Lieti etimi letamici

immagine di mucca con la scritta MANURE HAPPENS

Ho scoperto che le parole inglesi apparentemente non correlate manure /məˈnjʊə(r)/, letame, e manouvre /məˈnuːvə(r)/, manovra, hanno lo stesso etimo: il latino medievale manuopera “lavoro fatto con la mano”, da cui la parola francese manoeuvre che nel tempo ha acquisito due significati molto diversi: 1 lavoro manuale diventato lavoro nei campi, da cui poi la concimazione e per metonimia il letame, e 2 mossa tattica.

Anche la parola italiana letame condivide l’origine con una parola che non sembrerebbe per nulla correlata, l’aggettivo lieto: derivano entrambe dal verbo latino laetare, “concimare”, da cui laetamen e laetus, “fertile”, da cui poi il sentimento di gioiosa serenità.

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22·2·22, “Twosday” con palindromo musicale

immagine con la data 22 febbraio 2022 scritta in due diversi formati

Oggi è una data palindromica (o data palindromo o giorno palindromo), chiamata così perché la sequenza di numeri è la stessa anche quando viene letta in senso inverso, da destra a sinistra. È doppiamente particolare perché funziona sia nel formato G/M/AA che nel formato GG/MM/AAAA (la ripetizione delle abbreviazioni per giorno, mese e anno indica il numero di cifre richieste).

Negli ultimi anni abbiamo avuto altre date palindromiche: 02/02/2020, 12/02/2021 e 22/02/2022, ma dovremo aspettare 8 anni per la prossima, il 03/02/2030. Altri dettagli in 02/02/2020, data palindromica speciale.

Twosday

Oggi è martedì, in inglese Tuesday, e così il 22·2·22 è stato soprannominato Twosday, il giorno dei 2, two /tuː/. Il gioco di parole è più efficace nell’inglese americano perché Tuesday si dice /ˈtuːzdeɪ/ o /ˈtuːzdi/ (in inglese britannico invece /ˈtjuːzdeɪ/ o /ˈtjuːzdi/).

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“Fuori ora”, un calco fuori controllo

Alcuni titoli recenti dal mondo della musica leggera:

Titoli: 1 la Rappresentante di lista: fuori ora l’album “My mamma Ciao Ciao Edition”; 2 Achille Lauro: fuori ora “Lauro - Achille Idol Superstar”; 3 Mahmood e Blanco: “Brividi” – Fuori ora il nuovo singolo e video

Ne ho già scritto ma mi ripeto perché è un calco che trovo parecchio fastidioso, sempre più diffuso ma del tutto superfluo: è la mania di usare fuori per annunciare l’uscita di musica, video, film, serie o episodi, videogiochi o altro, palesemente modellato sull’inglese out.

In inglese l’aggettivo out riferito a libri, musica, film o altri prodotti equivale a pubblicato, uscito, disponibile, sul mercato, in commercio ecc. Il verbo corrispondente è come out, ad es.The best new movies coming out in spring 2022.

Mi pare banale ricordare che fino a qualche anno fa una frase inglese come the new album is [coming] out on 14 February aveva un equivalente in italiano in il nuovo album esce il 14 febbraio, che a partire dalla data preannunciata sarebbe diventato è uscito.

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Per sorridere: elepants

La realizzazione dello stesso gioco di parole in due diverse varietà di inglese dà lo spunto per ricordare alcuni termini linguistici.

Variazione diatopica

vignetta intitolata Elepants con elefanti che indossano slip

Moose Allain è un vignettista britannico e nell’inglese parlato in Europa pants è un indumento intimo: sono mutande da uomo o mutandine da donna.

Nell’inglese parlato in America pants sono invece i pantaloni, come nell’interpretazione di John Atkinson, vignettista canadese:

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Finisce per –RDLE? Sarà un gioco!

Guess the WORDLE in 6 tries. Each guess must be a valid 5 letter word. Hit the enter button to submit. After each guess, the color of the tiles will change to show how close your guess was to the word.

WORDLE, il gioco online che ogni giorno richiede di indovinare una parola inglese di 5 lettere, fa di nuovo notizia perché è stato acquistato dal New York Times.

Wordle è diventato virale meno di due mesi fa, nel dicembre 2021, ma sono già apparsi parecchi altri giochi nati ad imitazione, tutti con una griglia dove inserire i tentativi fatti per indovinare la sequenza corretta. Molti hanno un nome che ricalca l’originale, a sua volta un gioco di parole ingegnoso tra il nome del suo ideatore, Josh Wardle, e la parola word con il suffisso le che consente di formare nomi di strumenti, congegni e dispositivi (ma ha anche altri usi).

