NOM NOM NOM!

Nel mondo anglosassone è di nuovo stagione di parole dell’anno. Inizia il New Oxford American Dictionary scegliendo refudiate, strafalcione molto discusso di Sarah Palin (involontaria parola macedonia formata da refute e repudiate).

Più interessanti da un punto di vista non americano le altre parole prese in considerazione: bankster, double-dip, crowdsourcing, retweet, webisode e vuvuzuela (per i dettagli, c’è un articolo in Il Post).

Cookie Monster

Trovo divertente che nell’elenco appaia anche nom nom nom, un’esclamazione che ha dato origine a sostantivo, verbo e aggettivo per descrivere cibo particolarmente appetitoso o l’apprezzamento di chi lo mangia.

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istruzione / formazione / apprendimento

EDUCATION  [Zits - striscia del 6 novembre 2010]

Questa striscia di Zits evidenzia un significato di education in inglese, diverso da educazione in italiano (sono spesso falsi amici).

In inglese education non vuol dire “buone maniere” ma significa invece, a seconda del contesto, istruzione, formazione, apprendimento e in alcuni casi anche didattica, insegnamento, come mostra la voce education di Oxford Dictionaries, .

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Manganelli e att(r)onimi

Titolo di notizia: Capo della Polizia Manganelli: “Useremo la forza”Nelle notizie della settimana scorsa [settembre 2010] è stato spesso citato il capo della polizia italiana, Antonio Manganelli, personaggio con un nome che rimane decisamente impresso, visto il ruolo ricoperto. Allo stesso modo si fanno notare padre Cantalamessa (predicatore) e monsignor Crociata (segretario della CEI).

In inglese nomi propri e cognomi che riflettono alcune caratteristiche di una persona o del suo carattere o sono in relazione con la professione che svolge si chiamano aptronym, dall’aggettivo apt (“adatto”, “appropriato”) e dal suffisso –(o)nym che corrisponde all’italiano –onimo, che nelle parole composte significa “nome” (o “tipo di parola”).

L’Encyclopædia Britannica riporta che la parola inglese aptronym sarebbe stata coniata dal giornalista americano F.P. Adams anagrammando patronym (patronimico) in modo da evidenziare l’aggettivo apt, “adatto”.

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Il pile, un falso amico potenzialmente imbarazzante

foto di “pile” verde con pecora bianca con muso nero, tipicamente irlandese, che mangia un trifoglio

Memorabile la scenetta in un negozio di Dublino, dove un ignaro turista italiano aveva chiesto Do you have piles? a un imbarazzato commesso che certo non si aspettava una domanda così esplicita sulle proprie eventuali emorroidi

Ho sempre trovato strano che in italiano si usi la parola inglese pile per descrivere il tessuto sintetico e gli indumenti confezionati con tale materiale, visto che in inglese il nome è ben diverso, fleece (forma abbreviata di polar fleece e in origine un marchio registrato, Polarfleece, di Polartec).

In inglese la parola pile può avere vari significati; se usata in ambito tessile non ammette la forma plurale ed equivale all’italiano pelo, una caratteristica conferita da varie tecniche di tessitura a materiali come ad es. velluto, felpa, alcuni tipi di spugna, tappeti e quello che in italiano chiamiamo pile.

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