Falsi amici sicofanti

In un’intervista recente il Ministro della Salute Speranza ha discusso della propria proposta di vietare tutte le feste private come nuova misura anticontagio contro il COVID-19.

Fabio Fazio: “Come si fa a vietare una festa? Chi va a controllare?” Roberto Speranza: “Quando c’è una norma va rispettata […] Aumenteranno anche i controlli, ci saranno segnalazioni”

Incalzato sui controlli, Speranza ha affermato che si aspetta il rispetto della norma da parte dei cittadini ma ha anche accennato che “ci saranno segnalazioni”.

È bastato per alimentare polemiche con ipotesi di una futura quotidianità di delazioni, inviti a fare la spia e ritorno alla Stasi, con delatori, collaborazionisti, kapò, spie condominiali e sicofanti (anche da ballatoio).

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Conversazioni da social

Ho visto per caso questo scambio di tweet poco cortese ma rappresentativo di una forma ricorrente di comunicazione sui social nel 2020 (nomi rimossi perché irrilevanti):

Persona 1: “si vede che non capite proprio un cazzo. Statodiemergenza è importante, visto che il vaccino ancora non lo abbiamo, coglioni che non siete altro, che non mettete  manco la mascherina” – Persona 2: “Il coglione è lei… aria trollino” – Persona 1: “Lei è peggio. Ok boomer” – Persona 2 “Click” – Persona 3: “Che cringe”

Si nota innanzitutto l’offesa facile e un uso particolare del lei, che qui non è una forma di cortesia ma un modo per prendere e sottolineare le distanze. Per me però gli aspetti più interessanti sono lessicali.

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Il cash di supercashback

Titoli: 1 Bonus bancomat: cashback, super-cashback e lotteria degli scontrini dal 2021; 2 Super cashback e cashless, ecco il piano del governo; 3 Cashback e supercashback in arrivo

Un anno fa in Manovra 2020, tra cashless e cashback avevo espresso perplessità sull’uso disinvolto di due anglicismi che risultano molto simili per chi non conosce l’inglese.

Sono ricomparsi nelle notizie di settembre 2020 e a distanza di un anno la novità è un nuovo anglicismo, riportato con due grafie alternative, super cashback e supercashback. È apparso per la prima volta in un’intervista a Giuseppe Conte pubblicata il 24 settembre dal quotidiano La Stampa, ma finora non si trova ancora nessuna occorrenza nei siti governativi.

Ecco quanto ha affermato Conte:

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Cringissimo!!

Alcuni esempi di tweet con un aggettivo sempre più usato sui social, in particolare nel linguaggio giovanile

frasi di esempio: momento cringissimo #BallandoConLeStelle; ho trovato delle cose cringissime di mesi fa, voglio sotterrarmi; cringissimo mi vergogno di me stessa; cringissima questa puntata #Uominiedonne; la mia fase da fissata con gli anime era cringissima: pupo e antonella cringissimi vi prego toglieteli e mettete Malgioglio #GFVIP

Il superlativo assoluto cringissimo, come il sostantivo cringiata e il verbo cringiare, derivano dall’anglicismo cringe e sono esempi di neoformazione ibrida: una parola o un elemento radicale da un’altra lingua che viene combinato con un affisso o un’intera parola italiana.

Questa produttività è un segno che l’anglicismo cringe è già molto diffuso, perlomeno in alcuni ambiti. Forse non tutti però ne conoscono il significato oppure si domandano se vada considerato un forestierismo insostituibile, utile o superfluo.

Per capirlo credo si debba innanzitutto inquadrare l’uso di cringe in inglese.

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Cuori, mascherine e traduzione

hashtag #WearAMask e #IndossaLaMascherina

Nell’interfaccia web di Twitter viene associata automaticamente un’emoji (“hashflag”) ad alcuni hashtag promozionali o ad alta visibilità. Ora tra questi c’è un’intera serie plurilingue che invita all’uso della mascherina, sul modello dell’inglese #WearAMask.

E c’è anche una sorpresa: se si segnala il proprio Mi piace “cuorando” un tweet che contiene uno di questi hashtag, nel passaggio dal cuoricino vuoto cuore bianco a quello rosso cuore rosso appare brevemente una faccina con la mascherina emoji mascherina.

#WearAMask in italiano

È una trovata simpatica che però si fa notare anche per alcuni aspetti linguistici.