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È il 2022, ma non chiamatelo “venti ventidue”!

Questa è una delle tante immagini che hanno reso virale la battuta inglese sull’anno 2022, potenziale ripetizione dell’orripilante 2020 grazie all’omofonia /tuː/ in twenty twenty-two e in twenty twenty, too che avevo già descritto un anno fa in Pillole linguistiche e AUGURI per il 2021.

Ne riparlo perché mi dà la scusa per ribadire la mia antipatia per la mania sempre più diffusa tra personaggi italiani vari di dire gli anni “all’inglese”, scomponendoli in due numeri , ad es. venti ventidue anziché duemilaventidue!

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Abbreviazioni inglesi: +ve e -ve

Esempi di due abbreviazioni informali inglesi spesso usate nelle discussioni sui contagi da COVID-19:

Immagine di test rapidi ed esempi: 1 Did you test +ve?; 2 LFTs miss 25-30% of +ves; 3 A LFT is important for surveillance but still gives false +ves; 4 A –vs LFT is not an assurance that the person is COVID-free; 5 a lot of hospitality businesses require a proof of –ve test and vaccination; 6 came in contact with covid +ve person
LFT = Lateral Flow Test (test rapido)

Dal contesto è chiaro che +ve è l’abbreviazione di positive mentre –ve sta per negative, e che entrambe possono essere usate sia come aggettivo che come sostantivo per indicare esiti dei tamponi, contagi e contagiati. 

La peculiarità di questo tipo di abbreviazione è che normalmente i segni + e – vengono letti plus e minus quando sono associati a lettere (ad es. in valutazioni come AA-) o a nomi (ad es. Google+), e di solito seguono e non precedono le lettere o parole. Le due parole “ibride” +ve eve vengono quindi lette correttamente solo se si sa già cosa rappresentano.

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Poesia speculare e poesie palindrome

Rita Dove è una poetessa americana premio Pulitzer per la poesia. Trovo geniale la sua Mirror, in cui le stesse parole, speculari lungo un asse verticale, creano due diverse poesie:

testo della poesia Mirror: 1)	1) Mirror, take this from me: my blasted gaze, sunken astonishment. Resolve memory & rebuild; shame’ll dissolve under powder pressed into my skin.  Oh, avalanche, my harbor: can I look over you; pit & pustule, crease & blotch without seeing you through you— if all I am (Am I all?) is Woe is me?    2) Mirror, this take from me: gaze blasted, my sunken resolve, astonishment. Shame’ll rebuild & memory dissolve into pressed powder under skin, my  harbor, my avalanche. Oh I can look you over; blotch & crease, pustule & pit— seeing without you, through you. Am I all if all I am is Woe is me?

Non avevo mai visto poesie di questo tipo e non sono riuscita a trovarne altre. In inglese le ricerche con mirror poem o specular poem non sono molto utili perché con questi nomi di solito si intende un concetto diverso, la poesia palindroma, che si legge cioè anche in senso retrogrado, dal basso verso l’alto.

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“sconfinamento epistemico”

Epistemic trespassers are thinkers who have competence or expertise to make good judgments in one field, but move to another field where they lack competence — and pass judgment nevertheless. We should doubt that trespassers are reliable judges in fields where they are outsiders

Epistemic trespassing è un termine coniato dal filosofo canadese Nathan Ballantyne nel saggio omonimo Epistemic Trespassing. Descrive il comportamento di intellettuali, scienziati, ricercatori o esperti in una particolare disciplina che si esprimono anche in ambiti non di loro diretta competenza.

Ballantyne fa l’esempio di Linus Pauling, vincitore di un premio Nobel per la chimica e uno per la pace, che negli ultimi anni della sua vita si era dedicato alla medicina alternativa e aveva promosso terapie a base di dosi massicce di vitamine che però non avevano alcuna validità scientifica.

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A Venezia, un ponte immacolato (da museo!)

Manifesto a sfondo rosso con un albero di Natale e la scritta “Immaculate Bridge in the Venetian Civic Museums!” con le date “from 3.12 to 8.12.2021”
Immagine: @stregatte da Facebook

Chissà che idea si fanno i turisti anglofoni che vedono l’annuncio Immaculate Bridge in the Venetian Civic Museums! Penseranno che esista un ponte così incredibilmente pulito da essersi meritato l’esposizione in un museo?

