Cartelli a Miami

In questi giorni sono a Miami, ospite alla conferenza annuale dell’American Translators Association. Anche qui mi sono divertita a osservare qualche cartello.

ESTASYON BIS POU EVAKYE ANKA DIJANSOvunque si sente parlare spagnolo ma le comunicazioni ufficiali bilingui sono meno comuni di quanto mi sarei aspettata e per questo mi ha colpita molto il cartello in tre lingue con istruzioni per le evacuazioni di emergenza in caso di uragano, rappresentato dal simbolo hurricane_symbol_blue.

La terza lingua per me era irriconoscibile ma ho immaginato che fosse una lingua creola come il papiamento di Aruba. Ho poi avuto conferma che si tratta di creolo haitiano, infatti a Miami c’è una comunità di parlanti molto numerosa.

In due cartelli di divieto ho visto indicati mezzi di trasporto molto specifici:

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C’è zucca e zucca

zucca padre alla zucca figlio: “Son, our kind eithe goes into the decorative arts or the culinary arts.”
calling = vocazione; go with one’s guts = andare d’istinto

Due rimandi a Halloween in questa vignetta americana: le zucche intagliate e pumpkin pie, la crostata con ripieno di zucca che è anche uno dei simboli di Thanksgiving.

La distinzione tra usi decorativi e culinari mi ha ricordato alcune differenze lessicali tra  italiano e inglese: noi parliamo indistintamente di zucche mentre in inglese si usano parole diverse, squash, pumpkin e gourd, e non sempre la classificazione è chiara.

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Zap → WhatsApp → “uozzap”

gruppo Wazzup dei genitori

Nel 2015 il nome WhatsApp ormai fa parte del lessico quotidiano di milioni di italiani, ma per molti risulta ostico: nelle comunicazioni scritte informali si trovano variazioni di ogni genere (watsap, wattsap, wattsapp, uotsap, uatsapp, uatsap, uorzap…) e nella pronuncia prevale “uozzap”.

WhatsAppNessun dubbio di ortografia se invece l’app fosse stata chiamata Zap, il nome alternativo preso in considerazione dai suoi ideatori americani. Non so quale delle diverse accezioni di zap avessero in mente, probabilmente volevano comunicare rapidità e vivacità.

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Sentenza: è un falso amico

Queste frasi tradotte dall’inglese hanno in comune un falso amico:

Obama ha deciso di intervenire sulla sentenza e ridurla a 4 anni.
Ha scontato una sentenza in una prigione statale e due sentenze in prigioni federali.
Sono state eseguite sentenze di morte per impiccagione, camere a gas e iniezioni.
Il sistema penitenziario statunitense è molto criticato per la durezza delle sue sentenze.

In ciascuna frase la parola inglese sentence è stata tradotta letteralmente con sentenza, senza considerare che in italiano la sentenza è il provvedimento con cui il giudice definisce, in tutto o in parte, il processo sottoposto al suo giudizio (cfr. inglese ruling).

In inglese invece sentence è “the punishment assigned by a court”, quindi una condanna, il provvedimento con il quale il giudice infligge una pena o impone un obbligo e, in senso esteso, la pena inflitta.

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Politicamente corretto nello spazio

vignetta di sinann, “leaving the space station unmanned”

In previsione della “conquista” di Marte, in inglese (americano) si discute come descrivere le missioni spaziali senza equipaggio. L’uso dell’aggettivo unmanned (e dell’antonimo manned) non è ritenuto politicamente corretto perché contiene la parola man che esclude le donne e impedirebbe alle bambine di pensare di potere fare l’astronauta.

La guida di stile della NASA specifica che per evitare linguaggio sessista non vanno usati gli aggettivi manned e unmanned, da sostituire con human, piloted, un-piloted o robotic.

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Cos’è la gig economy

gig economy

Il grafico di Google Trends mostra un improvviso interesse per l’espressione gig economy nel luglio scorso [2015], suscitato da una dichiarazione di Hillary Clinton durante la presentazione del suo programma economico:

  «Many Americans are making extra money renting out a small room, designing websites, selling products they design themselves at home, or even driving their own car. This on-demand, or so-called gig economy is creating exciting economies and unleashing innovation. But it is also raising hard questions about work-place protections and what a good job will look like in the future.»

