C’è chi offre corsi di formazione in italiano per ruoli descritti con nomi inglesi rivolgendosi ai potenziali partecipanti con la parola wannabe, come se significasse aspirante e indicasse un’ambizione. Esempi: social media manager wannabe, project manager wannabe, wannabe freelance, foodblogger wannabe, wannabe party maker.
L’impressione è che venga frainteso il significato di wannabe e lo si confonda con would-be, un aggettivo inglese più neutro che significa proprio “aspirante”, ad es. would-be actor, would-be novelist, would-be project manager, o “potenziale”, ad es. would-be customers, would-be parents.
Wannabe in inglese
Il sostantivo informale inglese wannabe, contrazione di [I] want to be, non è un complimento. Ha spesso connotazioni negative (“vorrei ma non posso”) o comunque comunica perplessità sulle prospettive delle persone così definite. Può essere descritto come wannabe:
- chi si comporta come e cerca di assomigliare a un qualche personaggio famoso ma ne è solo una brutta copia, ad es. a Lady Gaga wannabe, Harry Style wannabes, mini-Trump wannabes, an Elon Musk wannabe, Thatcher wannabe Liz Truss; in questa accezione wannabe segue sempre il nome proprio;
- chi cerca di emulare una particolare categoria di persone di successo o che godono di prestigio, con la velleità di essere come loro ma riuscendoci solo raramente e rimanendo invece solo una pallida imitazione, ad es. a pop star wannabe, celeb wannabes. In questa accezione prevale però la costruzione con wannabe usato come modificatore che precede il nome comune (uso simile a would-be): Trump the wannabe dictator, a wannabe model, wannabe film stars, wannabe influencers.
Wannabe in italiano
Negli esempi iniziali, l’uso italiano di wannabe come parola allettante va considerato uno pseudoanglicismo: sono state conferite connotazioni positive assenti in inglese.
In altri contesti italiani, in particolare relativi a intrattenimento, presenza sui social e politica, pare invece che sia stato recepito il senso di “vorrei ma non posso” e le connotazioni critiche o ironiche dell’inglese. Si notano comunque varie occorrenze in cui la parola wannabe ha assunto una funzione grammaticale diversa e viene usata come aggettivo. Alcuni esempi:
In questi esempi la posizione della parola wannabe non ricalca la costruzione inglese (posposto a nome proprio e preposto a nome comune) ma segue invece l’ordine opposto.
L’adozione dell’anglicismo wannabe non è limitata all’italiano: nei social si osservano molte occorrenze anche in spagnolo, francese e altre lingue europee.
“Giovani wannabe”
L’accezione positiva attribuita a wannabe in italiano e l’uso come aggettivo non sono recenti (esempio del 2013: Errori che un copywriter wannabe non dovrebbe mai commettere), ma nella cultura popolare giovanile potrebbero essere stati rafforzati dal successo della canzone Giovani Wannabe (2022) del gruppo Pinguini Tattici Nucleari, il cui cantante avrebbe dichiarato:
“Wannabe invece è preso a prestito dall’inglese. Come band siamo sempre stati legati a influenze estere ed è tipico del fenomeno della globalizzazione mischiare inglese e italiano. Generalmente wannabe ha un’accezione negativa ma, nel nostro caso, vogliamo attuare una riappropriazione culturale e dargli una connotazione positiva, perché in un mondo che non trova posto per noi, non ci resta che essere dei wannabe e immaginare di poter diventare quello che vogliamo, cercando di piegare il mondo perché ci riconosca”
Ennesimo esempio di interpretazioni un po’ troppo letterali dell’inglese?
Nota etimologica
A proposito di canzoni, aggiungo che la parola wannabe non rimanda all’omonima canzone delle Spice Girls (1996), dove non è usata come sostantivo ma come forma verbale (“If you wanna be my lover…”).
Wannabe ha invece origine nella varietà di inglese americano nota come African American [Vernacular] English e si è diffusa anche in altre varietà grazie al film School Daze (1988) di Spike Lee, in cui venivano chiamati wannabe un gruppo di studenti afroamericani che “want to be” white. Il programma televisivo Saturday Night Live aveva poi contribuito ad allargarne l’uso ad altre situazioni.
Fonte: Slang & Sociability In-group Language Among College Students (1996)
Paolo:
wannabe = sfigato
John Dunn:
Nel mio inglese anche would-be è più negativo che neutrale. Per questi corsi l’aggettivo giusto sarebbe ‘aspiring’ (aspiring social media manager), ma questo sarebbe sicuramente meno allettante.