Immaculate ≠ immacolato ≠ Immacolata

In inglese la parola immaculate è esclusivamente un aggettivo che significa perfettamente pulito, ordinatissimo (ad es.immaculate kitchen, immaculate garden, immaculate house, immaculate lawn), impeccabile, senza alcun errore, perfetto (ad es. immaculate appearance, immaculate hair, immaculate text, immaculate condition, immaculate performance).

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Omicron: scariant e supervariante

Immagine di coronavirus e titoli: 1 Covid, INCUBO Omicron; 2 Covid, la MINACCIA Omicron SPAVENTA il mondo; 3 Variante Omicron, il Black Friday della PAURA: così il mondo torna a TREMARE (e non spende); 4 È PANICO per la variante Omicron dal Sudafrica: può bucare i vaccini ed è più contagiosa

Questi titoli di quotidiani del 27 novembre 2021 mi hanno fatto subito pensare al neologismo inglese informale scariant, parola macedonia formata da scary (terrificante) e variant.

Descrive una nuova variante del virus Sars-CoV-2 che spaventa per le modalità con cui viene descritta dai media, che ricorrono a narrazioni catastrofistiche con parole che appartengono al campo semantico della paura, come negli esempi qui sopra.

I titoli acchiappaclic sulla variante Omicron non tengono conto che al momento mancano ancora dati scientifici certi che effettivamente dimostrino che, rispetto al virus originale e alle varianti* già note, la nuova variante ha una o più di queste caratteristiche:
è più trasmissibile, 
riduce la protezione data dai vaccini,
provoca forme cliniche più gravi o più letali,
rende meno efficaci le misure di protezione individuale.

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Falsi amici del recapito

Chi segue questo blog sa che ho un debole per i giochi di parole terribili come questo di Scott Hilburn che sfrutta la somiglianza grafica di pony e peony /ˈpiːəni/, la peonia. Ne prendo anche spunto per aggiungere un esempio particolare al mio elenco di falsi amici.

Pony Express in inglese

L’ambientazione della vignetta è congruente con il rimando a (The) Pony Express, il nome proprio del servizio postale statunitense che aveva operato per poco più di un anno tra il 1860 e il 1861. Attraversava quasi tutto il paese (cross-country), collegando il Missouri alla California, e copriva una distanza di 3163 km in dieci giorni grazie a staffette di cavalieri, tra cui Buffalo Bill, che cambiavano cavallo (non pony!) ogni 10 miglia circa in apposite stazioni.

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Traduzioni letterali: privilegio esecutivo

Ho presto spunto da questo tweet di @antrebaud per aggiornare Executive order ≠ ordine esecutivo con alcune considerazioni sul concetto di executive privilege che riporto anche qui.

Executive privilege è la prerogativa concessa al presidente degli Stati Uniti, come capo del potere esecutivo e nell’interesse pubblico, di non rivelare determinate informazioni e comunicazioni intercorse con altri appartenenti dell’esecutivo nel caso venissero richieste del potere legislativo (il Congresso) o dal potere giudiziario (le corti).

Negli Stati Uniti ultimamente se ne sta discutendo molto perché l’executive privilege è stato invocato dall’ex presidente Donald Trump per le richieste della commissione di inchiesta sull’attacco al Congresso del 6 gennaio 2021.

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Mondayitis e altri malanni del lunedì

Vignetta in cui un uomo a letto mezzo addormentato dice alla moglie, già alzata: “Mondayitis is a real disease”. La moglie chiede “What’s the cure?” e lui risponde “Bed rest” (riposo a letto) 
Vignetta di Harry Bruce

Mondayitis è una parola inglese informale e scherzosa che descrive la riluttanza di andare a scuola o al lavoro tipica del lunedì mattina, oppure l’efficienza lavorativa ridotta di inizio settimana (fonte: OED). Nella formazione del nome, che risale all’inizio del secolo scorso, si riconosce il suffisso itis che indica un’infiammazione.  

Per il pessimo umore del lunedì mattina si può usare anche un’espressione simile dell’inglese americano, a case of the Mondays. È stata popolarizzata dal film Office Space del 1999 ed è all’origine di molti memi e giochi di parole, grazie anche alla polisemia del sostantivo case (“caso”, anche medico, e “cassa”): dettagli in Dictionary.com.

Un esempio di meme con due immagini con la stessa didascalia “Looks like someone’s got a case of the Mondays” ma la prima con un fotogramma del film e la seconda con una cassa di bottiglie.

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