Gig economy, un nuovo modello economico

Con gig economy si intende un modello economico sempre più diffuso dove non esistono più le prestazioni lavorative continuative (il posto fisso, con contratto a tempo indeterminato) ma si lavora on demand, cioè solo quando c’è richiesta per i propri servizi, prodotti o competenze.

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Italiano, a soggetto nullo

Good grammar is like personal hygiene – you can ignore it if you want, but don’t be surprised when people draw their conclusions.

Da cosa si capisce che la quattro frasi qui sotto sono state tradotte in inglese da un italiano (o comunque riviste da un italiano, se è stata usata la traduzione automatica)?

1 The building may not seem much from the outside, but is a must see . […] 
2 The building explains the differences between the regions: is based on smells and […] 
3 In practice is a non-building, as is formed by […]
4 There is a dark room in which is recreated a very scenographic environment.

Tutte le frasi contengono degli errori tipici “da italiani” che evidenziano alcune importanti differenze grammaticali tra le due lingue.

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Refugee e rifugiato: il lessico della migrazione

In diverse lingue europee si discute del lessico della migrazione e nei giorni scorsi vari media italiani hanno dato risalto a una notizia sull’uso delle parole migrant e refugee in inglese, Why Al Jazeera will not say Mediterranean ‘migrants‘.

Come spesso succede con i riferimenti linguistici, molti hanno dato per scontato che ci fosse totale equivalenza tra le parole, i loro usi e le loro connotazioni in inglese e italiano.

Non hanno considerato che le parole non devono essere isolate dai sistemi concettuali a cui appartengono perché raramente c’è piena corrispondenza tra lingue diverse. Il loro uso è anche influenzato dalle altre parole disponibili in ciascuna lingua. Per l’inglese britannico lo illustra in modo efficace Karl Sharro, libanese che vive a Londra:

The Lexicon of Global Migration 

L’immagine satirica evidenzia parecchie differenze lessicali tra inglese e italiano:

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Dismaland: derelict ≠ derelitto

I media britannici hanno dato grande risalto alla notizia del parco tematico Dismaland aperto dall’artista Banksy in un’area dismessa del lido di Weston-Super-Mare. Nelle descrizioni in inglese è ricorrente l’aggettivo derelict, che riferito a luoghi ed edifici significa in avanzato stato di abbandono, in rovina, cadente, fatiscente, decrepito.

immagine e didascalie da The Guardian: Banksy's Dismaland: ‘a theme park unsuitable for children’. The castle’s derelict, Cinderella’s pumpkin has crashed, and the seagulls are on the attack ... Banksy has opened a theme park called Dismaland at a disused lido in Weston-super-Mare. The show has been shrouded in secrecy for weeks, and locals had been led to believe it was a film set for a Hollywood thriller.

I media italiani hanno ripreso la notizia traducendo letteralmente derelict con derelitto, in particolare per descrivere il castello delle fiabe modellato su quello di Disneyland. Non si sono però resi conto che derelict e derelitto sono falsi amici: in italiano contemporaneo l’aggettivo derelitto si usa solamente per descrivere persone prive di ogni tipo di conforto familiare o sociale e di ogni mezzo di sostentamento, ma non per luoghi o edifici.

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Twitterati, hackathon, mansplain? → Libfix!

vignetta Partially Clips
Vignetta: Partially Clips via Isms, gasms, etc. (Language Log)

Tra i meccanismi di formazione di neologismi più sfruttati in inglese ci sono le parole macedonia, in inglese blend, di solito composte da un segmento iniziale e uno finale di due parole (ad es. termbase, da terminology+database).

