Trenta: quasi un litro in America

Ho letto in Schott’s Vocab che la Starbucks, la catena di americana di caffè, sta testando un nuovo formato per tè e caffè freddi che corrisponde a 31 once liquide o un quarto di gallone (americano), ovvero circa 900 ml.

Il nuovo formato si chiama trenta, nella tradizione dei nomi italiani o pseudoitaliani amati da Starbucks, come il formato venti, descritto efficacemente qui da Riccardo come un’unità di misura per il caffè del tutto sconosciuta in Italia (direi che la traduzione migliore in italiano potrebbe essere “secchio”, o magari anche “barile”).

È buffo come parole della propria lingua possano perdere il loro significato se adottate in altre lingue, diventando pseudoprestiti, e si debba quindi imparare a reinterpretarle in contesto:

formato Starbucks* dimensioni in once in ml
tall small 12 oz circa 350 ml
grande medium 16 oz circa 450 ml
venti large 20 oz per bevande calde, 24 oz per bevande fredde circa 600 ml circa 700 ml
trenta XL 31 oz circa 900 ml

Considerazioni linguistiche a parte, non credo finirò mai di stupirmi delle dimensioni giganti che quasi tutte le cose sembrano avere negli Stati Uniti (ad es. il latte venduto in taniche). Come si fa a ingurgitare tali quantitativi di caffè o tè, considerato che vanno bevuti caldi o freddi e quindi, nonostante i bicchieroni vagamente isolanti, vanno consumati in breve tempo?

striscia Pearls Before Swine
striscia Pearls Before Swine

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Solo 800 parole?

Teenagers “only use 800 different words a day” – Bella e scialla: ecco come parla la “generazione 20 parole”

La Repubblica riprende un articolo del Telegraph secondo cui gli adolescenti britannici userebbero in media un vocabolario di sole 800 parole*. Il linguista britannico David Crystal in On the 800-word myth spiega perché questa affermazione, ripresa da molti media, non ha molto senso. Le principali obiezioni:

non esiste un metodo soddisfacente per misurare il vocabolario di una persona;
le parole diverse pronunciate in una singola giornata non sono un campione rappresentativo del lessico che una persona conosce o usa, variano infatti in base al tipo e all’oggetto di una conversazione; 
difficile analizzare un mondo a cui non si appartiene, come quello degli adolescenti, che in presenza di estranei evitano di discutere argomenti per i quali possono avere un loro vocabolario molto ricco.

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Auguri politicamente corretti

[2009] In molti paesi di lingua inglese resiste la tradizione dei biglietti di auguri da sistemare sul caminetto o mettere in bella mostra in altri modi con un apposito card holder. Per Natale ne ricevo parecchi anch’io da Stati Uniti, Irlanda e Inghilterra, ed è divertente vedere come svelino il continente di provenienza anche senza … Leggi tutto

Oggetti del decennio in UK

BBC News Magazine fa un ritratto dei primi dieci anni del XXI secolo (in inglese the Noughties, da nought; in italiano anni zero) scegliendo dai contributi dei lettori i 20 elementi più rappresentativi per ciascuna di queste categorie: persone, parole, notizie, oggetti e cultura. Può essere divertente dare un’occhiata al risultato finale per vedere quante … Leggi tutto

XOXO: baci e abbracci

Nota: post pubblicato nel 2009, quando i messaggi di testo erano quasi esclusivamente SMS di lunghezza limitata a 160 caratteri e non erano ancora disponibili le emoji come 😘. Anche se mi occupo di terminologia informatica, XOXO non mi fa pensare al microformato eXtensible Open XHTML Outlines bensì all’abbreviazione inglese per hugs and kisses che … Leggi tutto

Alphabet Song e alcune differenze culturali

A tre anni quasi tutti i bambini americani conoscono l’Alphabet Song, una canzoncina che aiuta a memorizzare i nomi delle lettere dell’alfabeto: La sequenza L M N O P è cantata più velocemente, come se fosse un’unica parola pronunciata  /ɛlɛmɛnoʊ pi:/. Ecco così che se si pensa al romanzo Ella Minnow Pea, si capisce che … Leggi tutto

Definizioni, interferenze culturali… e purè!

La definizione è ovviamente un campo essenziale in qualsiasi database terminologico. Nelle schede terminologiche usate in ambito aziendale si preferiscono definizioni brevi che contengono solo le informazioni necessarie a identificare il concetto. Esistono vari tipi di definizione e nei sistemi concettuali di tipo gerarchico, tra i più comuni, in genere si usano definizioni intensionali: partendo … Leggi tutto