Momenti di ilarità al Parlamento europeo quando si è sentito abbaiare un cane alla fine di un intervento di Ursula von der Leyen:
È un siparietto divertente anche se irrilevante, ma lo cito perché è rappresentativo della noncuranza con cui vengono riportate notizie e notiziole in molti media italiani.
L’esempio che ho scelto riguarda la reazione della presidente del Parlamento Roberta Metsola, “Dear colleagues, we must have a support animal in the house”. Ecco come sono state tradotte in italiano le sue parole nel titolo e nel corpo di uno stesso articolo:
Dopo von der Leyen interviene un cane, l’imbarazzo di Metsola e Sanchez al Parlamento Ue: «Colleghi, c’è un fan a quattro zampe»
[…] «Colleghi, dobbiamo avere un animale supporter in quest’Aula»
Virgolettati fantasiosi
La stessa citazione tradotta in due modi diversi è un esempio dei “virgolettati fantasiosi” che imperversano nei media italiani: i segmenti di discorso altrui racchiusi tra virgolette non sono più riportati verbatim (o in traduzione fedele) ma ne vengono invece date libere interpretazioni.
Le sostituzioni di parole sono spesso dettate dal terrore delle ripetizioni che, a quanto pare, prevale su qualsiasi riflessione su intenzione comunicativa e situazione d’uso in cui è stata prodotta la “citazione”. Succede così che l’espressione fan a quattro zampe venga attribuita alla presidente del Parlamento europeo impegnata nello svolgimento delle sue funzioni, quindi in un contesto formale.
Anche senza conoscere la frase originale, appare improbabile che in questo tipo di situazione Metsola sia ricorsa all’equivalente inglese di un’espressione che associamo al giornalese e alla commercializzazione di prodotti per animali.
Support animal ≠ animale supporter
Chi ha tradotto we must have a support animal in the house ha in ogni caso frainteso completamente il senso di support animal, che non non è né un fan, né un supporter, né un tifoso di alcun tipo.
Non solo è stata fatta confusione tra supporter e support ma si nota anche carenza di nozioni base della grammatica inglese. Nei composti inglesi il determinato – la testa del composto – è sempre l’elemento più a destra, mentre la parola o le parole alla sua sinistra sono i determinanti che indicano il tipo di relazione: x animal è un tipo di animale definito dalla parola x.
Support animal è un animale che fornisce sostegno o assistenza a persone, ad es. emotional support animal (ESA) è un animale di/da supporto emotivo che opera in aiuto di persone fragili. Senza informazioni più precise a disposizione in quel momento, presumo che Metsola abbia usato support animal in modo generico per indicare che il cane aveva motivo di essere all’interno del Parlamento. In seguito è stato specificato che si trattava di un cane da assistenza (assistance dog / service dog) e nello specifico del cane guida (guide dog) di una persona ipovedente tra il pubblico.
Anche il parlamentare tedesco che interviene alla fine del video ha frainteso il senso di support animal, ma se Metsola avesse davvero voluto ironizzare sul cane ammiratore di von der Leyen, probabilmente avrebbe usato canine fan o canine supporter (ma non dog fan/supporter che invece è una persona amante dei cani, cfr. L’ambiguità dei sintagmi nominali inglesi sulle potenziali difficoltà di interpretazione di alcuni composti inglesi).
Traduzioni superficiali
Concludo con una nota su we must have a support animal…, dove il verbo must è usato per indicare la spiegazione che si ritiene più probabile o più logica. La traduzione letterale e potenzialmente ambigua dobbiamo avere un animale è poco ragionata e non tiene conto che, in una situazione simile, in italiano è più probabile deve esserci / ci deve essere un animale…, mentre c’è un animale esprime una certezza assente dalle parole di Metsola.
Anche in questo caso viene confermata l’impressione che chi lavora nelle redazioni dei media non sempre rifletta sulla plausibilità di quello che scrive e non consideri contesto, intenzione comunicativa e situazione d’uso. È evidente in questa e altre traduzioni ma a volte si riscontra anche in testi interamente italiani: L’insolito caso della borseggiatrice forbita è un esempio eclatante.
Canine /ˈkeɪnaɪn/ ha la stessa pronuncia di K9, sigla che in America e altrove è usata per le unità cinofile della polizia (K9 units). Il film americano K-9 con protagonisti Jim Belushi e un cane poliziotto era diventato Un poliziotto a 4 zampe in italiano.
Anglese:
Io lo sento come una battuta bonaria: support animal che “applaude” la padrona (che ovviamente non è Ursula von der Leyen in realtà).
Mauro:
Beh, ne abbiamo già parlato sui social… a me “support animal” pare chiarissimo. Quello di cui parla la stampa è un “animal supporter”, non un “support animal”.
Licia:
@Anglese non credo che Metsola intendesse fare battute.
@Mauro una mia amica interprete mi ha detto che in cabina si è sentito forte. Sembra poi che il cane abbia abbaiato anche durante l’intervento del capo del governo spagnolo che è soprannominato Perro Sánchez e la situazione si è fatta ancora più assurda: ne scrive Ruff day in Strasbourg as European Paw-liament goes barking mad (Politico) con vari giochi di parole canini.