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Regionalismi: allora poi!

Campione di 466 persone che su Twitter hanno risposto a una domanda sul significato dell’esclamazione allora poi:

Minidialogo sul nome “Daily Tampon”: — “Ma perché non hanno verificato che avesse senso e non hanno consultato qualcuno che l'inglese lo sa?” — “Eh, allora poi!” Usate anche voi o comunque vi risulta familiare l'esclamazione “ALLORA POI”?

Molti non ne conoscevano il significato perché allora poi è un regionalismo – una parola, una locuzione o un costrutto tipici di una determinata area geografica. Si dice in Romagna, calco della forma dialettale alôra pu, a Bologna, a Modena e in qualche altra zona limitrofa.

Si può usare in più situazioni con significati diversi, ad esempio per rimarcare con ironia che si è pienamente d’accordo con un commento critico fatto in riferimento ad altri.

Altri esempi d’uso raccolti su Twitter:

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Da smart working a south working

Alcuni esempi di titoli con il neologismo south working, apparso nei media italiani per la prima volta alla fine di giugno 2020:

Titoli: 1 South working: il lavoro smart dal Sud  2 Smart Working? Home Working? No, South Working…  3 Vivi al sud e lavori per il nord. La rivoluzione Southworking   4 South Working, per il sociologo De Masi è destinato a durare: “Una manna per il Meridione”

Nelle intenzioni di chi l’ha coniato, south working denota lavoro da remoto per un’azienda del nord Italia svolto in modalità smart working da persone che risiedono al sud ed evitano così di spostarsi lontano da casa e di sostenere le spese di un trasferimento, e allo stesso tempo contribuiscono all’economia locale.

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Inglese farlocco: Daily Tampon

Esempi di notizia di inizio settembre 2020 su un test diagnostico sviluppato in Italia che sarebbe in grado di rilevare in pochi minuti la positività al COVID-19:

Titolo 1: “Anti-COVID. Daily Tampon, arriva  il test salivare italiano super rapido. Il risultato di positività o negatività al Covid-19 arriva in 3 minuti. Lo produce un’azenda di Merate (Lecco). Arrivato l’OK dal Ministero della salute” Titolo 2: “Nasce Daily Tampon, il test rapido per la diagnosi del Coronavirus. Il funzionamento è simile a quello di un test di gravidanza”

Daily Tampon è l’ennesimo esempio di inglese farlocco: un nome ideato da italiani per italiani con scarse conoscenze dell’inglese, ma che in inglese ha tutt’altro significato.

C’è infatti da chiedersi dove esattamente venga prelevato il campione organico per il test perché nel lessico comune inglese tampon è l’assorbente interno per l’igiene femminile.

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Chiacchiericci, pettegolezzi e ripetizioni

In un giornale radio ieri ho sentito questa notizia:

Angelus a Piazza San Pietro Papa: il chiacchiericcio è peggio del Covid Il no al pettegolezzo, a lasciarsi allo scandalo, a dire “peggio per lui”. Lo ha ribadito, parlando a braccio, Papa Francesco.

Ha attirato la mia attenzione “lessicale” per due parole: chiacchiericcio e pettegolezzo nello stesso contesto.

L’uso del sinonimo mi è parso incongruente in una comunicazione non formale, rivolta direttamente ai fedeli. Mi è venuta la curiosità di verificare le parole esatte pronunciate dal papa, che hanno confermato i miei sospetti:

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Scuolabus, pedibus e altri ···bus

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Nelle notizie sul ritorno a scuola in sicurezza nonostante il COVID-19 si discute molto di trasporti. È ricorrente la parola scuolabus, in cui è facile riconoscere il calco dell’inglese schoolbus, meno recente di quanto potrebbe sembrare: è entrato nell’uso nei primi anni ‘60.

È comunque una parola che avrebbe potuto avere origine anche in un contesto italiano. Da più di 80 anni infatti bus è un elemento formativo (o confisso) usato per formare composti che indicano mezzi di trasporto, indipendentemente dall’esistenza della parola inglese bus.

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Un facocero a Hogwarts?

facocero

L’animale nella foto è un facocero (Phacochoerus aethiopicus), il cui nome deriva dal latino scientifico phacochoerus, composto di phaco- (faco-), per le verruche che ha sul grugno, e greco χοῖρος “porco” [fonte].

