“I love this song” e altra musica metaforica

Esempi di tweet:

Esempi: Mamma sta facendo gli arancini, I love this song; Domani è già venerdì I love this song; sono le 8 di sera e il mio telefono è ancora al 40% I love this song; Domani scuola chiusa per disinfestazione I love this song.

Sui social c’è chi usa la frase inglese I love this song per esprimere il proprio gradimento per qualcosa che fa piacere sentire o scoprire. Può essere descritta come un anglicismo frasale che è anche un internazionalismo: informalmente è usato anche in spagnolo, francese, tedesco e altre lingue europee*.

Non è chiaro dove o da chi abbia avuto origine l’uso figurato di I love this song. Potrebbe fare riferimento a una reazione di Michael Jackson poi diventata virale, oppure potrebbe essere legato a qualche programma o personaggio della cultura popolare che l’ha fatto diffondere.

GIF con Michael Jackson che dice I love this song

Continua a leggere   >>

Revenge porn non vuol dire “pornovendetta”

Foto e 4 titoli: Intesa sul reato di porno vendetta, unanimità alla Camera – Revenge porn, carcere fino a 6 anni, aggravante per gli ex – OK unanime alla Camera sul reato di pornovendetta – Revenge Porn è reato, la Camera approva emendamento

Il 2 aprile 2019 la camera ha approvato all’unanimità la disposizione Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, che diventa l’articolo 612-ter del codice penale.

Media e politici hanno identificato il reato con l’anglicismo revenge porn o descrivendolo come porno vendetta, parole che però non appaiono nel testo dell’emendamento e che mostrano una comprensione poco approfondita del concetto di cui si discute.

Il concetto di revenge porn in inglese

Chi ha affermato che la locuzione inglese revenge porn significa letteralmente vendetta pornografica dovrebbe ripassare la grammatica: in inglese la testa (il determinato) di un nome composto è la parola che sta più a destra, cioè porn.

Continua a leggere   >>

Il junior service designer deve parlare itanglese

Un condensato esemplare di itanglese e aziendalese nell’offerta di lavoro per una posizione di junior service designer per la sede dell’Eni di San Donato Milanese, periferia di Milano:

Si ricerca uno Junior Service Designer in grado di gestire le attività di discover, understand e design dei business requirements forniti dai Key Stakeholders, tenendo conto del contesto di riferimento e dei constraints/opportunità tecnologiche, che partecipi inoltre alle attività di Design Research, Personas definition, Customer Journey Mapping, Emotional Journey Mapping, Needs & Opportunities definition, Analisi dei Business Requirements, Scenari di Design.
[via @lucasofri; il testo completo dell’annuncio è archiviato qui]

Non è un ambito che conosco però proprio per questo il testo è uno spunto per considerare cosa ci può comunicarea colpo d’occhio” e fare delle ipotesi veloci su come è stato costruito, indipendentemente dal suo contenuto.

Continua a leggere   >>

Pesci [d’aprile] e altri ingannevoli animali

pesce aprileSolo uno straniero con conoscenze vaghe dell’italiano potrebbe pensare che il pesce d’aprile è un animale. Per noi e per i francesi, con cui condividiamo la tradizione del poisson d’avril, non c’è rischio di fraintendimento, ma in varie lingue ci sono anche animali reali con nomi potenzialmente fuorvianti, come alcuni “pesci” (fish) in inglese:

tweet di @Steve_Kelly: cuttlefish = not fish; starfish = not fish; jellyfish = not fish; silverfish = not fish; shellfish = not fish; seahorse = fish

In inglese seppia (cuttlefish), stella marina (starfish), medusa (jellyfish), crostacei e molluschi (shellfish) in realtà non sono pesci, anche se vivono in acqua, mentre il cavalluccio marino (seahorse) lo è. Anche in italiano ci sono alcuni nomi di animali potenzialmente ingannevoli.  

Continua a leggere   >>

Denigrare con Topolino e Mickey Mouse

Vignetta con ragazzo che legge Papersera: “Salvini dice che sulla flat tax i giornali hanno l’attendibilità di Topolino. Zingaretti dice che la flat tax è una promessa alla Paperon De’ Paperoni”. Riposta di zio Paperone: “io dico invece che se avessero letto Topolino da piccoli, invece di guardare solo le figure, oggi non sparerebbero cretinate”. 
vignetta: Antonio Cabras

[Marzo 2019] L’abitudine di alcuni politici di associare la scarsa cultura degli avversari alla lettura del giornalino Topolino ha suscitato reazioni negative e la replica degli autori delle storie: dettagli in ‘Topolino’ risponde ai politici: “Smettetela di usarci come esempio di ignoranza”.