Alcuni segmenti finali sono così ricorrenti che si comportano come suffissi, ad es. –splain da mansplain; un fenomeno simile, ma meno frequente, riguarda i segmenti iniziali che si comportano come prefissi, come ad es. franken– da Frankenstein. Il linguista Arnold Zwicky li ha chiamati libfix, da liberated affix, perché sono affissi che si sono “liberati” dalle parole da cui hanno avuto origine. È un nome alternativo a [blend] splinter (“frammento”), già in uso in linguistica, e ha il vantaggio di rimandare esplicitamente ad altri “-fix” (affix, suffix, prefix, infix).

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Etimologia curiosa: Foo Fighters

Davvero spettacolare la cover di Learning to Fly, canzone dei Foo Fighters eseguita da 1000 musicisti italiani per convincere la band americana a venire a suonare a Cesena.

Smokey Stover The Foolish Foo FighterFan a parte, forse non tutti sanno che la band ha preso il nome dai foo fighter, che durante la seconda guerra mondiale erano gli oggetti volanti non identificati avvistati dai piloti americani in Europa. 

Il nomignolo per gli UFO pare fosse l’idea di un pilota americano di Chicago, dove venivano pubblicati i fumetti di Smokey Stover, improbabile pompiere della False Alarm Fire Company. Nelle storie appariva spesso la parola inventata foo, che potrebbe derivare da foolish, dal francese feu, “fuoco”, (frase ricorrente era where there’s foo, there’s fire) o dal carattere cinese  , “fortuna”.

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Fantasy e fantasia, prestiti “doppioni”

In italiano fantasy (sostantivo e aggettivo) identifica un genere narrativo e cinematografico caratterizzato da un’ambientazione fantastica e da un’atmosfera di magia, nel quale prevalgono i riferimenti alla mitologia classica, alle fiabe, alle saghe nordiche e a un immaginario Medioevo, e in cui è centrale la lotta del bene contro il male (un classico: Il Signore degli anelli).

4 classic fantasy tales for kids: Alice in Wonderland, Cinderella, Puss in Boots, The Adventures of Pinocchio

Fantasy è un tipico esempio di prestito accolto con una sola delle accezioni della lingua di origine, quindi con un significato più specifico.

Come modificatore, in inglese fantasy ha varie funzioni e identifica anche altri tipi produzioni letterarie caratterizzate da grande immaginazione e ambientazioni alquanto lontane dalla vita reale, come fiabe, favole, leggende e ogni tipo di narrazione fantastica: Peter Pan, Pinocchio e i romanzi di Roald Dahl sono esempi di fantasy novel o fantasy book.

Questa differenza tra inglese e italiano è sfuggita all’autore di una notizia tradotta:

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Significato adulterato

Ho un debole per i giochi di e con le parole della striscia americana Pearls Before Swine, quasi sempre improponibili in altre lingue e culture a parte qualche eccezione:

Pig, personaggio tonto, legge il giornale e dice “this man’s leaving his wide for acting too much like an adult”; Goat guarda e dice “that’s not the meaning of adultery”

L’errore di Pig è un esempio di paretimologia, l’accostamento sul piano sincronico di due parole con etimologia diversa: adulto deriva dal latino adultus “cresciuto”, da adolescĕre “crescere”, mentre adulterio deriva dal latino adulterium, derivato di adulterare, “rendere diverso”, der. di alter “altro”, con il prefisso ad-.    

Anche questa striscia funziona con lo stesso meccanismo:

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Graecum est, non legitur → It’s all Greek to me

all greek to meQuando non si capisce nulla di qualcosa o di quello che dice qualcuno, in inglese si può dire It’s (all) Greek to me. L’espressione viene fatta risalire a Shakespeare, che l’aveva usata in Giulio Cesare, ma era già apparsa anni prima nella traduzione di un’opera teatrale italiana.

Pare che la frase facesse riferimento alla difficoltà dei monaci amanuensi quando trovavano citazioni in greco all’interno dei testi in latino. La loro soluzione era sostituirle con un’annotazione che indicava che era impossibile leggerle, Graecum est, non legitur (oppure Graeca sunt, non leguntur o Graecum est; non potest legi). Altri dettagli in Is It All Greek To You? Thank Medieval Monks, And The Bard, For The Phrase.

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