Faccine orientali diversamente orientate ^_^

Post pubblicato in settembre 2008 in blogs.technet.com/terminologiaetc Da tempo uso le emoticon (parola formata da emotion+icon), le faccine ottenute con segni di punteggiatura, simboli e lettere – come la sequenza due punti, trattino, parentesi che forma lo smiley :–). Grazie ai colleghi giapponesi e coreani ho scoperto le emoticon orientali, usate anche tra i ragazzi … Leggi tutto

Britalian: britaliano o anglo-italiano?

La parola inglese in evidenza nel Macmillan Dictionary questa settimana è Britalian: il sostantivo indica una persona del Regno Unito di origine italiana e l’aggettivo è usato per descrivere la cucina italiana imbastardita a uso e consumo dei palati britannici (es. i famigerati spaghetti Bolognaise) oppure, più di recente, ingredienti tipici italiani prodotti in Gran … Leggi tutto

Espressioni idiomatiche inglesi con il tè

The Phrase Finder è una raccolta di espressioni idiomatiche inglesi ma anche citazioni e slogan pubblicitari con spiegazioni dettagliate sulla loro origine.   Manca una delle mie frasi preferite, not my cup of tea (una cosa o qualcuno che non piace o con cui non si hanno affinità, paragonabile a non è il mio genere), ma … Leggi tutto

L’italiano spiegato agli inglesi

Un grazie a Elio per avermi fatto notare il corso Learn Italian di The Guardian. Per chi ha un po’ di tempo da perdere, divertente la carrellata di gesti italiani con dettagliate istruzioni su come riprodurli. Curiose alcune delle frasi da imparare (ad es. alla domanda del farmacista “Ha qualche allergia?” viene proposta la risposta “Alle … Leggi tutto

Utente tipico e differenze culturali

Alla radio c’è una pubblicità che inizia con una voce femminile martellante che dice una serie di frasi tipiche di mamma italiana, tipo “Copriti bene che fa freddo”, “La tua camera è un porcile”, ecc. Una voce maschile descrive poi i vantaggi di un’auto, invita il potenziale acquirente a portare la mamma in concessionaria  per … Leggi tutto

Narcisi, cultura inglese e traduzione

Sfogliando un libro di giardinaggio tradotto dall’inglese ho notato questa affermazione: Non c’è niente di più triste della vista di un narciso solitario che trema nella brezza primaverile! Immagino che il testo originale inglese faccia riferimento, più o meno volutamente, ai famosi versi del poeta romantico inglese William Wordsworth: I wandered lonely as a Cloud … Leggi tutto

San Patrizio, pizzicotti e “Oirishness” ☘

Oggi è St. Patrick’s Day, festa nazionale irlandese. Chissà se anche nel 2009, in piena crisi economica, alla parata di Dublino c’è la solita invasione di americani, molti vistosamente vestiti di verde, come quando abitavo lì.

comics.com/pickleIn alcune parti degli Stati Uniti chi non indossa qualcosa di verde il 17 marzo rischia di prendersi qualche pizzicotto (pinch). Chi vive in Irlanda, invece, può stare tranquillo perché non succede affatto. 

Viene in mente l’aggettivo Oirish, modellato sulla pronuncia irlandese esagerata di Irish, usato con connotazioni negative per descrivere quanto è considerato tipicamente irlandese ma in effetti è uno stereotipo. L’aggettivo è spesso associato all’immagine idealizzata dell’Irlanda che hanno gli Irish-American e che negli anni è stata rinforzata da molti film americani (ne parla oggi l’Irish Independent in Heard the one about the drunk, horny leprechaun?). 

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Alcuni riferimenti natalizi inglesi (e irlandesi)

Post pubblicato il 29 dicembre 2008 in blogs.technet.com/terminologia Complici raffreddore e maltempo, mi sto godendo relax totale davanti al caminetto: chiacchiere, libri, innumerevoli tazze di tè e ogni tanto un’occhiata online. Questa immagine sul sito Wallace&Gromit mi ha ricordato gli anni passati in Inghilterra e in Irlanda: ci sono vari riferimenti natalizi che noi italiani … Leggi tutto

Problemi di conversione (e di localizzazione)

Post pubblicato il 15 dicembre 2008 in blogs.technet.com/terminologia


Un articolo in The Guardian, poi corretto, riportava l’effetto del perigeo lunare sulle maree:

  citazione da un articolo di sabato 13 dicembre in The Guardian

Per un problema di conversione due pollici erano diventati ben mezzo metro…

Purtroppo anche nella localizzazione capita di trovare questo tipo di errore, anche se non dovrebbe essere difficile evitarlo. In Localizzazione di esempi e riferimenti sono riportate le istruzioni della Guida di stile Microsoft per l’italiano in uso nel 2008:

Le unità di misura anglosassoni (pollici, gradi Fahrenheit, libbre, ecc.) vanno sempre localizzate. Le misure specifiche vanno convertite esattamente; nel caso di indicazioni generali, invece, possono essere usate approssimazioni: nel suggerimento sullo spazio da inserire tra un’immagine e un’altra in un documento, ad esempio, two inches può essere tradotto qualche centimetro.

