Acronimi: online e per sviluppatori

Ho trovato divertente Sam Leith’s most hated online abbreviations (e commenti), qualche spiritosaggine su alcuni tra i più noti acronimi usati in inglese nelle comunicazioni online:
LOL     –  Laughing Out Loud, “risate fragorose” 
YOLO  –  You Only Live Once, “si vive una volta sola” 
TBH     –  To Be Honest, “ad essere sincero” 
IMHO   –  In My Humble Opinion, “secondo la mia modesta opinione” 
JFGI     –  Just Fucking Google It, “cércatelo con Google”  e
GIYF     –  Google Is Your Friend, “Google ti è amico” (per chi non cerca da solo)
tl;dr      –  too long; didn’t read, “troppo lungo, non l’ho letto” (anche per indicare sunto);
IYKWIM  –  If You Know What I Mean, “se sai cosa intendo dire”  
TMI       –  Too Much Information, “troppe informazioni” 
AFAIR   –  As Far As I Recall, “per quanto mi ricordo”
NSFW   –  Not Safe For Work, “non adatto [a essere visto/ascoltato] al lavoro”

Non c’è però l’irritante ASAP (As Soon As Possible), “il prima possibile”, forse perché non è usato solamente online.

Anche a informatici e sviluppatori piacciono molto gli acronimi: sviluppatore: XP, ASD, TDD, FDD or BDD? Didascalia: When you're thinking about new software development approaches...

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Chime for change, efficace anche in E2?

Avevo già intravisto la pubblicità di Chime for change in una stazione ma solo ieri, dopo aver letto la notizia di un grande concerto organizzato a Londra, ho scoperto che si tratta di un’organizzazione che promuove istruzione, salute e giustizia per le donne.

CHIME FOR CHANGE

Il nome Chime for change mi aveva colpita perché in inglese funziona bene sia graficamente che come pronuncia: /tʃʌɪm/ e /tʃeɪndʒ/ hanno la stessa struttura sillabica e dei fonemi in comune, che danno ritmo al nome.

Il significato di chime

Ho invece qualche dubbio che il nome sia efficace anche a livello globale, dove l’inglese è lingua veicolare (E2, English as a second language), perché la parola chime non fa parte del lessico di base e quindi il messaggio potrebbe risultare solo parzialmente comprensibile.

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Le delizie delle tecnologie informatiche

DELIGHTEDChi segue blog linguistici americani avrà visto citato Silicon Valley is beginning to see ‘delight’ in a new light, un articolo che evidenzia come delight e delightful siano diventate parole immancabili (buzzword) tra chi promuove tecnologie e prodotti informatici. Pare che questa preferenza lessicale sia un’eredità di Steve Jobs, che ripeteva di voler "surprise and delight” con i prodotti Apple.

Esempi dall’annuncio di ieri di Marissa Mayer di Yahoo! sull’acquisizione di Tumblr:

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L’arbitrarietà delle parole canguro

Kangaroo wordsPalindromes, anagrams, and 9 other names for alphabetical antics elenca alcuni esempi di ludolinguistica.

Il termine più divertente è kangaroo word (o marsupial), definito come una parola che al suo interno ne contiene altre, ad es. encourage in inglese contiene courage, cog, cur, urge, core, cure, nag, rag, age, nor, rage and enrage.

Per altri invece kangaroo word identifica un concetto diverso, più specifico: è una parola che al suo interno contiene le lettere di un’altra parola con lo stesso significato, ad es. masculine contiene male e observe il sinonimo see (altri esempi in Oxford Dictionaries).
In Verbalia si trovano alcuni esempi per l’italiano, tra cui incontrovertibili (certi) e accondiscendere (cedere), che vengono chiamati anche parole sgonfiabili.

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Le api hanno le ginocchia, ma solo in inglese

ape

Negli Stati Uniti è appena uscita una nuova versione cinematografica di The Great Gatsby e diversi articoli in inglese hanno descritto il linguaggio e le parole coniate o rese popolari da Scott Fitzgerald. Esempio: Getting "Gatsby": The Language Behind the Novel.

Tra le espressioni tipiche degli anni ‘20 c’è the bee’s knees. Descrive qualcosa che si ritiene di grande qualità o particolarmente desiderabile (the best). In Irlanda l’ho sentito dire a proposito di persone che hanno un’alta opinione di sé, ad es. "she thinks she’s the bee’s knees". L’origine dell’espressione è incerta, probabilmente un nonsense simile ad altri in voga in quel periodo.

Prendo spunto da the bee’s knees per alcune altre curiosità sulla parola bee che volevo condividere da tempo.

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Poco poetico: sleep in one’s eyes

“Danze primaverili”  (con l'omino del sonno e la fatina della febbre da fieno) – Rhymes with Orange 
The spring rounds – Vignetta di Rhymes with Orange

In primavera chi soffre di congiuntivite* allergica spesso si sveglia con gli occhi appiccicosi. In inglese ci sono vari modi per descrivere le secrezioni oculari: eye discharge, eye mucus, rheum (letterario), geosinonimi più informali come ad es. [eye] gunk, gunge, goo, goop, gloop e, se si tratta di normali cispe, sleep, sleepy dust, sand ecc.

Nel folklore le cispe sono le tracce lasciate dal passaggio di the sandman, l’omino del sonno che fa addormentare i bambini spargendo sabbia magica sui loro occhi. The sandman può anche essere un sinonimo scherzoso di sleep (“sonno”), come Morfeo in italiano.

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Anni luce metaforici

It’s all in the genes: DNA and metaphor fa alcuni esempi di termini scientifici e informatici inglesi che sono entrati nel linguaggio comune in senso figurato, a volte con un significato più generico (determinologizzazione), altre invece con nuove accezioni.

Alcune delle metafore descritte hanno un equivalente in italiano, ad es. averlo nel DNA, di default e l’aggettivo dispregiativo neandertaliano.

foto Boris Štromar È invece diverso l’uso di light year, termine astronomico che identifica un’unità di misura di lunghezza ma che nell’uso metaforico inglese mantiene il significato primario della parola year e quindi serve a enfatizzare un periodo di tempo molto lungo. Esempio: The UK is light years behind Europe on renewable energy targets.

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Anisomorfismo: block e blocco

L’anisomorfismo è l’impossibilità di far corrispondere tutti i significati e le connotazioni di una parola in una lingua a tutti i significati di una parola in un’altra lingua*, un’asimmetria che può complicare il lavoro terminologico.

Creative Blocks – Incidental Comics

Le vignette di Incidental Comics sono un esempio efficace di come parole con un ambito d’uso simile, block in inglese e blocco in italiano, sono sovrapponibili solo in parte (ad es. blocco di partenza / stradale / psicologico) mentre in altri contesti usiamo parole completamente diverse, come ad es. isolato (ma anche vicinato: il block party americano è lo street party britannico) e tagliere o ceppo.

Nelle differenze d’uso intervengono non solo fattori linguistici ma anche situazionali, cognitivi, culturali, ad es. possono non coincidere i punti di vista (per il sole si usa un filtro o una protezione, eventualmente totale), le metafore (ad es. in senso figurato uno stumbling block è più simile a uno scoglio che non a un inciampo) e le associazioni (un blocco di ghiaccio non ci fa pensare ad alcuna particolare attività ludica).

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