Attenzione al bullet point

Mafioso davanti a un organigramma che infila la  mano nella giacca e dice “This reorganization will require elimination of cerain positions, identified by the following bullet points”
Vignetta: Bizarro

La vignetta ironizza sulle riorganizzazioni aziendali e gioca con la polisemia della parola inglese bullet, pallottola e proiettile ma anche il pallino  •  simbolo tipografico. Si chiama bullet point quando è posizionato all’inizio di ciascuna voce di un elenco, bullet / bulleted list, e per estensione di significato può avere anche altre forme.

Continua a leggere   >>

Spamouflage (metaforico e letterale)

tweet di @dontattempt: SPAMOUFLAGE - tactics used by junk mailers to make their mail seem legitimate. #neologism

Spamouflage è una parola macedonia, formata da spam+camouflage, che descrive gli stratagemmi usati dagli spammer per camuffare (mascherare) i messaggi indesiderati, farli sembrare attendibili e riuscire così a eludere i filtri antispam della posta elettronica.

È una parola gergale poco nota ma non è un neologismo. Si trovano infatti occorrenze già nel secolo scorso, come queste definizioni del 1997: 

Continua a leggere   >>

Dagli Stati Uniti ancora fake news!

coppia seduta sul divano, uomo chiede a donna che sta guardando un t ablet: WHAT’S THE LATEST FAKE NEWS?
Vignetta: Steve Nease

L’American Dialect Society ha scelto fake news come parola dell’anno 2017. Nell’annuncio di qualche giorno fa sono stati evidenziati i due diversi significati che può avere l’espressione a seconda di come, dove e da chi viene usata:

1 disinformation or falsehoods presented as real news
2 actual news that is claimed to be untrue

Le due accezioni sono un esempio di enantiosemia, un tipo particolare di polisemia che si verifica quando una stessa parola ha due significati tra loro contrari.

Continua a leggere   >>

The Cranberries, un brusco risveglio

Quando vivevo a Dublino ho ascoltato molto The Cranberries e mi è dispiaciuto della morte della cantante Dolores O’Riordan.

L’ho sentito alla radio e chi ha dato la notizia non sapeva che la o del nome Riordan è muta: il digramma io è simile a una /i:/ e un’approssimazione italiana della pronuncia potrebbe essere “riirdn”. Si può ascoltare come si dice in Irlanda in un documentario di RTÉ, la televisione irlandese, in cui si può anche sentire la pronuncia corretta del nome del gruppo, /ˈkranb(ə)ris/, con l’accento sulla prima sillaba – in Italia invece molti dicono erroneamente *crambèrris.

Continua a leggere   >>

Grotta, grotto e crotto (e man cave!)

vignetta con Donald Trump vestito da Babbo Natale con un bambino sulle ginocchia che lo smaschera ma Trump risponde “Fake news!”. In primo piano cartello con la scritta WORLD’S BEST GROTTO (everybody agrees) e NO SNOWFLAKES.
Vignetta: Ben Jennings

La parola inglese grotto descrive una grotta artificiale decorativa di un giardino o di un parco (o una struttura simile anche all’interno di un edificio). Nei centri commerciali Santa’s grotto è il posto dove un Babbo Natale incontra i bambini che a turno si siedono sulle sue ginocchia per chiedergli i regali.

Grotto deriva dalla parola italiana grotta, a sua volta dal latino parlato crŭpta(m), per cry̆pta(m), dal greco krýptē, sottinteso kamára, “(stanza a) volta, coperta, sotterranea”, da krýptein “nascondere” – Fonte: Vocabolario Zingarelli.

Continua a leggere   >>

Acronimi social: WTF, TFW e FTW

Nel 2013 ho descritto Black Friday e Cyber Monday come due giornate americane di sconti e acquisti sfrenati, senza immaginare che ben presto si sarebbero affermate anche in Italia. Da noi però non c’è una netta distinzione tra corsa agli acquisti “fisici” del venerdì e “digitali” del lunedì, come invece negli Stati Uniti:

 Vignetta di uomo al computer che dice “Mine” mentre tipa altrove ad altro computer vede messaggio di errore ed esclama “WTF”. Didascalia: Nathan liked the convenience of Cyber Monday but missed the brutality of Black Friday. So he hired Russian hackers to take out his competition.

