Altoparlanti intelligenti e “ricognizione vocale”

Da Il mito di Babele rivive in Lexifone, l’app israeliana che traduce in 8 lingue:

’’La nostra macchina interagisce con l’utente ascoltando ciò che dice e traducendo per chi ascolta grazie ad altoparlanti posizionati davanti e dietro per rendere comprensibile ciò che viene detto’’ insiste Itay Sagie. Il sistema – pensato per rendere più economiche le relazioni commerciali – si basa su una “ricognizione vocale” accresciuta con un meccanismo di traduzione chiamato in inglese “computational linguistics” (prende le frasi usate da chi parla e le traduce simultaneamente in un’altra lingua).

Gli errori dei media italiani non sono certo una novità, però mi pare che qui i problemi non siano solo di traduzione ma anche di conoscenze inadeguate e di incapacità di riconoscere affermazioni che non hanno molto senso.

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Podcast e postcast

iPod + broadcast = podcastIeri ho sentito un tipo dire più volte *postcast anziché podcast, e intendeva proprio un file multimediale scaricabile da Internet, nel suo caso l’audio di una trasmissione radio.

Ho trovato diverse occorrenze di postcast e mi piacerebbe capire se l’errore sia dovuto all’influenza del secondo elemento cast, che però rende la pronuncia più ostica, oppure se sia un eggcorn, un fenomeno linguistico per cui alcune parole o espressioni inconsuete vengono “normalizzate” sostituendo gli elementi percepiti come insoliti con altri più comuni che comunque hanno una loro logica (“postcast” perché il file è disponibile solo dopo la  trasmissione), quindi si tratterebbe di una storpiatura diversa da un malapropismo.

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Sommelier… di Internet

immagine di sommelierA cosa associate la parola sommelier?

1 – Nei ristoranti di alto livello, un esperto nella selezione dei vini (per la cantina e per consigliare ai clienti l’abbinamento con le pietanze scelte);

2 – Un degustatore professionale di vini;

3 – Un degustatore professionale di un prodotto enogastronomico liquido (vino, olio, birra, tè, caffè ecc.).

Variazione diacronica

La parola sommelier, entrata in italiano dal francese circa un secolo fa, non ha un’origine molto prestigiosa: ‘conduttore di bestie da soma’; dal latino sagmārius, poi, man mano, ‘addetto ai viveri’ e, quindi, ‘domestico incaricato della tavola’ (vocabolario Zingarelli).

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Giudizi apostrofati

Un’insegnante mi ha segnalato una peculiarità del programma usato in alcune scuole per gestire i giudizi di valutazione degli alunni: a quanto pare il software non ammette le vocali accentate e bisogna usare la combinazione vocale+apostrofo, ovvero non si può  rispettare l’ortografia italiana. Se il testo è stato preparato con altri programmi, prima di copiarlo e inserirlo ci si deve ricordare di sostituire tutte le lettere accentate. Gli errori di ortografia che ne risultano appariranno anche nei giudizi stampati per i genitori.

Il problema è visibile anche nella schermata di esempio usata dal produttore:

schermata software Argo Giudizi

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