efficace!

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Blastare: dai videogiochi a Mentana (forse)

Anche blastare, come trollare, è un verbo colloquiale recente che ha acquisito un’accezione diversa o comunque più ampia di quella originale.

Con il significato di sbeffeggiare, stroncare, deridere pubblicamente, il verbo blastare ha avuto una certa visibilità associato alla parola webete e a Enrico Mentana, che ha fama di blastare i propri detrattori sui social.

pagina Facebook Enrico Mentana blasta lagggente  Immagine: pagina Facebook Enrico Mentana blasta lagggente 

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FLY DOWN, è inglese farlocco!

CICCIO FLY DOWN

Mi viene da ridere quando sento l’esclamazione colloquiale fly down! rivolta a qualcuno che farebbe meglio a darsi una calmata, a non tirarsela, ad abbassare la cresta, a “volare basso”.

Fly down ovviamente è la traduzione letterale di vola basso, però in inglese non esiste questo significato idiomatico: se ci si rivolge a qualcuno dicendogli fly down, penserà di avere  la patta dei pantaloni aperta (fly in inglese americano, flies in quello britannico).

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hate speech vs incitamento all’odio

logo Safer Internet Day Italy 7.2.2017  – Be the change. Unite for a better internet!

Oggi è la giornata mondiale della sicurezza in rete e ho notato che in Italia la maggior parte della comunicazione è in itanglese, ad es. viene privilegiato il nome Safer Internet Day.

Si discute anche di un concetto che in IATE, il database terminologico dell’Unione europea, ha questa definizione:

  «qualsiasi forma di espressione che diffonda, inciti, promuova o giustifichi l’odio razziale, la xenofobia, l’antisemitismo ovvero altre forme di odio basate sull’intolleranza, tra cui quella forma di intolleranza che si esprime sotto forma di nazionalismo aggressivo e di etnocentrismo, di discriminazione e di ostilità nei confronti delle minoranze, degli immigrati e delle persone provenienti da un contesto migratori»

Non capisco perché in Italia anche le istituzioni, come il Miur, preferiscano l’anglicismo hate speech alla locuzione incitamento all’odio, che invece è usata nelle comunicazioni dell’Unione europea.

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LA LA LAND: reduplicazione espressiva

Ryan Gosling Emma Stone in LA LA LAND

La locuzione inglese La La Land /laːlaː lænd/ è subito riconoscibile grazie al titolo dell’omonimo film ma si fa notare anche per alcuni aspetti linguistici particolari.

È un nome ironico per Los Angeles, dalla reduplicazione dell’acronimo LA. Viene associato allo stile di vita e agli atteggiamenti di chi vive a Hollywood.

Ha poi assunto anche il significato figurato di “mondo della fantasia”, “mondo dei sogni”. Uno dei molti esempi da Oxford Dictionaries: His dreamy smile faded, and he returned from la-la land (in questa accezione di solito si scrive con iniziali minuscole e trattino).

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Cortesia e ostilità pragmatiche

Ieri in un negozio milanese mi ha molto colpita un’interazione tra acquirente A e venditrice V, entrambe sui 45-50 anni. Non tornerò più in quel negozio, e il motivo è sintetizzato in un punto del manifesto provvisorio di Parole O_stili:

Le parole danno forma al pensiero. Mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso. Uno stile sbagliato con le parole giuste non serve. Le persone ricorderanno più facilmente come le ho fatte sentire piuttosto che quello che ho detto loro.

A era straniera ma si esprimeva molto bene in italiano, con padronanza avanzata del lessico, della grammatica e dei registri. Si è sempre rivolta a V dandole del lei.

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