design ≠ design

Il doodle di Google del 20 marzo festeggia il primo giorno di primavera astronomica. Nella descrizione inglese appare l’informazione Design by Marimekko.

Design di Marimekko

La traduzione italiana, Design di Marimekko, non mi sembra corretta.

In italiano il prestito design può significare “processo di progettazione, ideazione, ricerca creativa” oppure “aspetto o forma di un oggetto di produzione industriale che risponde a specifici criteri estetici e funzionali”.

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populism ≠ populismo

In un articolo commemorativo su Whitney Houston la rivista americana TIME scrive:

« Houston, who died Feb. 11 [2012] at 48, was a populist above all. The music she chose to sing was a careful but thrilling blend of gospel, soul and pop that made her a staple of dance clubs and light-rock stations and helped her become America’s fourth-best-selling female artist of all time. […] And she used her voice to reach the broadest audience she could […]»

L’ho letto in treno e mi è venuto subito in mente un commento a Trenitalia o Trenispagna?, in cui linus fa notare un potenziale falso amico:

« i termini “populism” e “populismo” hanno significati diversi: in inglese il termine è positivo e significa “fare gli interessi delle persone comuni”, mentre in italiano è negativo e significa “convincere con propaganda demagogica il popolo” […] Una traduzione sbagliata rischia di diventare un concetto, sbagliato!»

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Americani e numeri romani

All’inizio di febbraio 2012 è stato presentato il nuovo motore di ricerca Volunia, nato a Padova. La data di lancio è evidenziata in numeri romani anche in inglese e nelle lingue con un alfabeto diverso da quello latino, nelle quali questo formato potrebbe risultare meno trasparente che in italiano.

Volunia launch date

L’ho notato anche perché poco prima avevo letto in npr che il Super Bowl, seguitissima finale di football americano in cui si assegna il titolo di campione della National Football League, è probabilmente l’unico evento durante il quale gli americani hanno a che fare con i numeri romani (l’edizione 2012, appena conclusa, era la XLVI).

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s·nowhere o snow·here, una questione di E2?

Snowhere: where you go in a snowstorm

In #snOMG! ho parlato di snowhere, parola che si legge /ˈsnəʊˌwɛə(r)/ e che in un contesto di forti nevicate consente di giocare con frasi come road to snowhere, going snowhere, snowhere to go ecc. Nei commenti, Matteo mi ha segnalato un uso decisamente diverso della parola da parte di una nota azienda italiana di abbigliamento sportivo.

Snowhere in una pubblicità  italiana 

pubblicità COLMARCOLMAR descrive così la campagna SNOWHERE, realizzata sia in italiano che in inglese: 

Il pay off, volutamente in inglese, si basa su un gioco di parole volto a rivelare tutti questi concetti attraverso tre suffissi presenti nel termine “SNOWHERE”: SNOW-WHERE-HERE. NEVE-DOVE-QUI… Dove c’è neve, noi ci siamo. Qui, ora, dovunque ciò avvenga.

Il testo italiano della pubblicità segue la formula Non c’è nulla come x / Non c’è nulla come y / Non c’è neve senza COLMAR che nella versione inglese diventa There is nothing like x / Nothing like y / There’s no snow without COLMAR.

Interpretazione diversa in inglese e in E2?

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I nomi dei browser

icone browserHow to name a web browser (by those who have) raccoglie alcuni dettagli sull’origine dei nomi dei browser più noti.

Internet Explorer è un nome trasparente e descrittivo che risale al 1995, quando non tutti avevano ancora le idee chiare su cosa si potesse fare su Internet. Poteva richiamare lo slogan usato da Microsoft in quegli anni, “Where do you want to go today?”, e c’era sicuramente un riferimento non troppo velato al nome del principale concorrente dell’epoca, Netscape Navigator: c’è chi si limita a navigare e chi invece esplora.

Mozilla inizialmente era un nome in codice di Netscape Navigator e stando a una leggenda metropolitana sarebbe una parola macedonia formata da Mosaic + killer perché il browser avrebbe dovuto eliminare dal mercato Mosaic, al tempo l’unico concorrente. Nel logo appariva il mostro Godzilla.

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