Questa vignetta fa notare il potenziale falso amico convenience, che qui non ha il significato economico di convenienza ma vuol dire comodità, praticità. E mi dà anche lo spunto per descrivere l’esclamazione WTF e confrontarla ad altri acronimi molto usati sui social, non solo in inglese ma anche in italiano, e in apparenza simili.

Continua a leggere   >>

Attenzione, VampControl!

Un lettore del blog, il traduttore Ruben Vitiello, mi ha segnalato VampControl, un esempio divertente di inglese farlocco:

Ymea VampControl – Aiuta a ridurre le vampate di calore

È uno pseudoanglicismo* perché la vampata di calore (o vampa) nel senso di sintomo della menopausa in inglese si chiama hot flush (prevalenza nell’inglese britannico) o hot flash (inglese americano).

Vamp control fa pensare a tutt’altro, ad es. potrebbe essere un’operazione di contenimento o disinfestazione da maliarde particolarmente assatanate, sul modello di pest control, rodent control, weed control ecc.

Continua a leggere   >>

Foliage, nuovo nome per i colori autunnali?

foglie autunnali

Mi domando se siano molti gli italiani a cui l’espressione colori autunnali fa pensare a qualcosa di totalmente diverso dalle sfumature che assumono le foglie delle piante decidue in questa stagione. C’è davvero bisogno di una parola diversa che elimini ogni potenziale ambiguità?

Si direbbe di sì, perlomeno a giudicare dalla proliferazione del forestierismo foliage, sempre più diffuso nei media e tra chi promuove attività turistiche autunnali, come il treno del foliage. È un prestito giustificato o è l’ennesimo esempio di itanglese, però “francesizzato”? 

 striscia sul business del foliage, prima parte 

Continua a leggere   >>

Gazebo: forse guarderò, laverò…

gazebo

La parola gazebo ci arriva dall’inglese e non ha un etimologia del tutto certa. Probabilmente è di origine orientale ma è molto più divertente l’ipotesi alternativa del gioco di parole multilingue.

Potrebbe essere stata formata con intento ludico dal verbo inglese gaze (guardare fisso, con ammirazione o stupore) a cui è stato aggiunto il suffisso latino bo che nei verbi esprime il futuro, cfr. videbo, “vedrò”.

Continua a leggere   >>

Falsi amici in cucina: orzo (“awr-zoh”)

piatto e scatola di pasta ORZO

La pasta a forma di riso che si chiama orzo non è un’insolita trovata della Barilla: è un formato piuttosto diffuso in America e in altri paesi di lingua inglese, tanto che la voce orzo è inclusa in molti dizionari.  

In Italia lo stesso tipo di pasta si chiama invece risoni, come si può vedere anche dal confronto di queste confezioni:

Continua a leggere   >>

Scherzetti, zucche e fantasmi: è Halloween!

Per rallegrare la giornata vi propongo alcune vignette di Cathy Law su Halloween, una festa molto americana che in realtà ha origini irlandesi

Halloween

Halloween etiquette

Il nome Halloween deriva da All-Hallow-Even, la vigilia di Ognissanti. La vignetta gioca con una rianalisi che fa un’associazione impropria alla parola weenie, che ha vari significati tra cui quello di persona sgradevole, che non sa come comportarsi (esiste inoltre il verbo arcaico ween, “opinare”).

Grazie ai film americani e alle strisce dei Peanuts è da tempo che associamo a Halloween la frase dolcetto o scherzetto.

Continua a leggere   >>

Rifiuti e parole: da fly-tipping a dumpster fire

More than one million fly-tipping incidents in England in a year cost taxpayers £58m in clear up costs. 
Ho visto questa notizia della BBC grazie a @disinformatico, che ha ironizzato su fly-tipping: “Non tutti sanno, infatti, che nel Regno Unito è vietato dare mance alle mosche”. 😉

Fly-tipping

L’espressione fly-tipping potrebbe suscitare perplessità anche agli americani perché è tipica dell’inglese britannico. Cosa vuol dire e che origine ha?

Continua a leggere   >>