Giuseppe Antonelli parla di “italiano telematico” e di confidenza con la scrittura e con i registri linguistici in SMS ed e-mail: la frammentarietà del nuovo italiano scritto:
Ho trovato efficace l’idea di chiamare ipotesto le forme di testo estremamente breve tipiche di SMS, email e Twitter, e di descriverle come esempi di italiano dell’uso immediato (cfr. l’italiano dell’uso medio, definito da Francesco Sabatini, a cui avevo accennato qui).
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Vedi anche: Internet ed errori di ortografia.
Carla Crivello:
A me pare che il concetto di “oralità secondaria” di Walter Ong sia ancora il più adeguato. Un caro saluto. Carla
Licia:
grazie Carla, non lo conoscevo, ho fatto qualche rapida ricerca e sembra molto interessante.
Rose:
Sono d’accordo col video: se questo tipo di scrittura fa parte di una gamma di registri, ci può anche stare, ma se è l’unico modo in cui una persona sa esprimersi per iscritto, allora è un guaio.