La lingua di Topolino

I linguisti concordano che le storie a fumetti di Topolino sono invece un’ottima scuola di lingua. Ne scrivono Giuseppe Antonelli in Topolino sfida i politici che ignorano la sua ricchezza e, prima della polemica, Daniela Pietrini in Che lingua parlano i fumetti Disney? (altri riferimenti nei suoi tweet). 

Continua a leggere   >>

“ti mando un vocale”

definizione di vocale: registrazione vocale, eseguita e trasmessa tramite servizi di messaggeria istantanea, che è riproducibile e archiviabile nel dispositivo ricevente; messaggio vocale.
Fonte: Vocabolario Treccani (neologismi) via Twitter

Il sostantivo maschile vocale, forma abbreviata di messaggio vocale, è un neologismo recente ma sempre più diffuso.

Esempi d’uso: Ti auguro che whatsapp si blocchi ogni volta che superi il minuto di registrazione di un vocale • Ho provato la funzione dei vocali su Instagram: pazzesca • Scrivici o lasciaci un vocale su Whatsapp al numero xxx • aspe ti mando un vocale su wa • Il blocco dei vocali su Whatsapp non è un problema: è una benedizione.

Continua a leggere   >>

A Lugo, Tienilo acceso

[copertina del libro] Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello.  

Lettori in Romagna, vi invito al Caffè letterario di Lugo lunedì 18 marzo 2019 per incontrare la sociolinguista Vera Gheno e il filosofo della comunicazione Bruno Mastroianni, autori di Tienilo acceso, “la prima guida che insegna a comunicare bene e vivere in meglio in rete”.

Il libro mi è piaciuto molto perché approfondisce temi che ci riguardano tutti direttamente: da quando viviamo in un mondo iperconnesso le modalità di interazione, di comunicazione e di condivisione della conoscenza sono cambiate drasticamente ed esigono continui adattamenti.

Continua a leggere   >>

#YOLO

Vignetta: ragazzo con maglietta con scritta CARPE DIEM dice “Same as yours, only in Latin” a ragazzo con maglietta YOLO

Sui social vedo usare spesso anche in italiano l’acronimo YOLO, you only live once, eppure ha lo stesso significato di si vive una volta sola (e quindi l’idea di fondo è simile al concetto di carpe diem).

Anche se potrebbe sembrarlo, l’espressione italiana non è un calco di quella inglese. Si possono ricavare alcune tendenze d’uso con una ricerca con Google Ngram Viewer nei corpora di libri di Google Books: le prime occorrenze in italiano sono precedenti a quelle in inglese e fino agli anni ‘60 del secolo scorso erano anche più frequenti. 

Continua a leggere   >>

Amazon, driver vs autisti: è colpa dei sindacati!

Amazon, oggi sciopero dei driver in Lombardia: «Noi schiavi di un algoritmo»

Il 26 febbraio 2019 nessuna consegna di pacchi di Amazon in Lombardia: il servizio è stato interrotto in protesta per le condizioni di lavoro estenuanti.

Nei media chi guida furgoni per fare consegne per conto terzi viene descritto con l’anglicismo driver. A me fa uno stranissimo effetto perché in italiano* driver è un termine informatico: è il software usato dal sistema operativo per controllare e gestire un dispositivo (ad es. driver della stampante).

Mi pare ridicolo che ora driver identifichi anche le persone che guidano e consegnano pacchi. In inglese infatti la parola ha un significato estremamente generico: è chiunque guidi qualsiasi tipo di veicolo o anche un animale (ad es. camel driver, elephant driver).

Continua a leggere   >>

Mandalate, ibrido in ogni senso!

cassetta di agrumi con descrizione “mandalate confezionate”

Al supermercato ho visto degli agrumi simili ai mandarini che mi hanno colpita per il nome che non avevo mai visto prima: mandalate.

Dal cartellino mandalate confezionate avrei dovuto concludere che la forma singolare fosse mandalata, femminile, ma c’era qualcosa che non mi convinceva e ho indagato.

Ho così scoperto che il singolo frutto si chiama mandalate, maschile, che il plurale è invariato e che la pronuncia non è quella che ci si aspetta. Inoltre, è un marchio registrato che però ha già subito un processo di volgarizzazione.

Continua a leggere   >>

Carnevali “americani” e sui blog

Le parole carnevale in italiano e carnival in inglese sono potenziali falsi amici: condividono i significati “periodo dell’anno precedente alla quaresima” e “festeggiamenti che lo caratterizzano” ma non le altre accezioni ( anisomorfismo).

