Un fatto di cronaca italiano che è stato riportato anche da alcune testate straniere rivela una coppia di falsi amici:
In riferimento a luoghi, la parola inglese oratory condivide con oratorio in italiano il significato di piccolo edificio o cappella destinati al culto religioso e riservati a una specifica comunità o a singole persone.
La notizia però riguarda un’altra accezione di oratorio, assente in inglese, e il dettaglio che il furto è avvenuto nel bar* dell’oratorio avrebbe dovuto far venire qualche dubbio.
A quanto pare chi ha tradotto ignora che in Lombardia e alcune altre regioni italiane l’oratorio è il “complesso di strutture annesse a una chiesa parrocchiale destinate all’attività ricreativa e culturale di bambini e ragazzi” (andare all’oratorio altrove si dice più genericamente andare in parrocchia).
In inglese non c’è un concetto del tutto corrispondente, anche perché ci sono vari tipi di chiese, non solo cattoliche, però si potrebbe dire parish / church youth club o youth centre o recreation centre, dove è sicuramente più plausibile che siano in vendita aranciate e altre bevande rispetto a un oratory.
In alternativa, si potrebbe considerare anche parish / church hall, che è un luogo per attività sociali dell’intera comunità con funzioni simili a una sala parrocchiale o un circolo parrocchiale e dove è possibile che ci sia anche una cassa (till) come quella da cui ha rubato il maldestro emulo di Lupin**.
* Bar è un altro potenziale falso amico perché non ha lo stesso significato in inglese e in italiano, come descritto in Bar, barman e barista e, con altri dettagli, in Il bar della stazione, in inglese.
** Quale Lupin? Per alcuni media italiani il ladruncolo brianzolo si è ispirato al protagonista della recente serie francese su Netflix, per altri invece al cartone animato giapponese Lupin III in onda dagli anni ‘80. È possibile che le diverse interpretazioni dipendano dalle diverse “conoscenze enciclopediche” associabili all’età di chi ha redatto la notizia, cfr. esempi in Quando Eminem è meglio di John Wayne…
Definizione di oratorio dal Dizionario De Mauro
Martina:
E’un episodio interessante, perché è capitato anche a me di non riuscire a spiegare ad anglofoni cosa fosse un oratorio. Ai tempi avevo sommariamente tradotto con “church school” ma il concetto non è applicabile a varie culture (ad esempio in Irlanda), dove la “church school” si conosce solo dai film americani. Per cui avevo concluso con una lunga descrizione che aveva lasciato perplesso l’interlocutore. L’unicità degli oratori italiani è curiosa (non esistono neppure nell’altro stato cattolico Europeo, l’Irlanda. ammetto di non avere idea della Spagna). Non mi meraviglia che non ci siano equivalenti linguistici.
Irina:
Ho conosciuto il concetto dell’oratorio vent’anni fa quando andavo a scuola a Torino e vivevo con una famiglia italiana vicino al capoluogo piemontese. Non so se esiste qualcosa di simile nelle regioni cattoliche della Germania e come si chiama. Mi sarebbe difficile trovare una traduzione adatta nella mia lingua.
John Dunn:
Forse non importa, ma ‘oratory’s bar’ è anche un errore di grammatica. Dovrebbe essere:
youth club bar oppure bar of the youth club.