A Cesena è stato inaugurato il Technogym Village, nuova sede dell’azienda italiana leader mondiale nella produzione di attrezzi da palestra. Ho trovato molto belli gli edifici e la loro ambientazione, così ho guardato anche il video di presentazione.
Un dettaglio mi ha fatto pensare che chi ha realizzato il filmato probabilmente non aveva molta familiarità con la cultura di lingua inglese e relative conoscenze enciclopediche:
In inglese Room 101 (pronuncia: /wʌn əʊ ˈwʌn/) è una metafora per “posto dove succedono cose molto sgradevoli”. Il riferimento è alla stanza delle torture nel romanzo 1984 di George Orwell: “Everyone knows it. The thing that is in Room 101 is the worst thing in the world”.
In effetti per chi sta alla larga dalle palestre, come me, alcune macchine possono davvero sembrare strumenti di tortura! Scherzi a parte, se video o altro materiale sono destinati a un pubblico internazionale, possono essere utili le valutazioni di globalizzazione, che aiutano a prevenire potenziali connotazioni indesiderate (in questo caso, ad esempio, avrebbero suggerito di inquadrare una sala riunioni con un altro numero).
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Vedi anche: 1001, 101 e 411
.mau.:
Toh. Per me XXX 101 è semplicemente il corso universitario di base della materia XXX 🙂
Quello che non ho capito (anche perché sono troppo pigro per vedere il video) è se è pensato per il mercato anglosassone oppure no…
Licia:
@.mau. Il video sembra essere muto (non c’è neppure musica di sottofondo) e le poche scritte che si vedono in inglese fanno parte di riprese dell’azienda, ad es. il menu della mensa su una parete (ho avuto conferma che è effettivamente scritto in inglese, anche se si mangia italiano!). Vale la pena guardarlo perché il progetto (Antonio Citterio and Partners) è davvero molto bello.
Mi hai fatto ricordare che di 101 con il significato di “di base” ne avevo parlato in un vecchio post, 1001, 101 e 411 e ho aggiunto il link. Va notato che in Gran Bretagna 101 non viene usato con questo significato, mentre Room 101 fa decisamente parte cultura popolare, ad es. il riferimento è stato usato in vari programmi TV (cfr. voce di Wikipedia); anche negli Stati Uniti, seppure meno diffuso, è un riferimento conosciuto, ad es. non ho visto The Matrix ma ho letto che anche lì c’è una Room 101 e il numero non sarebbe casuale. Io avevo imparato il concetto molti anni fa, durante una delle mie prime vacanze studio in Inghilterra, quando non avevo ancora letto il libro di Orwell: erano previsti alcuni giorni a Londra in albergo e io ero finita proprio nella stanza 101, dove c’erano stati alcuni problemi, cosa che aveva suscitato parecchie ironie da parte degli accompagnatori inglesi. 😉
Nautilus:
Va detto che in Inghilterra (e credo in tutto il Regno Unito) il 101 è anche e sopratutto il numero (non gratuito) per chiamare la polizia quando non vi siano questioni di emergenza (per le quali si usa invece il 999).
Licia:
@Nautilus, grazie, ho aggiunto il link direttamente al tuo commento per chi volesse saperne di più.
In questo caso, comunque, la collocazione room + 101 ha precisi riferimenti culturali che prevalgono sugli eventuali ulteriori significati o usi del numero 101.
Claudio Negri:
Sembra non esserci nulla di real in quel video… solo rendering 3D dettagliatissimi… se fosse così, avranno tempo per cambiare il cartello!
Licia:
@Claudio, probabilmente è così per alcune immagini degli edifici, ma le tante persone sono reali!
Nautilus:
Mi sono trattenuto alla sola citazione del numero della polizia UK, per gli appassionati di matematica il 101 ha infatti molte proprietà interessanti (senza entrare nello specifico, chi vuole può dare un’occhiata alla pagina inglese di Wikipedia).
Elio:
@Claudio: sei proprio sicuro che siano immagini in rendering?
Una rapida scorsa del video mi porta a pensare che siano ottime riprese _reali_ e che non ci sia alcuna immagine di sintesi, se non quelle che compaiono sui monitor dei computer!!!
@Nautilus: che particolari proprietà ha il numero 5? 😉
Rose:
Ho guardato il filmato. Potevano anche metterci un po’ di sottofondo musicale, visto lo sfarzo. Belle strutture architettoniche. Ho perso un etto solo a pensare allo sforzo necessario per usare tutti quegli attrezzi. 😉
Francesca:
Ciao e complimenti per il sito, molto bello e soprattutto molto utili per i professionisti del settore (me l’ha consigliato un collega traduttore :-))
A proposito delle connotazioni di 101, oltre al giustamente citato riferimento a 1984, volevo aggiungere che spesso ho riscontrato un altro significato, ovvero “le basi di una determinata materia o disciplina”. Un po’ simile ai vari manuali “for dummies”, insomma, ma sicuramente senza la connotazione negativa data in origine da Orwell.
Ecco un esempio:
http://www.yogabasics.com/learn/yoga-101-an-introduction/
Come direbbero i colleghi americani, just my 2 cents 🙂
A presto!
Licia:
Grazie Francesca! È sicuramente utile ribadire il significato particolare di “ABC” che ha 101 nell’inglese americano (ma non britannico) perché, purtroppo, non sempre viene riconosciuto e rimane come improbabile numero anche in alcuni titoli tradotti in italiano (ne avevo accennato in un vecchio post, 1001, 101 e 411).
Fabio:
Buongiorno. Vorrei fare solo alcune annotazioni. Le immagini dell’azienda non sono rendering. La bellezza dell’architettura del Technogym Village lascia senza parole! Il numero “101” è il risultato dell’associazione del numero “1”,che indica il primo piano, e del numero “01” riferito alla stanza. La differenza cromatica dei caratteri lo testimonia. Presso il T-Wellness Restaurant vengono proposti sei menu diversi e non solo di cucina italiana. I testi sono in lingua inglese perché gli ospiti provengono da tutto il mondo. Una piccola nota sulle macchine…il loro utilizzo è molto piacevole..dimenticate le macchine da tortura degli anni 80! Saluti.
Licia:
@Fabio, grazie per le precisazioni. La modalità di numerazione delle stanze è una convenzione nota; come dicevo sopra, qui ho cercato di sottolineare che in questo specifico caso la combinazione del concetto di stanza e il numero 101 può avere valore simbolico e quindi connotazioni particolari, che possono prevalere sul significato “fattuale” (e che sono evitabili scegliendo un altro numero, ad es. 202). È un esempio di differenze culturali, argomento di cui ho parlato più volte, con esempi quasi sempre volutamente leggeri ma che mi auguro riescano a sottolineare il potenziale impatto di questi aspetti nella presentazione di un prodotto (in conoscenze enciclopediche c’è qualche dettaglio sui meccanismi che intervengono nell’interpretazione da parte del lettore e quindi anche dello spettatore).