La pronuncia corretta del nome è facoro, ma quella alternativa facero è ormai prevalente nella cultura popolare, tanto che alcuni dizionari la ritengono ormai accettabile.

Ho pensato al facocero perché oggi è il primo settembre e anche quest’anno su Twitter è di tendenza l’hashtag #BackToHogwarts con cui gli appassionati di Harry Potter ricordano il giorno del rientro a Hogwarts, la scuola di magia e di stregoneria (Hogwarts School of Witchcraft and Wizardry).

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Il plurale di parafiato

Nelle notizie di questi giorni di agosto 2020 è ricorrente una parola che per molti è nuova:

1 A settembre cambia il trasporto pubblico locale ipotesi parafiati tra i posti su bus e treni. 2 Trasporti pubblici: parafiati laterali su treni e bus per derogare al limite di passeggeri. 3 Misure anti-Covid sui mezzi pubblici, idea parafiati.

Il significato di parafiato è trasparente o comunque facilmente intuibile nei contesti in cui viene usato. Sui social però ha suscitato vari commenti, soprattutto per il plurale parafiati. Sono perplessità giustificate? Sì. 

In breve, la parola parafiato sfrutta un meccanismo di composizione molto comune in italiano ed è perfettamente formata. I composti verbo+nome come parafiato però sono quasi sempre invariabili e, a parte poche accezioni, hanno la stessa forma sia per il plurale che per il singolare: un parabrezza, due parabrezza; un paraschizzi, due paraschizzi. Ci si dovrebbe quindi aspettare i parafiato e per questo *parafiati risulta una parola anomala.

Per chi è interessato, aggiungo qualche dettaglio grammaticale.

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Inglese farlocco: arriva il personal viagger!

Un tweet e un articolo che non sono passati inosservati:

tweet del Sole 24 Ore: La prossima vacanza si organizza su Skype con il personal viagger

Inevitabile che personal viagger, uno pseudoanglicismo che non ha alcun significato in inglese, scatenasse molte ironie (Noio volevàn savoir… Buy the bigliett… Minchias un personal viagger per andare ovunquer che figater…)

Inglese farlocco…

Personal viagger è anche un esempio tipico del fenomeno che chiamo inglese farlocco: slogan pubblicitari o nomi di prodotti o servizi ideati da italiani per un pubblico italiano e formati assemblando parole inglesi poco idiomatiche o addirittura errate o inesistenti, però facilmente comprensibili da chi ha solo conoscenze scolastiche della lingua.

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Nuovi negazionisti (non solo del Covid)

Alcuni esempi di notizie di fine luglio 2020:

Titoli di notizie: 1 Convegno negazionista al Senato, Galli: “Virus scomparso? Messaggio inadeguato e pericoloso”  2 Salvini al convegno dei negazionisti del Covid: “il saluto col gomito la fine della specie” 3 Bocelli tra i negazionisti del Covid: “Umiliato dal divieto di uscire, ho disobbedito”

Il riferimento è al convegno Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti, a cui hanno partecipato relatori accomunati dallo scetticismo sulla pandemia in corso e sulle misure prese per contrastarla.

I media hanno usato ripetutamente la descrizione negazionisti del Covid e su Twitter è stato a lungo in tendenza l’hashtag #negazionisti, una parola che ormai da qualche anno ha subito un’estensione di significato e ha dato origine a molti neologismi.

Negazionisti di <nome>

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Scudo, scudare, scudato, scudante

Due titoli di notizie sulla vicenda finanziaria in cui è coinvolto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana:

1 Caso camici: verifiche su conti svizzeri Fontana, atto dovuto. Soldi dichiarati e scudati provenienti da eredità della madre 2 Fontana, dubbi sull’eredità: i 5 milioni delle Bahamas trasferiti in Svizzera e scudati

Non avevo mai notato questa accezione dell’aggettivo scudato, “regolarizzato mediante uno scudo fiscale”. Non è però nuova: in ambito politico ed economico è in uso perlomeno dall’inizio del secolo ma ora fa riferimento in particolare a provvedimenti varati nel 2009-2010 dal governo di Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti.

Esiste anche il sostantivo scudante, chi si è avvalso dello scudo fiscale e dispone di capitali scudati che sono gestiti tramite un intermediario. La base per entrambe le parole è il verbo scudare, “regolarizzare dei capitali approfittando di una sanatoria di legge ed evitando futuri accertamenti”.

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