Continuano le imprecisioni dei media nelle notizie sui vaccini. Alcuni esempi di titoli del 30 marzo 2021:
AstraZeneca non è il nome del vaccino contro il COVID-19 ma dell’azienda farmaceutica che lo produce. Vaxzevria invece è il nome proprio che gli è stato assegnato e che è stato reso noto solo in seguito all’approvazione dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) il 25 marzo 2021.
Vaxzevria sostituisce il nome descrittivo inglese temporaneo non proprietario COVID-19 Vaccine AstraZeneca usato finora da EMA e dall’Agenzia Italiana del Farmaco e formato sul modello malattia+vaccino+produttore (cfr. COVID-19 Vaccine Moderna e COVID-19 Vaccine Janssen, mentre il vaccino prodotto da Pfizer ha già il nome distintivo Comirnaty*).
(ChAdOx1 è l’acronimo di Chimpanzee Adenovirus Oxford 1)
È quindi un’imprecisione presentare Vaxzevria come un cambio di nome, come hanno fatto i media italiani, e non si tratta neppure di una strategia di comunicazione pianificata per contrastare le percezioni negative sul vaccino. L’esperta di naming Linda Liguori ha spiegato infatti che sono necessarie come minimo “6/8 settimane per individuare il nome, verificarlo a livello tecnico e giuridico, depositare la domanda di registrazione”. Si tratta perciò di un processo iniziato ben prima che si venisse a sapere dei casi di trombosi.
Vaxzevria, nome ostico
Potete trovare l’analisi di Liguori in Vaxzevria, ruvido e un po’ balcanico ma pur sempre un nome, dove sono in evidenza anche gli aspetti poco convincenti del nome, tra cui la difficoltà di pronuncia. Per ora l’unico aspetto trasparente di Vaxzevria è l’elemento inglese vax , invece non è ancora nota l’origine di zevria ma si può però supporre che ze stia per Zeneca.
Sui social non sono mancate le battute su un nome così insolito e complesso. Da Twitter, alcuni esempi delle reazioni e delle associazioni suscitate:
➝ Astrazeneca si chiamerà Vaxzevria. Finalmente puntano su un nome musicale e rassicurante
➝ #Vaxzevria……no, niente scusate…. è passato il gatto sulla tastiera.
➝ Il mio nome è Zevria, Vaxzevria
➝ Vaxzevria sorella di Pdor, Figlio di Kmer, della tribù di Istar della terra desolata del Kfnir
➝ Il vaccino anglo-svedese AstraZeneca cambia nome in #Vaxzevria per rientrare a pieno titolo anche nel catalogo Ikea
➝ Tenta di pronunciare #Vaxzevria e gli si incastra la lingua tra i denti: aggiornato il bugiardino
➝ Salve, dovrei prenotare il vaccino Vaxvez… Vaxerv… Varxei… Niente, vorrei una tachipirina
➝ È dimostrato che l’over 80 se pronuncia Vaxzevria, perda la dentiera da una a due volte
➝ Quando ti manca una sola parola per finire le parole crociate, e visto che non la sai, metti delle lettere a caso: Vaxzevria
➝ AstraZeneca Vaxzevria Serbelloni Mazzanti ViendalCovid
➝ sarebbe bastato chiamarlo zevria o al massimo zevriavax e tutti lo avrebbero abbreviato in zevria
Vedi anche:
► X e Z nei nomi dei medicinali (aspetti fonosimbolici)
► AstraZeneca è un vaccino raccomandato?
► Promemoria per i media: vaccino ≠ siero ≠ antidoto
* Il nome Comirnaty è costruito sui concetti rappresentati dalle parole community, COVID-19 immunity e mRNA (un rimando esplicito alla tecnologia usata dal vaccino per indurre immunità). Dettagli in Perché il vaccino di Pfizer e BioNTech si chiama Comirnaty? (via @DaVelSign)
LINDA PIERA LIGUORI
Che raccolta meravigliosa di commenti! Gli italiani sono speciali, pieni di ironia e spontaneità. La mia previsione di 6/8 settimane era modesta. Sembra che la pratica di registrazione sia stata avviata a novembre in UK (specifico 2020 … così non creo ansie).
È bene sottolineare che la presentazione del nome non è stata una reazione ai problemi che tuttora si verificano con il vaccino. È una procedura normale; mi aspetto che a breve vengano comunicati anche i nomi dei vaccini delle altre case farmaceutiche.
Licia:
@Linda, un altro commento divertente è questo, da un noto profilo parodia:
Invece tornando ad aspetti seri, aggiungo il riferimento a Guideline on the acceptability of names for human medicinal products processed through the centralised procedure, un documento dell’EMA che chiarisce i criteri che rendono approvabile un (invented) name per prodotti farmaceutici. Cito:
Marco Nani:
È ironico che il nome del vaccino (vax) di AstraZeneca, ossia ‘zevria’ fosse stato un tempo (nel 2004) depositato come trademark a uso di possibile denominazione di prodotto farmaceutico, indovinate da chi … da Pfizer
https://books.google.it/books?id=HVkbAQAAMAAJ&pg=RA1-PA256&lpg=RA1-PA256&dq=zevria&source=bl&ots=i0LTbE2k0O&sig=ACfU3U179iUXgZl5gC96K-1TxWk6YC7bQQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiu24_s4u_vAhVjxoUKHfpDCVI4RhDoATAGegQIChAC#v=onepage&q=zevria&f=false
Vittorio:
Vorrei far presente un’imprecisione: COVID-19 è il nome della patologia, non del virus.
È corretto dire LA (malattia) COVID-19 e IL (virus) SARS-CoV-2, ma non invertire gli articoli.
Per capire meglio il concetto si può fare un paragone con l’AIDS (malattia) e l’HIV (virus).
Licia:
@Vittorio ne ho scritto nel febbraio 2020 in COVID-19 non è il virus ma la malattia! con alcune note sul genere: sarebbe stato più corretto il femminile ma in un aggiornamento pochi mesui dopo avevo osservato che ormai si era affermato il genere maschile, che ora è prevalente.
Nel post con vaccino contro il COVID-19 intendo ovviamente la malattia, cfr. vaccino antinfluenzale, vaccino contro la varicella, vaccino contro la febbre gialla ecc.