Un lettore mi ha segnalato il nome di un prodotto belga a base di patate, venduto in Europa con il nome originale (a sinistra) ad eccezione dell’Italia, dove viene commercializzato come Pata’ Pigna (il nome originale francese gioca con le parole pomme de terre, patata, e pomme de pin, pigna).
È un esempio che sottolinea l’importanza delle analisi linguistiche e culturali nella valutazione dei nomi di prodotti destinati a un mercato globale. Ne accennavo qui: va escluso qualsiasi nome che in altri paesi può risultare offensivo o evocare associazioni indesiderate. .
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Vedi anche: Marketing plurilingue: tradurre o non tradurre? e Parola macedonia andata a male (l’app Inkulator).
Silvia Pareschi:
😀 bellissimo! Mi fa venire in mente quella serie di nomi di automobili che per certi paesi si erano dovuti cambiare…
Licia:
@Silvia, e a proposito di chi ha pensato di produrre delle crocchette di questa forma, si potrebbe proprio dire che doveva avere le pigne in testa!
Ilaria:
Se la sono cavata anche con poco, limitandosi a una traduzione (tra l’altro carina) dell’originale! 😀
A proposito di nomi modificati, mi viene a mente il Calgon, che in Italia in passato era Calfort, in pratica il messaggio opposto di quello che si sarebbe voluto comunicare…
Francesco:
Ditemi che è frutto del photoshop…. 😀
Adriano G. V. Esposito
E questa allora?!?!
Inkulator, una app per Windows. Non è più on line 😀
Licia:
@Adriano, grazie, ne ho parlato anch’io qualche giorno fa in Parola macedonia andata a male.