Gergo aziendale inglese

Alcuni degli esempi nel post itanglese sono prestiti che arrivano direttamente dal cosiddetto corporate speak (o corporate doublespeak, in italiano aziendalese), il gergo usato nelle aziende americane, inglesi e multinazionali per rendere più interessanti concetti a volte banali (le buzzword che da un momento all’altro sono sulla bocca di tutti, come ad es. slide deck, playbook, … Leggi tutto

itanglese

Le aziende parlano l’itanglese fa una carrellata sulle parole inglesi più usate nelle aziende italiane, un fenomeno che avrebbe avuto un aumento clamoroso negli ultimi nove anni (non è però indicata la metodologia di ricerca usata per ricavare le percentuali estremamente catastrofiste citate). Alcuni esempi citati: brainstorming, mission, conference call, performance, business (con tutte le … Leggi tutto

Immagini, traduzione automatica e tazze

Nota: post del 2009, precedente all’avvento dei sistemi di traduzione automatica neurale (NMT, Neural Machine Translation). Con i sistemi di traduzione automatica di tipo statistico come Google Translate e Microsoft Translator è sempre più difficile vedere traduzioni esilaranti come “addolorisi con i ventilatori dell’ape Gee” (mourn with Bee Gee fans, titolo apparso dopo la dipartita … Leggi tutto

Parole dell’anno “tecnologiche” negli USA

Il New Oxford American Dictionary ha scelto il verbo unfriend come parola dell’anno 2009: in alcuni social network come ad es. Facebook il significato è rimuovere dagli amici.

Altre parole prese in considerazione in campo tecnologico / informatico:

hashtag il cancelletto # (in inglese hash ma anche pound sign e number sign), tag che si aggiunge davanti a una parola in Twitter per poter trovare tweet (“post”) sullo stesso argomento;
aggiornamento 2013 – nel frattempo la parola hashtag ha assunto anche il significato, ormai predominante, di “parola (o una serie di parole senza spazi) marcata con il tag #”, e quindi identifica due concetti diversi, come descritto in Hashtag, parola e simbolo;
intexticated descrive lo stato di distrazione al volante per colpa di SMS (to text = mandare SMS), simile alla guida in stato di ebbrezza (intoxicated). Per il dizionario americano Webster New World College Dictionary, la parola inglese 2009 è simile, distracted driving, preferita a cloud computing, wrap rage, netbook, wallet biopsy e go viral;
netbook prestito entrato anche in italiano per descrivere un laptop di dimensioni (e prestazioni) ridotte; …
paywall meccanismo per bloccare l’accesso a un sito web e consentirlo solo a chi è abbonato a un servizio a pagamento;
sexting l’invio di messaggi o immagini sessualmente espliciti via cellulare (sex+text).

A giudicare da distracted driving, intexticated e sexting, sembra proprio che da parte degli americani continui la “scoperta” degli SMS!

Qui i dettagli sulle altre parole dell’anno per il New Oxford American Dictionary in ambito economico (freemium, funemployed, zombie bank), politico o sociale (choice mom, death panel, teabagger) e ambientale (brown state, green state, ecotown). Molto efficaci deleb, una persona famosa (celeb) deceduta, e tramp stamp, un tatuaggio subito sopra al fondoschiena, specialmente di una donna.

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www e pronuncia di indirizzi web

In Visual Thesaurus ieri [novembre 2009] c’era un bell’articolo sull’evoluzione del termine World Wide Web, inizialmente scritto in Camel Case come un’unica parola, WorldWideWeb, poi abbreviato in the Web e in www, quest’ultimo un caso curioso perché nella pronuncia inglese l’abbreviazione è più lunga del nome stesso, come notava anche Douglas Adams: "The World Wide Web … Leggi tutto

XOXO: baci e abbracci

Nota: post pubblicato nel 2009, quando i messaggi di testo erano quasi esclusivamente SMS di lunghezza limitata a 160 caratteri e non erano ancora disponibili le emoji come 😘. Anche se mi occupo di terminologia informatica, XOXO non mi fa pensare al microformato eXtensible Open XHTML Outlines bensì all’abbreviazione inglese per hugs and kisses che … Leggi tutto

biologic – farmaco biologico

Ho già accennato all’aggettivo italiano biologico e a come in molti testi tradotti diventi organico, falso amico modellato sull’inglese organic. Andrebbe però considerato anche il termine inglese biologic. Identifica farmaci e vaccini estremamente selettivi e complessi che contengono una o più principi attivi derivati da materiale di origine biologica, come ad es. proteine, emoderivati, anticorpi, ecc. … Leggi tutto

