I media ci raccontano che il terzo lunedì di gennaio si chiama Blue Monday e ci vogliono far credere che è la giornata più triste dell’anno, ma è una bufala che non ha alcun fondamento scientifico. Se però si considera che oggi 20 gennaio 2025 inizia la seconda presidenza Trump, effettivamente c’è poco da stare allegri!
In tema, ricordo alcuni post con falsi amici immancabili nelle notizie di questi giorni dagli Stati Uniti:
- inauguration ≠ inaugurazione
- Executive order ≠ ordine esecutivo
- Trump non ha promesso “la più grande DEPORTAZIONE”
Riporto anche alcune parole che in inglese vengono frequentemente usate in relazione a ciò che caratterizzerà la nuova amministrazione Trump. Mi dà lo spunto una vignetta di Mike Luckovich:
Da decenni nella cultura popolare americana l’omino del Monopoli (Monopoly Man), personaggio con baffoni bianchi, cappello a cilindro e frac, è un simbolo di ricchezza estrema, capitalismo e avidità. Nella vignetta è quindi immediata l’associazione ai miliardari americani sui cui interessi saranno incentrate le politiche di Trump.
Non credo che a tutti gli americani risulti invece altrettanto riconoscibile la parola plutocracy, il predominio politico di individui o gruppi detentori di grandi ricchezze.
Probabilmente è più familiare il concetto espresso da oligarchy nella sua accezione contemporanea, che recentemente ha dato origine alle varianti tech oligarchy, techno oligarchy e broligarchy, descritte in Come si traduce broligarchy?
È tornata in auge anche la parola kakistrocacy, descritta otto anni fa in Presidenza Trump: sarà una cachistocrazia?
Ho notato anche varie occorrenze del neologismo caucacity (o caucasity), parola macedonia informale formata da Caucasian + audacity. Identifica l’arroganza e la spregiudicatezza di chi è bianco (Caucasian) e in quanto tale si permette comportamenti e atteggiamenti che i non bianchi non oserebbero mai.
Nei prossimi quattro anni verranno sicuramente coniate molte nuove parole, come era già successo durante la precedente presidenza. Qualche esempio in Ci risiamo: Trump, Trumpspeak e trumpismi.