Le conversioni dovrebbero inoltre rispettare le convenzioni culturali non solo della lingua ma anche del mercato di arrivo. Mi vengono in mente alcuni esempi dell’edizione europea di una nota rivista americana dove le misure statunitensi vengono convertite nel sistema metrico ma non localizzate e il risultato dell’operazione, per quanto formalmente corretto, non è sempre adeguato:

  • L’altezza delle persone viene espressa in metri, però con un unico decimale. Quella di una donna, ad esempio, può essere descritta come 1,6 m e così non si capisce se potrebbe essere quasi alta (1,69) o relativamente bassa (1,60).
  • Capita di vedere misure approssimative che vengono convertite in misure precise: ad esempio, una distanza di about 48 km suona altamente inusuale mentre non lo è about 30 miles. 

Nell’esempio dell’articolo di The Guardian sul perigeo lunare, probabilmente la svista inizialmente è passata inosservata perché nel sistema culturale britannico in molti sono ancora a abituati a fare riferimento al sistema imperiale e presumibilmente avranno "elaborato" solo il numero corretto, ignorando il riferimento errato.

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Thanksgiving e tacchini…

Post pubblicato il 27 novembre 2008 in blogs.technet.com/terminologia, link aggiornati nel novembre 2010 Oggi negli Stati Uniti è Thanksgiving Day (Giorno del ringraziamento), quarto giovedì di novembre, in cui le famiglie si ritrovano a celebrare una festività storica che di solito culmina in un pranzo con enorme tacchino. È una ricorrenza apprezzata da chi lavora … Leggi tutto

Segnali di globalizzazione in Giappone (visti in Germania)

Post pubblicato il 5 novembre 2008 in blogs.technet.com/terminologia


Sono a Wiesbaden per tcworld 2008, conferenza (e fiera del settore) su comunicazione tecnica, localizzazione, terminologia e tecnologie linguistiche, dove farò un intervento sulla gestione della terminologia in Microsoft.

JTCA posterGirando per gli stand dei vari espositori sono stata attirata dal poster della Japan Technical Communicators Association.  

Chi ha letto il mio post Segnali di globalizzazione avrà già indovinato perché: i simboli dei cartelli stradali.

Mi hanno spiegato che si tratta di un nuovo tipo di etichette con istruzioni per prodotti che funzionano a elettricità. Al testo esplicativo viene associato un simbolo che fa riferimento ai cartelli stradali usati in Giappone che, a quanto pare, prendono ispirazione sia da quelli europei che da quelli americani: triangolari gialli con bordo e simbolo nero per indicare attenzione; rotondi bianchi con bordo rosso e simbolo nero per indicare divieto; rotondi blu con simbolo bianco per indicare informazioni importanti.

Per completare l’informazione viene inoltre associata una vignetta, come negli esempi qui sotto. La comunicazione è indubbiamente efficace, anche per chi non capisce una parola di giapponese! etichette giapponesi [qualità delle foto pessima ma sono fatte senza flash]

Invece sono perplessa dalla frase con cui la JTCA pubblicizza il proprio lavoro:

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Halloween 🎃

Post pubblicato il 31 ottobre 2008 in blogs.technet.com/terminologia Lascio ad altri la discussione, molto accesa in questi giorni di fine ottobre, se sia o meno opportuno festeggiare Halloween anche in Italia. Segnalo invece un bell’intervento sugli aspetti linguistici di questa festa in The Virtual Linguist [sito non più disponibile]. L’autrice non si limita a ricordare, … Leggi tutto

Cibo e cultura (e ClipArt di Office)

Post pubblicato il 24 ottobre 2008 in blogs.technet.com/terminologia. Le informazioni sulle immagini ClipArt sono relative a funzionalità non più disponibili nelle versioni più recenti di Microsoft Office. C’è un bell’intervento in Taccuino di traduzione 2.0 sui riferimenti al cibo nelle espressioni idiomatiche e su come lo stesso alimento possa avere valenze completamente diverse in lingue, … Leggi tutto

Segnali di globalizzazione

Post pubblicato il 23 settembre 2008 in blogs.technet.com/terminologia In un numero recente del settimanale TIME c’è una pagina intera dedicata ai vantaggi delle rotonde che chiarisce innanzitutto cosa sono e come funzionano, con tanto di foto esplicativa:   […] roundabouts, those circular alternatives to street intersections […]    … […] The problem is teaching Americans … Leggi tutto

Pet hate

Post pubblicato il 14 settembre 2008 in blogs.technet.com/terminologia


Un’espressione inglese che mi diverte molto è pet hate (pet peeve per gli americani). Viene usata per descrivere qualcosa di importanza relativa verso il quale, però, si prova un particolare fastidio, tanto che ogni occasione è buona per rendere nota la propria avversione.

Traduzione? Non mi pare ci sia alcuna espressione italiana equivalente (non credo si possa dire di avere idiosincrasie preferite), l’unico termine colloquiale che forse un po’ si avvicina è il sostantivo fissa, ma non è proprio la stessa cosa. Eppure, chi di noi non ha uno o più pet hate?

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