In un giornale radio ieri ho sentito questa notizia:
Ha attirato la mia attenzione “lessicale” per due parole: chiacchiericcio e pettegolezzo nello stesso contesto.
L’uso del sinonimo mi è parso incongruente in una comunicazione non formale, rivolta direttamente ai fedeli. Mi è venuta la curiosità di verificare le parole esatte pronunciate dal papa, che hanno confermato i miei sospetti:
«Le chiacchiere chiudono il cuore alla comunità, chiudono l’unità della Chiesa. Il grande chiacchierone è il diavolo, che sempre va dicendo le cose brutte degli altri, perché lui è il bugiardo che cerca di disunire la Chiesa, di allontanare i fratelli e non fare comunità. Per favore, fratelli e sorelle, facciamo uno sforzo per non chiacchierare. Il chiacchiericcio è una peste più brutta del Covid! Facciamo uno sforzo: niente chiacchiere.»
In queste frasi può notare un espediente retorico* ottenuto con una forma particolare di ripetizione che accosta parole diverse con la stessa radice e lo stesso sema (unità minima di significato). L’effetto, semplice ma efficace, è quello di rafforzare il concetto che viene espresso.
Non se ne sono resi conto i giornalisti che, nell’ossessione di evitare sempre le ripetizioni a favore della variazione, hanno introdotto il sinonimo pettegolezzo e così hanno reso le parole del papa meno incisive.
Chiacchiere e pettegolezzi
La parola chiacchiericcio, da chiacchierare, mi piace molto perché grazie alla sua origine onomatopeica con poche sillabe riesce a suscitare più impressioni: un brusio di sottofondo, un parlottio prolungato e fastidioso e anche la percezione di intenzioni non sempre cristalline.
Tutt’altra origine per la parola pettegolezzo, da pettegolo: ci arriva dalla parola veneta petegolo, “piccolo peto”.
* Per chi è interessato ai nomi delle figure retoriche, cfr. figura etimologica, paregmènon e poliptoto in Dizionario di retorica.
Vedi anche: Alternative al water d’oro su uso e abuso dei sinonimi
Alberto:
Beccaria interpreta il significato del Veneto “petegolo” come “colui che va a contare lì peti altrui”.
Flavia:
C’è anche il termine lombardo ‘Sbetega’ che a me ricorda tanto la voce veneta equivalente ‘Betonega’ : https://www.tericordetlaives.com/sbetega
Mavero:
Pettegolezzo dal veneto “Piccolo peto”. Nel don Giovanni di Mozart, infatti, il librettista dell’opera definisce anche la calunnia come un “venticello”.