Cacozelia: oscuro il termine ma non il concetto!

“Dropping unnecessarily obscure or foreign words into conversation so as to appear well educated and informed is called CACOZELIA”

La parola cacozelìa è un cultismo di bassissima frequenza che andrebbe recuperato: mi pare perfetto per descrivere i discorsi infarciti di Inglesorum.

È un latinismo di origine greca che significa cattiva imitazione – da kakós, “cattivo”, e zêlos, “entusiasmo, emulazione”. Può avere due significati ma prevale il primo:

Continua a leggere   >>

Inglese farlocco: Referendum Digital Assistant

Per il referendum per l’autonomia del 22 ottobre in Lombardia per la prima volta in Italia verrà usato il voto elettronico. Qualche settimana fa è stato pubblicato questo annuncio di selezione di personale:

[…] il sistema di E-voting o voto elettronico grazie alla piattaforma digitale di Diebold Nixdorf  […] Manpower ha l’incarico di ricercare, selezionare, formare e assumere, oltre 7000 Referendum Digital Assistant, che supporteranno l’attività di voto nelle 12 provincie della regione Lombardia.

Non si sa chi abbia ideato il nome Referendum Digital Assistant per questa posizione ma una cosa è certa: il suo inglese lascia alquanto a desiderare.

Continua a leggere   >>

Una conferma per webete!


A distanza di un anno, ho una risposta autorevole a Webete: neologismo che entrerà nei dizionari?, in cui avevo analizzato le caratteristiche del nuovo insulto che facevano presagire la sua persistenza nell’uso.

L’inclusione di una parola in un dizionario è l’attestazione che è usata con continuità da un gran numero di parlanti. Tra i 1500 neologismi aggiunti alla nuova edizione del Vocabolario Devoto-Oli c’è proprio anche webete. Dal comunicato stampa:

Continua a leggere   >>

Buon back to school, addio ritorno a scuola!

In questi giorni è ricominciata la scuola. Avete fatto caso alle pubblicità di abbigliamento e di materiale scolastico e ai messaggi benauguranti dei vari marchi sui social, come questo?

Buon back to school

Forse avete notato anche voi che la locuzione ritorno a scuola sta diventando obsoleta. È sostituita sempre più spesso dall’anglicismo back to school, che a differenza dell’inglese è usato anche come sintagma nominale, il back to school. Molto frequente anche l’augurio buon back to school.

Continua a leggere   >>

Decodifica aberrante: Milano ride!

logo Milanoride

Cosa vi suggerisce il nome Milano Ride, evento in programma dal 22 al 24 settembre, associato ai marchi Vodafone e Radio DeeJay e rivolto a un pubblico italiano?

Se avete pensato a un festival della comicità avete sbagliato. Milano Ride è un evento “per gli amanti delle due ruote in tutte le sue declinazioni”. Ride quindi non è una parola italiana ma inglese, in questo contesto la corsa in bicicletta. Milano si conferma capitale dell’itanglese!

Continua a leggere   >>

I fonemi dell’italiano sono comuni?

Ho trovato molto interessante The Commonest Speech Sounds: Prevalence Rates for Phonemes of the World, un’analisi dei fonemi di 1672 lingue che sono stati rappresentati graficamente in base alla loro prevalenza globale da Suzy J Styles.

Vocali italiane

Da questo dettaglio si ricava che le sette vocali italiane (/a/, /e/, /ɛ/, /i/, /o/, /ɔ/, /u/ nell’alfabeto fonetico internazionale) sono anche le sette vocali più ricorrenti nelle lingue del mondo:

prevalenza vocali

/a/ e /i/ si riscontrano in circa il 90% delle lingue  
/u/ nell’80%
/e/ e /o/ nel 60% (corrispondono alle congiunzioni e, o)
/ɛ/ e /ɔ/ all’incirca nel 40% (corrispondono ai verbi è, ho).

Nel sistema fonetico italiano le vocali semiaperte /ɛ/ e /ɔ/  appaiono solo in sillabe toniche, cioè su cui cade l’accento, mentre per le altre vocali non ci sono restrizioni.

Continua a leggere   >>

Parole per l’estate, alla radio

Dai fidget spinner ai fantasmini, poi i rimastoni come quelli che si sono visti anche al concerto di Vasco Rossi, le varianti regionali del cocomero e per concludere le alternative italiane al neologismo inglese staycation. Cos’hanno in comune queste parole?

Sono associate all’estate. Ne ho discusso con Massimo Persotti per il Salvalingua, la rubrica che tiene a Radio Roma Capitale. Questa è la registrazione: 


Continua a leggere   >>

Emoji: è corretto cosa ci raccontano i media?

WORLD EMOJI DAY

Tra le miriadi di giornate mondiali c’è anche World Emoji Day. Si festeggia il 17 luglio* e mi aspetto che ne parlino anche i media italiani, forse con qualche imprecisione e incongruenza perché quasi tutte le notizie sull’uso delle emoji sono tradotte dall’inglese.  

È un tema che seguo da tempo e approfitto della giornata per sintetizzare alcuni aspetti fondamentali ma spesso fraintesi.

Emoji è un nome proprio? No, anche se c’è chi lo scrive con l’iniziale maiuscola. È un nipponismo formato da e “immagine” e moji “lettera, carattere” ed è entrato in italiano attraverso l’inglese. 

Continua a leggere   >>

Maiuscolite d’Estate

Il meglio dell’Estate – Un’Estate succulenta – Un’Estate per tutti i gusti

Nel numero di luglio della rivista gratuita di un noto supermercato tutte le occorrenze della parola estate sono scritte con l’iniziale maiuscola: durante l’Estate, in vista dell’Estate, approfittate dell’Estate, merenda d’Estate ecc.

I nomi delle stagioni si scrivono con iniziale minuscola e quindi è stata applicata una regola arbitraria, presumo per coerenza con i nomi dei mesi che in tutti i numeri della rivista sono scritti impropriamente con l’iniziale maiuscola.

Continua a leggere   >>

Necrotweet: commemorazioni in 140 caratteri

Ieri ho scoperto la parola necrotweet, usata ironicamente per descrivere i tweet che commemorano la morte di un personaggio famoso, in questo caso Paolo Villaggio, e che spesso sono solo tentativi di sfruttare la notizia e i suoi hashtag per acquisire visibilità.

La corazzata Potëmkin, la rivolta e i «necrotweet» su Fantozzi – Wu Ming, 4 luglio 2017 (via @fighen)

Trovo necrotweet una parola molto efficace e ho cercato qualche dettaglio sulla sua origine: le prime occorrenze risalgono al 2013, stesso periodo della creazione di un omonimo profilo di Twitter:

Necrotweet (@necro_tweet). Il valore di un paese è pari a quello dei suoi necrologi via twitter.

Continua a leggere   >>