Alphabet Song e alcune differenze culturali

A tre anni quasi tutti i bambini americani conoscono l’Alphabet Song, una canzoncina che aiuta a memorizzare i nomi delle lettere dell’alfabeto: La sequenza L M N O P è cantata più velocemente, come se fosse un’unica parola pronunciata  /ɛlɛmɛnoʊ pi:/. Ecco così che se si pensa al romanzo Ella Minnow Pea, si capisce che … Leggi tutto

Pangrammi e lipogrammi

In giro cominciano a vedersi i soliti indicatori che ci segnalano meno di due mesi alla fine dell’anno: ieri, ad esempio, ho notato scaffali pieni di decorazioni natalizie e ho letto un paio di articoli (qui e qui) sui neologismi dell’anno, in particolare i 1200 lemmi entrati nell’edizione 2010 del Vocabolario della lingua italiana Zingarelli. … Leggi tutto

splash screen – schermata iniziale

Ho visto una raccolta delle schermate iniziali di Windows dal 1985 al 2009 che mi hanno ricordato che sono un’utente stagionata: le ho riconosciute tutte a parte la prima… Se non altro mi sono divertita a leggere i commenti tipicamente inglesi che le accompagnano!  E ho notato la terminologia: chi ha scritto le didascalie parla … Leggi tutto

hard-wired

In inglese l’aggettivo hard-wired (o hardwired) può descrivere le parti di un programma o di un dispositivo non modificabili, ad es. perché definite a livello di hardware (il riferimento originale è alle connessioni nei circuiti elettrici). Hard-wired, spesso abbreviato in wired, ha poi assunto anche il significato di “determinato geneticamente” (il cervello è visto come … Leggi tutto

Flessibilità dell’inglese: un

Un articolo del New York Times, The Age of Undoing, mette in evidenza i verbi inglesi creati aggiungendo il prefisso un– a verbi già esistenti per indicare l’annullamento di un’azione, interessanti perché danno origine a molti neologismi, specialmente nella pubblicità e nelle opzioni delle interfacce di software e di social network: “You can friend someone … Leggi tutto

Il portale linguistico del Canada

Ne stanno parlando in molti: il Canadian Translation Bureau, ente governativo canadese, ha reso consultabili gratuitamente il database terminologico Termium (quasi 4 milioni di termini in inglese e francese e più di 200.000 in spagnolo) e le risorse del portale linguistico The Language Portal of Canada / Le Portail linguistique du Canada, dove si possono … Leggi tutto

Se i numeri sono un’opinione…

Uno scambio di commenti con Marina sulle differenze di punteggiatura tra lingue diverse mi ha fatto pensare alle differenze di scrittura e a come, spesso, si può riconoscere il paese di origine dalla calligrafia di una persona (o perlomeno si poteva, nell’era pre-computer!). Molti spagnoli, ad esempio, aggiungono un trattino alla gamba della q e alcuni tedeschi scrivono la n come una u con sopra un trattino orizzontale e il numero 1 con due tratti che lo fanno assomigliare a un triangolo senza base.

In particolare, l’incontro con un’amica dell’università mi ha ricordato gli esami di traduzione italiano-inglese di una famigerata professoressa che toglieva mezzo punto al voto finale per ogni occorrenza di numeri “all’italiana” in un testo in inglese, specialmente il 7 con il numeri italianitaglietto e il 4 “aperto”, come negli esempi a sinistra. Ovviamente i testi degli esami contenevano sempre cifre o date e non sono l’unica che, quella volta,numeri non italiani ha preso l’abitudine di scrivere i numeri come si vede nell’esempio qui a destra. 

Discorso diverso per gli americani, perlomeno per il numero 4 che scrivono aperto ma in un modo ancora diverso da quello italiano.

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