È uscito da poco Itanglese. Storie di parole da abstract a wine bar del linguista Maurizio Trifone, una lettura molto piacevole e informativa per chiunque sia interessato all’itanglese, “l’italiano infarcito di anglicismi e pseudoanglicismi”.
È una rassegna di 75 percorsi di parole inglesi in italiano entrate nella lingua in epoche diverse, ognuna con una propria storia. Per ciascun anglicismo scelto è descritta l’origine in inglese e la sua comparsa ed evoluzione in italiano, con molti esempi d’uso tratti principalmente da archivi di giornali e in misura minore da repertori lessicografici, romanzi, saggi, testi istituzionali e carteggi (ma non da pubblicità, dai social o da corpora di italiano). Per ogni anglicismo vengono inoltre indicate opzioni lessicali italiane.
Anche nell’introduzione prevale un’analisi di tipo diacronico, come ad esempio nella descrizione di come si è affermato il nome itanglese sulle alternative apparse in anni diversi (itangliano, italiese, italese, itenglish, itanglish, italaricano, inglesorum…). Ho trovato molto efficace la sintesi di com’è cambiato nel tempo l’atteggiamento verso gli anglicismi, sia nella società italiana che nelle osservazioni degli specialisti, con una panoramica delle posizioni a volte contrastanti di linguisti che si sono occupati dell’impatto dell’inglese sull’italiano, dai puristi che rifiutavano qualsiasi parola straniera ad alcuni “aperturisti” che tendono a ridimensionare le preoccupazioni sulle interferenze dell’inglese.