Una Z di troppo: questioni di ortografia

Truffatore smascherato dall’errore di grammatica, sul finto tesserino scrive “polizzia”. Una zeta di troppo e la foto di un ex concorrente del Grande Fratello inchiodano il finto vigile urbano.

Ho sentito questa notizia alla radio ma in una versione leggermente diversa: a smascherare il truffatore non sarebbe stata la polizia ma due anziani che gli avevano chiesto di mostrare il tesserino di riconoscimento e avevano subito notato l’errore (eh, la scuola di una volta!).

Per i media si tratta di un errore di grammatica, da intendersi nell’accezione generica e popolare di “regole per parlare e scrivere correttamente”. Io invece preferirei descriverlo come errore di ortografia.

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Non è “porn food” (e neppure “nazi grammar”)

In questi titoli c’è un esempio di anglicismo scopiazzato male:

Porn food. Sapete cos’è? – Comfort food e porn food, “siamo quello che mangiamo” – Porn Food. Quando il cibo seduce – Cos’è il porn food e come mai impazza sui social network

Chi li ha scritti ha fatto confusione tra porn food, “cibo pornografico”, e food porn, una locuzione informale inglese che non ha connotazioni sessuali ma indica una o più immagini che ritraggono cibo in modo particolarmente appetitoso o esteticamente allettante.

foodporn 2

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Inglese farlocco: COOK FOR LIKE

E-R SCHOOL OF FOOD – COOK FOR LIKE

In Emilia Romagna c’è un contest per le scuole superiori che prevede un challenge basato sulla competizione tra classi sul tema del food. Gli studenti devono creare una pagina su Facebook, cucinare dei piatti, fotografarli e caricare le foto che saranno poi votate attraverso i Mi piace (Like) di Facebook.

Il concorso si chiama E-R SCHOOL OF FOOD COOK FOR LIKE ed è un esempio dell’inglese maccheronico che mi piace chiamare farlocco: poco idiomatico o errato ma facilmente comprensibile da destinatari italiani con conoscenze poco avanzate dell’inglese.

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Ultimo Natale, inspiegato, turbato, muscolare…

Ultimo Natale per George Michael

La scomparsa del cantante George Michael ha messo in evidenza le scarse conoscenze di inglese di parecchi commentatori. Molti infatti hanno frainteso il significato di Last Christmas, titolo di una sua notissima canzone.

Uno dei più celebri della musica pop britannica, George Michael è stato autore e interprete di canzoni davvero molto apprezzate. Tra esse troviamo, ironia della sorte, “Last Christmas”, l’ultimo Natale, proprio quello che ha vissuto quest’oggi il popolare cantante.

L’aggettivo inglese last è un esempio di anisomorfismo: non tutti i suoi significati corrispondono a quelli di ultimo in italiano (e viceversa).

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Che ne dite di speakare il volo?

SPEAKARE IL VOLO è lo slogan sulle pubblicità di una nota scuola di inglese.

BRITISH SCHOOL GROUP – SPEAKARE IL VOLO

Immagino sia rivolto a chi ha conoscenze solo rudimentali della lingua ma riesce comunque a riconoscere facilmente il gioco di parole “ibrido” e forse pensa che imparare l’inglese potrebbe essere altrettanto semplice e divertente.

Chi invece ha conoscenze intermedie o avanzate potrebbe concludere che la scuola non dia importanza alla pronuncia corretta dell’inglese. 

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Inglese farlocco per le scuole: *bulloff

Questa immagine riassume le 10 azioni del Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyber-bullismo a scuola 2016/2017 del Ministero dell’Istruzione: 

1 Un Nodo blu contro il bullismo: Giornata nazionale contro il bullismo a scuola 2 Generazioni Connesse 3 Formazione dei docenti 4 Il MIUR e la Polizia di Stato 5 MIUR e SoS il Telefono Azzurro 6 Format tv maipiubullismo 7 Verso una scuola amica – “bullo¬” 8 No hate speech 9 Il Tour “Un Bacio Experience” 10 I Protocolli d’Intesa

La settima azione è denominata Verso una scuola amica “bulloff”. Nel piano non c’è alcuna spiegazione di cosa si intenda ma immagino che chi non sa l’inglese interpreti bulloff come “repellente per bulli”, magari grazie all’associazione con la lozione antizanzare Off!

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Mancia del 20%, a meno che…

Da un articolo tradotto dall’inglese sulla percentuale del conto da lasciare in mancia nei ristoranti americani:

Il critico enogastronomico del Washington Post Tom Sietsema ha affrontato la questione nella chat che tiene ogni settimana con i lettori: «Al momento lo standard accettato è il 20 per cento, a meno che il servizio non sia adeguato», ha scritto.

