Un agnello, un’ape e la b muta…

lamb + beeUna battuta inglese con gioco di parole intraducibile:

A lamb and a bee walk into a bar. The lamb does all the talking. The barman says “Your friend is quiet”. The lamb tells him “The bee is silent”.

I meccanismi umoristici del comico di linguaggio quasi sempre richiedono la cooperazione del lettore e informazioni extralinguistiche condivise.

Qui bisogna avere familiarità con il tipo di barzelletta che segue lo schema “a x walks into a bar” (oppure a x and a y and… walk into a bar), molto comune in inglese, e sapere che la lettera b, omofona di bee, è muta (silent) nella parola lamb.

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Basta un penny

QUALITÀ SENZA COMPROMESSI. BASTA UN PENNY.

Questa pubblicità mi ha fatto subito pensare a un’espressione inglese ormai desueta, spend a penny, un eufemismo per urinare. Il riferimento è ai primi bagni pubblici apparsi a Londra alla fine del XIX che potevano essere usati solo inserendo una moneta da un penny in un apposito meccanismo che sbloccava la porta.

La parola inglese penny ha la peculiarità di avere due plurali: pennies per descrivere più monete da un penny, pence invece se si intende una somma di denaro.

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Narcisi, porri e asfodeli

Il primo marzo nel Galles è St. David’s Day, festa del santo patrono. Il paese britannico ha la peculiarità di avere due simboli, il porro (leek) e il narciso (daffodil), e il motivo è linguistico: in gallese le due piante hanno nomi simili, cennin e cennin Pedr (“porro di san Pietro”), da cui la confusione e il doppio simbolo.

Etimologia di daffodil

asfodelo nel Parco della SilaIl nome inglese daffodil ha un’etimologia curiosa: fino al XVI secolo si chiamava affodil, a cui poi è stata aggiunta una d iniziale di cui non è ben chiara l’origine.

Affodil, dal latino affodilus, variante di asphodĕlus dal greco, era entrato in inglese come nome dell’asfodelo – in inglese moderno asphodel – ma poi era stato erroneamente attribuito al fiore noto anche come narcissus.

Le due piante però non si assomigliano: il daffodil che cresce spontaneo nel Regno Unito infatti è il trombone (Narcissus pseudonarcissus) con fiori gialli campanulati, mentre l’asfodelo ha fiori bianchi in racemi.

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Anglicismi: public editor

Il quotidiano La Stampa ha istituito una nuova rubrica dove si possono segnalare correzioni e fare critiche, proposte e commenti. È curata da Anna Masera che in Cari lettori, da oggi sono la vostra Garante ha spiegato di essere una public editor, una novità per i media italiani.

rubriche del quotidiano La Stampa nella sezione Opinioni

Masera ha ripreso l’argomento in Evitiamo gli anglicismi quando si può per indicare perché è stato preferito il prestito public editor a garante dei lettori: “l’editor, più che garante, è curatore. E nell’era di Internet il pubblico a cui si rivolgono i giornali su tutte le loro piattaforme […] non è più solo lettore: è fruitore, spettatore, commentatore, membro attivo di una comunità di utenti”. Chiarisce inoltre che public editor fa specifico riferimento a una figura del giornalismo americano poi adottata anche da altri ma finora inesistente in Italia. 

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Veganuary, reducetarian e altri neologismi

@terminologia le ho comprate solo per twittartele... #kale #veganuary

[Gennaio 2016] Mi ha divertita il tweet di @WordLo che si è ricordata degli spuntini di kale descritti in Specialità americane.

Condividiamo un debole per le parole insolite che fanno riflettere sui meccanismi di formazione di neologismi, sia in italiano che in inglese. Un esempio è Veganuary, il mese di gennaio (January) in cui si è incoraggiati a seguire una dieta vegan(a).

Le giornate e gli anni internazionali sono ormai inflazionati e così c’è chi ha inventato i mesi destinati a un particolare evento, caratterizzati da nomi che privilegiano le parole macedonia.

C’è ad esempio Movember, da mo (“baffi” nell’inglese informale australiano, da moustache) e November, mese in cui gli uomini si fanno crescere i baffi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul cancro alla prostata. In ottobre invece c’è Stoptober, il mese per smettere di fumare, e un’alternativa per gennaio è Dry January o meno comune Dryuary, un mese da astemi (dry in inglese americano).

Aggiornamento: rivolti alle donne ci sono anche Decembrow, il dicembre in cui non ci si depila le sopracciglia (in inglese eyebrows e unibrow se non c’è una separazione sopra il naso) e Januhairy, il gennaio in cui non ci si depila (da hairy, peloso).

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Come si pronuncia Bowie

È scomparso David Bowie e alla radio e in televisione è stato chiamato sia “baui” che “boui”. Ho aggiornato Pronuncia di nomi propri stranieri con alcune note sulla dizione corretta, che riporto anche qui.

In inglese si dice /ˈbəʊi/, che in italiano si può approssimare in “boui”. Si può ascoltare in Oxford Dictionaries e in questo frammento, dove è Bowie stesso a dire il proprio nome:

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Si pronuncia allo stesso modo anche l’eponimo bowie [knife], un tipo di coltello lungo che prende il nome da James (Jim) Bowie, un pioniere americano.

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Hoverboard, un nome riciclato

hoverboard a Miami

[2015] Gli aggeggi a due ruote nella foto sono degli hoverboard. Se ne sta parlando perché le batterie che li alimentano pare tendano a prendere fuoco.

Assomigliano a dei Segway, ma senza manubrio. Si manovrano inclinando il corpo: in avanti per accelerare, indietro per rallentare, di lato per curvare.

Quando li ho visti mi ha colpita soprattutto il nome perché omonimo dell’hoverboard dei film Ritorno al futuro, lo skateboard o “volopattino” di Marty McFly che si libra (hover) e funziona per levitazione.

Il mezzo della foto però non si stacca dal terreno e procede in modo del tutto diverso, per cui il nome hoverboard appare alquanto incongruo*.

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Brandalism e subvertising

brandalism logo

Tra i meccanismi di formazione di neologismi più produttivi dell’inglese ci sono sicuramente le parole macedonia. Due esempi molto efficaci visti ieri sono subvertising (subverting / subversive + advertising) e brandalism (brand +vandalism) con il verbo brandalise.

Sono parole che descrivono le attività di Brandalism, un gruppo di artisti britannici che stravolge le pubblicità di alcuni noti marchi (brand) per comunicare un messaggio alternativo (anti-advertising). In occasione della conferenza sul clima COP21 a Parigi sono stati creati e affissi centinaia di nuovi manifesti. Due esempi:

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Un’emoji parola dell’anno 2015

Oxford Dictionaries Word Of The Year

È di nuovo la stagione delle parole dell’anno, in inglese WOTY (word of the year) e ieri Oxford Dictionaries ha annunciato di aver scelto un’emoji.

È una decisione interessante e non così azzardata se si pensa al triangolo semiotico: i concetti sono rappresentati da segni, quindi non solo parole e termini ma anche simboli e icone, tra cui emoticon ed emoji.

Tra tutte le emoji, Oxford Dictionaries ha scelto quella che nel 2015 è stata la più usata al mondo, ufficialmente nota come face with tears of joy. Per essere più precisi, andrebbe chiarito che è stata scelta la rappresentazione di Apple e WhatsApp, che non coincide con quella di altri dispositivi, app, sistemi operativi o produttori, come mostrano alcuni esempi dalla tabella Full Emoji Data di Unicode:

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