Esempio di accezione inesistente in italiano in una striscia dei Peanuts:

Linus da Lucy con un palloncino rosso: I went to the carnival and I won a balloon

Carnival ≠ carnevale

1 Nell’inglese americano carnival può essere un circo oppure l’insieme di attrazioni itineranti che rimangono in un luogo per un periodo di tempo e poi si spostano altrove, simili a un luna park – in inglese britannico [travelling] funfair.Linus ha vinto il palloncino presumibilmente partecipando a un carnival game (giochi tipici: pesca con le calamite o delle paperelle, tiro a segno ecc.) e in un contesto italiano si potrebbe dire che l’ha vinto alle giostre (o a una fiera).

Continua a leggere   >>

Ferragnez: non è né crasi né ship (già shippati!)

Alla bufala sulla parola Ferragnez sono seguiti articoletti con precisazioni e alcuni dettagli linguistici aggiuntivi, spesso però poco affidabili o errati. Un esempio: 

«Ferragnez» è una crasi tra il cognome di Chiara Ferragni, fashion blogger, e del nome d'arte di Federico Leonardo Lucia, Fedez, suo marito. […] In inglese parole come queste vengono definite “ship”, abbreviazione di relationship. L’esempio più noto? L’ormai ex coppia composta da Brad Pitt e Angelina Jolie, anche detti «Brangelina».

Crasi ≠ parola macedonia

La parola Ferragnez è formata dalla combinazione dei due nomi propri Ferragni e Fedez e quindi non è una crasi – la fusione della vocale finale di una parola con la vocale iniziale della parola seguente – ma una parola macedonia formata unendo pezzi di parole.

Continua a leggere   >>

Bufale linguistiche: l’approvazione dei neologismi

Notiziola linguistica dei giorni scorsi: polemiche per la presenza della parola Ferragnez (la coppia Ferragni-Fedez) tra i neologismi descritti nel Libro dell’Anno 2018 Treccani, una pubblicazione che registra fatti, temi e tendenze dell’anno appena trascorso.

“Ferragnez? Si può dire, è nella Treccani insieme a orgasmometro, sarrismo, sex doll e viadotticidio” “I Ferragnez conquistano la Treccani: la parola diventa ufficialmente un neologismo”

L’indignazione fa parte di un copione già visto: chi la manifesta ritiene deplorevole che i dizionari e altre fonti autorevoli consentano che la lingua italiana venga deturpata dall’aggiunta di parole indegne di farne parte.

Esempi:

“Bravi, contribuite alla diffusione dell’ignoranza e alla sua legittimazione” “Ma dove siamo arrivati? Ci facciamo coinvolgere da neologismi frutto di una ignoranza abissale! Invece di mantenere la difesa della nostra Lingua, ci caliamo le brache e subiamo passivamente???” “Il vocabolario dovrebbero chiamarlo Treccani e Porci”

Continua a leggere   >>

Sibilanti 🐍🐍

in biblioteca, serpenti che chiacchierano a un tavolo, fumetti con SSSS SSSSS SSSSS. Serpente bibliotecario li redarguisce con SSSHH!

La vignetta di Savage Chickens gioca con due ideofoni molto simili ma dal significato alquanto diverso ed evidenzia le convenzioni grafiche usate per rendere il suono continuo di due consonanti sibilanti molto comuni anche in italiano.

SSSSS rappresenta la fricativa alveolare sorda /s/, come la consonante iniziale delle parole serpente, sibilo e sussurro.

SSSHH rappresenta la fricativa postalveolare sorda /ʃ/, come la consonante iniziale delle parole sci, scia, sciabordio e dell’interiezione onomatopeica sciò.

Continua a leggere   >>

Prenoting: inglese farlocco (rappresentativo!)

Da oggi, per prenotare in Poliambulanza ti serve una cosa sola. Prenoting Poliambulanza. Scegli il giorno, l’ora e il medico. Con un dito. PRENOTING

Alcuni ospedali italiani hanno adottato un sistema di prenotazioni online di visite e prestazioni che si chiama Prenoting. È sviluppato da Appocrate, un’impresa italiana che si occupa di soluzioni digitali per il mondo della salute.

Prenoting è un tipico esempio di inglese farlocco: uno pseudoanglicismo facilmente comprensibile per il pubblico italiano a cui è destinato, ma che non ha senso in inglese.

In inglese infatti prenotare si dice book (hotel, room, holiday, table, flight, taxi, ticket…) o reserve (seat, ticket, place, accommodation, table…) e nel caso di una visita medica make o get an appointment.

Continua a leggere   >>