La locuzione congiuntiva a meno che introduce una proposizione eccettuativa. Vuol dire che subito dopo la locuzione ci si aspetta una restrizione, un condizionamento o un’eccezione.

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Da “cinemaciùddei” a Cinema2Day

Ho sentito per la prima volta la pubblicità della nuova iniziativa del MiBACT la settimana scorsa alla radio, senza vedere le scritte che invece appaiono nel video: 

Non la conoscevo e ho dovuto pensarci su per capire che “cinemaciùddeipuntoit” andava interpretato come cinema2day.it.

In inglese infatti il nome Cinema2Day non ha senso, o perlomeno non ha quello che gli attribuiscono le menti creative del Ministero dei beni e delle attività culturali.

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C’è anche chi imbocca il lupo…

IMBOCCA AL LUPO

Ieri Mario Passariello mi ha segnalato un tweet del sindaco di Firenze:

testo tweet di Dario Nardella: “Sono stato a fare l’imbocca al lupo al nuovo ct dell’Italia Giampiero #Ventura! Forza @azzurri !!!”
[Aggiornamento:nel frattempo il tweet è stato eliminato]

Può darsi si tratti di una correzione automatica (autofail) di testo scritto con un dispositivo mobile. Basta però una ricerca veloce per scoprire che sono davvero in molti a scrivere *imbocca al lupo anziché in bocca al lupo, addirittura si trovano alcune occorrenze in articoli di noti quotidiani italiani.

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with compliments ≠ con i complimenti

“T-shirt compliments of the lady at the end of the bar.”

Didascalia della vignetta di Michael Maslin: “T-shirt compliments of the lady at the end of the bar.” L’ho vista  tradotta in italiano con “Questa T-shirt è per lei, con i complimenti della signora in fondo al bar”. Ma non è quello che intendeva la signora (che non è seduta in fondo al bar – in italiano un locale pubblico – ma all’altra estremità del bancone del bar).

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Chi ha apostrofato va apostrofato!

Dopo aver pubblicato il post sull’apostrofo del fruttivendolo ho visto questo titolo:

La moglie rifiuta il sesso, lui l’ha aggredisce: arrestato il giocatore Armero

Chi si è fatto scappare questo erroraccio* andrebbe davvero apostrofato.

Ma perché rivolgersi a qualcuno con un tono duro, di rimprovero o di sdegno si dice apostrofare? Il significato letterale (e letterario) è “fare un’apostrofe”, una figura retorica che consiste nel rivolgere improvvisamente e vivamente il discorso a persona o cosa diversa dal convenzionale destinatario.Deriva dal latino tardo apostrŏphe, dal greco ἀποστρέϕω, “deviazione, mutamento (di tono, di espressione)”.  [Devoto-Oli e Zingarelli]

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100’s pile? Errore da fruttivendolo inglese!

pile ricaricabili EnergizerUn lettore mi ha mandato la foto di un espositore di batterie ricaricabili visto in un supermercato.

Si nota una vistosa interferenza dell’inglese: la quantità generica centinaia è stata resa con l’abbreviazione 100’s.

Non solo 100’s non ha minimamente senso in italiano, c’è anche un errore di ortografia: in inglese il plurale dei numeri si ottiene aggiungendo una s direttamente alla cifra, senza apostrofo.

Esempi: temperatures will be in the low 30s, the 1920s were an age of extreme contradiction, all 787s were grounded, 100s and 1000s cake (la torta ricoperta di mompariglia, cioè di pallini di zucchero colorati).

In inglese gli apostrofi superflui prima della s del plurale sono così comuni che l’errore ha un proprio nome: greengrocer’s apostrophe, l’apostrofo del fruttivendolo. Il riferimento è ai cartelli con nomi di alimenti dove si vedono spesso sbagli come POTATO’S e BANANA’S anziché potatoes e bananas.

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“un ticket per un beverage e due food”

Descrizione di un evento campano vista da Mario Passariello:

Street-Food  Protagonista in assoluto: il cibo! Nella suggestiva location sarà allestito un percorso enogastronomico dove I Maestri della pizza campana, ristoratori e chef potranno mostrare le proprie creazioni culinarie. L’ingresso accessibile a tutti con un ticket di euro 10,00 comprensivo di un beverage e due food.

Sarei curiosa di chiedere a chi ha scritto questo testo perché ritenga che gli anglicismi usati siano preferibili a luogo, biglietto, bevanda e piatti (o degustazioni o assaggi, se le porzioni sono piccole). Evidenzierei anche alcuni errori d’uso tipici dell’inglese farlocco.

Street food si scrive senza trattino e con le iniziali minuscole. È un anglicismo ormai diffusissimo, però vorrei far notare che all’Expo veniva usato cibo di strada (esempi), anche per paesi esotici, e quindi non vedo perché non si possa fare lo stesso altrove.

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